Il Cas affida alla Sicilia Police s.r.l di Catania il servizio di vigilanza all’interno della propria sede: c’è l’appalto ma non la gara

Il Cas affida alla Sicilia Police s.r.l di Catania il servizio di vigilanza all’interno della propria sede: c’è l’appalto ma non la gara

Danila La Torre

Il Cas affida alla Sicilia Police s.r.l di Catania il servizio di vigilanza all’interno della propria sede: c’è l’appalto ma non la gara

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venerdì 30 Marzo 2012 - 05:00

L’ingegnere Pizzino spiega: «E’ una iniziativa temporanea e sperimentale, se funziona procederemo a gara ad evidenza pubblica». Ma sono stati rispettati i principi di trasparenza, pubblicità e parità di trattamento?

Da circa due settimane la sede del Consorzio autostrade siciliane , sita in Contrada Scoppo , è “sorvegliata ” dai vigilantes della Sicilia Police srl di Catania . All’istituto di via Veneto del capoluogo etneo è stato, infatti, affidato per tre mesi il servizio di vigilanza all’interno della struttura che ospita gli uffici del Cas. Tuttavia, l’appalto non è stato preceduto da gara né da altra procedura pubblica ma è avvenuto per «affidamento diretto, con formula sperimentale», come ci conferma al telefono il dirigente pro tempore del Consorzio autostrade Mario Pizzino, transitato dal Comune al Cas per il periodo compreso dal 1.gennaio al 30 giugno 2012. «Ci siamo mossi nei limiti economici previsti dal decreto legislativo 163/2006 (Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE ndr). Abbiamo ritenuto opportuno – continua Pizzino – garantire un adeguato livello di sicurezza all’interno della struttura in cui si si trovano gli uffici del Consorzio autostrade ed abbiamo deciso di sperimentare questo sevizio , pensando di renderlo continuativo nei prossimi mesi dopo apposita gara ad evidenza pubblica». L’importo del servizio reso dalla Sicilia Police s.r.l , che ha essenzialmente il compito di «disciplinare l’accesso e facilitare il controllo» ammonta a 12 mila euro al mese, che moltiplicati per tre fanno 36 mila euro. Posto che sia stato rispettato il principio dell’economicità, ci chiediamo se siano stati rispettati anche gli altri principi fondamentali dell’attività ammnistrativa, vale a dire: trasparenza, pubblicità e parità di trattamento. Un dubbio che non viene scacciato ma quasi alimentato dall’ingegnere Pizzino, che alla domanda sulle modalità di scelta della ditta in questione risponde: «Mi sono informato in giro. Ho ricevuto – ha detto il dirigente a tempo del Cas – referenze e valutazioni personali dirette sull’efficienza dei servizi resi dalla Sicilia Police srl di Catania». Insomma , volendo tradurre le parole di Pizzino, qualcuno avrà “raccomandato” l’istituto di vigilanza catanese ed il Cas ha deciso di accogliere la “segnalazione”, non sforzandosi neanche di trovare eventuali concorrenti che potessero competere con l’offerta presentata dalla Sicilia Police srl di Catania. (DLT)

4 commenti

  1. Se non vado errato, il Cas ha sede in contrada Scoppo, ex sede dell’ormai sciolto consorzio dell’A-20. Ma non mi risulta che negli uffici del CAS vi siano custoditi valori o altre cose di valore se non normali pc, stampanti ed atro materiale di consumo. Per cui mi sembrano eccessivi 12 mila euro al mese, ossia 400 euro al giorno, solo per disciplinare il traffico (poi non tanto intenso) e controllare gli ingressi.

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  2. puzza di bruciato 30 Marzo 2012 21:15

    pizzino…pizzino… questo cognome non mi è nuovo!!! In che occasione l’ho sentito…. Mi documenterò…

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  3. Attento Mario .!!!

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  4. gaetano ardizzone 6 Novembre 2012 19:07

    Referenze evalutazioni personali, ma ha chiesto ad altre società quale fosse il costo di tale servizio e valutare se era concorrenziale, direi che può farlo adesso e l’eventuale differenza al ribasso lo paghi di tasca il Pizzino.

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