Teatro, Jervolino accende il semaforo rosso per "I Siciliani" e l' "Antigone"

Teatro, Jervolino accende il semaforo rosso per “I Siciliani” e l’ “Antigone”

Rosaria Brancato

Teatro, Jervolino accende il semaforo rosso per “I Siciliani” e l’ “Antigone”

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martedì 07 Marzo 2017 - 11:31

Il commissario ha scritto ai due registi, Bruschetta e Di Mauro, chiedendo di non aumentare il costo degli spettacoli. In caso di incremento infatti non potranno andare in scena a causa delle condizioni economiche dell'Ente.

In tempi di “carestia” l’Ente Teatro deve stare attento ad ogni centesimo in aumento ed è per questo che ieri il commissario straordinario Jervolino ha alzato la bandierina dello stop a due spettacoli che avrebbero dovuto essere replicati nelle prossime settimane: I siciliani e L’Antigone.

Il commissario ha infatti inviato una nota ai due registi, Ninni Bruschetta e Michele Di Mauro, spiegando di essere disponibile a replicare entrambi gli spettacoli così come in programmazione, ma a patto che non vi siano incrementi di spesa ed il costo sia lo stesso approvato dal Cda nel 2016. Le esangui casse dell’Ente non possono consentire aumenti rispetto al budget approvato inizialmente.

Jervolino nella nota ha dato 3 giorni di tempo ai registi per rispondere ed eventualmente accettare che gli spettacoli vadano in scena allo stesso prezzo dello scorso anno, senza aumenti.

“I Siciliani” di Antonio Caldarella (omaggio all’autore, poeta ed attore morto nel 2009), è andato in scena alla Sala Laudamo il 15, 16 e 17 aprile dello scorso anno. Diretto da Ninni Bruschetta (direttore artistico del Teatro Vittorio Emanuele fino a due mesi fa), prodotto dall’Ente Teatro, ha visto in scena come attore lo stesso presidente del Vittorio Emanuele Maurizio Puglisi, mentre le musiche sono state composte ed eseguite dal vivo da Giovanni Renzo (direttore artistico della musica fino a due mesi fa). In scena le poesie e i testi dell’opera di Caldarella, proposti da 3 attori (tra i quali appunto il presidente del Teatro). Lo spettacolo lo scorso maggio è costato 30 mila euro, ma secondo un preventivo fatto dagli uffici del Vittorio Emanuele, quest’anno, per riproporlo costerebbe 44 mila euro.

Da qui la richiesta da parte di Jervolino di lasciare immutata la cifra del 2016, che era quella approvata dall’ex Cda, senza quindi ulteriori incrementi.

In sostanza il commissario chiede a quanti, nelle vesti di ex direttori artistici e di presidente dell’Ente (Bruschetta, Renzo e Puglisi), cariche che hanno ricoperto fino a gennaio, siano disposti a rinunciare ad un incremento del costo dello spettacolo, consentendo comunque che vada regolarmente in scena senza ulteriori aggravi per le casse dell’Ente.

Stessa richiesta il commissario ha fatto al regista Di Mauro relativamente all’Antigone, andata in scena al Mandanici di Barcellona nel 2015 (la prevista programmazione del maggio 2016 a Messina è saltata), e costata 21 mila euro.

Entro la fine della settimana i due registi dovranno quindi rispondere al commissario sulla possibilità di confermare la programmazione o meno.

Rosaria Brancato

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