Villa Dante: urge già un’opera di riqualificazione

Villa Dante: urge già un’opera di riqualificazione

Villa Dante: urge già un’opera di riqualificazione

martedì 30 Marzo 2010 - 08:51

Il consigliere della III circoscrizione, Santi Interdonato: “L’amministrazione dica alla città cosa vuole fare di questa struttura pubblica: se darla in gestione attraverso evidenza pubblica, trovare le risorse interne per gestirla oppure continuare ad operare come avvenuto fino ad oggi”

Non sono bastate le richieste di intervento pervenute in questi mesi da più parti. Non sono bastate le nostre foto e i servizi (correlati in basso). Le proteste dei cittadini. Villa Dante continua ad essere abbandonata a se stessa. Una dei pochi polmoni verdi della città, la cui “nuova forma” era stata annunciata due anni fa in pompa magna, oggi presenta i problemi di sempre.

A puntare l’indice sulla questione è ancora il consigliere della III Circoscrizione del Partito Democratico, Santi Interdonato, attraverso una nuova interrogazione presentata stamane al Sindaco ed all’Assessore all’Arredo Urbano, Elvira Amata. Senza mezzi termini viene rimproverata la colpevole inerzia dell’Amministrazione comunale rispetto alla gestione dell’importante impianto, che costituisce anche l’unica area pubblica in cui giovani e anziani possono ritagliarsi dei momenti di svago all’aperto, sfuggendo all’incombente traffico cittadino.

A novembre 2009 l’assessore Amata, a seguito di un’altra interrogazione dello stesso consigliere circoscrizionale, aveva comunicato la volontà di voler affidare a terzi, attraverso una procedura ad evidenza pubblica, la gestione degli spazi a verde, del campo da calcetto e del centro sociale ricadenti nella villa. Tale intendimento scaturiva dalla manifesta incapacità da parte del Comune, sia per ragioni di cassa che per mancanza di adeguate risorse umane, di gestire decorosamente la struttura, in modo da garantire ai cittadini una fruizione piacevole e sicura, nonché di offrire i necessari interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.

«Dimostrazione fondamentale della mala gestio perpetratasi sino ad oggi – scrive Interdonato – è data dalle condizioni del campo da calcetto, che nonostante le numerose segnalazioni provenienti dalla III Circoscrizione restano imbarazzanti. Il manto in sintetico è in gran parte ricoperto da un tappeto di foglie ed aghi di alberi di pino che lo rendono pericolosamente scivoloso; le porte sono instabili e rischiano di schiantarsi da un momento all’altro; le reti di recinzione sono completamente distrutte così come il cancello di ingresso, dunque, tutti possono accedere indisturbati, ma giocando in una struttura nello stato penoso in cui si trova, corrono seri rischi per la loro incolumità». Anche il centro sociale per anziani è rimasto del tutto lasciato a sé stesso ed in nessun modo è stata migliorata l’offerta ludico ricreativa nei confronti dei numerosi utenti. Negli spazi a verde non vi è neppure lo straccio di uno scivolo o di un’altalena, che l’Amministrazione ha inspiegabilmente rimosso tempo addietro.

«Ora, terminata la stagione invernale e giunti all’inizio della primavera – continua Interdonato -, si presume che il Sindaco e l’Assessore competente abbiano usufruito del tempo di riflessione sufficiente per stabilire cosa fare della Villa Dante, la quale tutto sembra tranne che un luogo ove trascorrere delle piacevoli ore di svago». È questo il senso dell’interrogazione del consigliere Interdonato, il quale invita chiaramente il Comune a rompere gli indugi e fare presente esplicitamente alla città cosa voglia fare di questa struttura pubblica. Se intenda darla in gestione attraverso evidenza pubblica, trovare le risorse interne per gestirla oppure continuare ad operare come avvenuto fino ad oggi.

«Di certo – conclude il consigliere -, la considerazione naturale da fare è che la Villa Dante deve essere trattata come una risorsa non come un problema ambientale e sociale e che, pertanto, urge una complessiva opera di riqualificazione».

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