Manifestazione nazionale dei lavoratori Inps. Stato di agitazione anche a Messina

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Manifestazione nazionale dei lavoratori Inps. Stato di agitazione anche a Messina

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mercoledì 24 Ottobre 2012 - 09:30

A Messina come in tutta Italia si sta svolgendo la manifestazione contro il nuovo decreto che sta facendo discutere l'intero paese e che vede i vertici nazionali su posizioni contrastanti. Nella città dello Stretto la protesta è organizzata da Fp Cgil, Uil Pa e Fialp Cisal: "Gli sprechi, vero buco nero della spesa di questi enti". Il personale messinese proclama lo stato di agitazione

Oggi in tutta Italia è manifestazione generale dei lavoratori Inps contro il ddl stabilità. Anche a Messina si alza forte il vento della mobilitazione da parte di tutti i lavoratori per contrastare le norme contenute nella spending review, organizzata da Fp Cgil, Uil Pa e Fialp Cisal.

“I provvedimenti previsti, come più volte ribadito – dichiarano Crocè, Biondo e La Porta – se portati a compimento metteranno, di fatto, in ginocchio l’organizzazione dell’Ente ed i servizi da esso erogati, ponendo, tra l’altro, in discussione il ruolo e la centralità della previdenza pubblica”.

“Infatti è impensabile mantenere i livelli quali/quantitativi raggiunti in questi anni con un taglio di ben 4.000 unità e, nel contempo, con un attacco al fondo di Ente, derivante dall’art. 18 della Legge 88/89 che, come forse non sanno i ministri professori, è servito e serve per finanziare specifici progetti, tra cui quelli relativi a contrastare l’evasione e l’elusione contributiva. I risparmi di spesa – proseguono i dirigenti sindacali – possono essere effettuati operando su tutte le voci improduttive degli enti, sui veri sprechi, sulle inutili e costose duplicazioni come l’eccessivo e spesso immotivato ricorso a società di consulenza, gli affidamenti esterni per la gestione del patrimonio immobiliare, le spese logistiche e ad esempio accelerando l’unificazione delle sedi centrali e periferiche di Inps e Inpdap o razionalizzando la spesa nel settore informatico, vero buco nero della spesa di questi enti”.

“Il governo Monti e il ministro dell’economia Grilli dovrebbero abbandonare la loro ossessione per la riduzione dello spazio pubblico e iniziare ad ascoltare chi – concludono i segretari generali dei sindacati – come gli esperti, gli operatori del settore e le organizzazioni sindacali, possono individuare le disfunzioni e le aree della nostra spesa pubblica improduttiva senza colpire i servizi e il salario dei lavoratori”.

E il Personale dell’INPS di Messina e delle Agenzie di Produzione della Provincia, riunitosi in Assemblea indetta unitariamente dalle RSU di Sede, ha proclamato lo stato di agitazione e fa appello a tutte le forze sindacali, politiche e istituzionali, in modo da combattere assieme una battaglia a difesa dello stato sociale in generale, e della previdenza pubblica in particolare.

Dichiara, inoltre, la disponibilità ad abbracciare ogni proficua azione di lotta sindacale e, nella consapevolezza che il momento difficile richiede la massima coesione, invita tutte le organizzazioni sindacali territoriali, regionali e nazionali a organizzare iniziative finalmente unitarie; in assenza di queste, il Personale INPS metterebbe autonomamente in campo tutte quelle iniziative utili a sostenere la propria lotta, anche le più eclatanti.

Nel ringraziare gli utenti della pazienza che stanno dimostrando in un momento difficile, il Personale dell’INPS, e degli altri Enti Previdenziali e assistenziali, vuole ricordare comunque ai cittadini che questa non è solamente la sua battaglia, ma è la battaglia di tutti, di tutti quelli che ancora credono in uno Stato che difenda le fasce più deboli dall’attacco della speculazione e degli interessi privati.

I risparmi di spesa devono essere indirizzati verso le consulenze inutili, le esternalizzazioni improduttive, gli appalti faraonici e, più in generale, verso tutte quelle spese che servono solo ad arricchire sempre di più chi non ne ha bisogno, ma non certamente verso chi da decenni assicura l’efficienza e la garanzia di una tutela pubblica.

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