Coperta corta del Masterplan. La rete dei sindaci decide: risorse in base alla popolazione

Coperta corta del Masterplan. La rete dei sindaci decide: risorse in base alla popolazione

Rosaria Brancato

Coperta corta del Masterplan. La rete dei sindaci decide: risorse in base alla popolazione

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giovedì 11 Febbraio 2016 - 23:06

Con la coperta corta del Masterplan i sindaci hanno concordato oggi il criterio per la rimodulazione dei progetti: avverrà in base alla popolazione ed alla vastità del territorio. Il Comune capoluogo non farà quindi la parte del leone. Intanto da Roma nessuna notizia sulla riunione con De Vincenti annunciata a gennaio.

Pensavano fosse amore invece era un calesse. Così, dopo aver tutti sperato che il Masterplan potesse portare quelle risorse tali da far decollare il territorio, i sindaci si son ritrovati, con la lettera dell’11 gennaio, con la “coperta corta”: appena 61 milioni di euro per il biennio 2016-2017. A distanza di un mese da quella riunione a Palazzo Zanca che fu una doccia fredda per i sindaci della Città Metropolitana, oggi sono tornati a riunirsi per vedere come suddividere quella coperta corta, anzi cortissima rispetto ai 12 progetti trasmessi nel mese di dicembre al governo.

Ma la formula dei sindaci in rete che ha fin qui portato i 108 comuni a far quello che l’Ars non ha fatto in 3 anni con la Città Metropolitana rimasta solo leggenda, ha funzionato e continua a funzionare. Non accadrà come a Palermo e Catania e nessun comune della provincia farà la parte del leone. Se “dall’amore siamo passati al calesse” le risorse saranno distribuite con un criterio rigoroso: in base alla popolazione ed alla vastità del territorio. Non sarà Messina capoluogo a fare da assopigliatutto. Questo quanto emerso dalla riunione di oggi. Ma da Roma, che appena a dicembre sembrava aver dettato tempi rigorosi, nessuna notizia in merito all’incontro con il sottosegretario De Vincenti.

L’11 gennaio scorso, come si ricorderà (leggi qui) a Palazzo Zanca è arrivata la lettera della segreteria tecnica di De Vincenti che smorzava qualsiasi entusiasmo rispetto ai sogni del Patto per Messina Città Metropolitana. Nel biennio 2016/2017 in base ai fondi di sviluppo e coesione sono stati destinati appena 61 milioni di euro.

“In previsione di convocare a breve una riunione relativa al Patto per la Città Metropolitana- si leggeva- si informa che è stata quantificata l’entità delle risorse FSC utilizzabili per la realizzazione degli interventi che costituiranno il Patto. L’ammontare previsto per il Patto della Città Metropolitana di Messina è il seguente:

Risorse FSC periodo 2014-2020 332,0 MEuro

Risorse FSCperiodo 2016-2017 61,0 MEuro

Si invita pertanto a voler verificare ed EVENTUALMENTE RIMODULARE le proposte d’intervento già da voi formulate tenendo conto delle risorse disponibili. Si richiama inoltre la necessità/opportunità di prevedere interventi che abbiano ricaduta positiva non solo sulla CITTA’ MA ANCHE SUI COMUNI CHE COSTITUISCONO l’area DELLA CITTA’ METROPOLITANA”.

Le somme stanziate fino al 2020 sono di 332 milioni di euro, lontane quindi da quanto inizialmente sperato e quelle per il 2016-2017 soltanto 61 milioni di euro.

Da qui la necessità di rimodulare la lista della spesa in modo equilibrato, perché se le risorse sono poche devono andare a tutti. I sindaci che dal giorno dell’autoconvocazione di dicembre camminano in squadra hanno quindi stabilito il criterio, popolazione e territorio. Nei prossimi giorni il sindaco di Barcellona Roberto Materia (che rappresenta la zona tirrenica), il sindaco di Savoca Nino Bartolotta (zona jonica) e Antoci (zona nebrodi) indicheranno i progetti prescelti e le risorse necessarie. Materia, di concerto con i colleghi della tirrenica, sa già che la priorità va agli interventi per le autostrade, gli svincoli e i lavori lungo una rete stradale provinciale ridotta ai minimi termini. In primo piano quindi i trasporti. Anche il comune di Messina dovrà scegliere tra i 3 progetti inizialmente inseriti: porto di Tremestieri, Fiera, Pilone.

Nel frattempo però è andato via un altro mese rispetto alla tabella di marcia che il governo aveva ipotizzato. Nessuna traccia anche dell’incontro annunciato a breve dallo stesso De Vincenti proprio sul Masterplan ed al quale dovrebbe partecipare la delegazione dei sindaci. L’11 gennaio sembrava ormai questione di pochi giorni, invece un mese dopo non si hanno notizie né tempi certi. Sempre più lontano l’entusiasmo di quei primi giorni di dicembre quando il Patto per Messina ed il Masterplan erano sembrati davvero un’occasione straordinaria per volare alto. Con 61 milioni si risolvono tanti problemi, è vero, ma non si vola mica.

Rosaria Brancato

4 commenti

  1. Ma ci sono o ci fanno?Sono anni che mettiamo in guardia i nostri amministratori e politici” locali”,dal governo RENZI,che li prende letteralmente per i fondelli,illudendo,promettendo,promettendo, per poi elargire qualche elemosina.Stupisce però che la stampa non se ne accorga.D’altronde Messina ha fama di citta “babba”.La prova più clamorosa?: aver prima congiurato,e poi esultato per l’abbattimento” del Ponte che dopo decenni stava finalmente per”decollare”.Aver rinunciato inopinatamente ai circa dieci miliardi, (con le opere connesse),dell’ECOPonte( di Libeskind )costituisce il più grande crimine perpetrato contro la città.Si sarebbe potuto RIprogettare e RIqualificare un territorio,oggi sempre più degradato ed avviato alla desertificato.

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  2. Ma ci sono o ci fanno?Sono anni che mettiamo in guardia i nostri amministratori e politici” locali”,dal governo RENZI,che li prende letteralmente per i fondelli,illudendo,promettendo,promettendo, per poi elargire qualche elemosina.Stupisce però che la stampa non se ne accorga.D’altronde Messina ha fama di citta “babba”.La prova più clamorosa?: aver prima congiurato,e poi esultato per l’abbattimento” del Ponte che dopo decenni stava finalmente per”decollare”.Aver rinunciato inopinatamente ai circa dieci miliardi, (con le opere connesse),dell’ECOPonte( di Libeskind )costituisce il più grande crimine perpetrato contro la città.Si sarebbe potuto RIprogettare e RIqualificare un territorio,oggi sempre più degradato ed avviato alla desertificato.

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  3. se togliete Master vi resta a plana-

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  4. se togliete Master vi resta a plana-

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