Il Jesus Christ Superstar torna a casa, 20 anni dopo, il13 e 14, all'Arena in Fiera

Il Jesus Christ Superstar torna a casa, 20 anni dopo, il13 e 14, all’Arena in Fiera

Rosaria Brancato

Il Jesus Christ Superstar torna a casa, 20 anni dopo, il13 e 14, all’Arena in Fiera

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mercoledì 10 Settembre 2014 - 06:30

Il Jesus Christ Superstar di Massimo Romeo Piparo farà tappa a Messina, nell'ambito della tournee internazionale, sabato e domenica. Il musical più amato "torna a casa", là dove ilregista messinese ha messo in scena l'opera per la prima volta. Si va verso il tutto esaurito per un evento voluto in occasione dei 40 anni dal capolavoro cinematografico e dei 20 dalla versione teatrale di Piparo. Per la prima colta inoltre il Gesù è Ted Neeley, il Cristo del film del '73.

“Un Mito eterno per un popolo che ancora oggi non ha smesso di subire il proprio martirio ma ha visto moltiplicarsi la serie di martiri: si continua a morire perché altrove, in questa terra, è deciso così. Non cercate di trovare segni, né confronti con epoche, fasi storiche: c'è l'eterno, intramontabile senso di angoscia per un’umanità che da sempre elegge i propri messia per poi mandarli al martirio, crea i propri miti per poi distruggerli, professa la propria ideologia per prontamente rinnegarla “.

Così Massimo Romeo Piparo presenta il suo Jesus Christ Superstar che torna a casa, dopo 20 anni, da quando, in un Teatro in Fiera ancora teatro, i messinesi furono i primi ad applaudire ed emozionarsi per la Storia dell’Uomo tra gli Uomini.

E il ritorno a casa avviene non con un semplice spettacolo, ma con quello che è stato giustamente definito l’evento teatrale dell’anno, perché il Jesus Chirst Superstar, a 40 anni dal capolavoro di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, uno dei Musical più famosi e amati di tutti i tempi, ed a 20 dalla versione teatrale di Massimo Romeo Piparo, adesso con questa straordinaria edizione con Ted Neeley, il Gesù originario del film, entra a suon di applausi nella Storia del teatro italiano.

Così tra le tappe di una tournee internazionale che sta registrando il tutto esaurito non poteva mancare la “culla” che ha visto nascere il Jesus tra gli sguardi stupiti di quanti, in riva allo Stretto, non hanno saputo guardare oltre il loro naso.

Dopo il debutto al Sistina di Roma, il musical arriva in Sicilia, stasera al Teatro Verdura di Palermo ed il 13 e 14 a Messina, all’Arena in Fiera.

In città cresce l’attesa per il ritorno della versione evento della più grande opera rock di tutti i tempi. Anche a Messina si va verso il sold out, con spettatori che arriveranno da tutta l’isola, dalla Calabria, da Malta. Dopo le date siciliane sarà in scena all’Arena di Verona per il “Celebration Day” in occasione dei quarant'anni del film e dei venti dalla rielaborazione italiana di Romeo Piparo, con un’edizione molto speciale che verrà rappresentata al tramonto, inserita nella programmazione ufficiale delle Opere dell'Arena.

“Non era neanche immaginabile che uno spettacolo come questo, con la presenza di una star come Ted Neeley, con una versione bellissima ed emozionate,un vero e proprio evento non tornasse a Messina dove è nata”, commenta Lello Manfredi che come al solito ha messo cuore, anima, e fatica vera, per portare lo spettacolo in città, nonostante l’assenza di una struttura adeguata all’occasione. Già, perché, mentre in tutte le tappe della tournee il Jesus Christ troverà un teatro pronto all’uso, nella disastrata Messina il “teatro”, Manfredi se l’è dovuto anche allestire, in quella Fiera dove ci sono le macerie del vecchio teatro e i segni dell’incuria e dell’incapacità di sapere amministrare. E se l’opera torna a casa per due serate, 20 anni dopo, avviene a costo zero per gli enti locali, dal momento che nessuno ha investito nell’evento,tranne Manfredi. Più o meno come avvenne nel ’94, con la differenza che all’epoca nessuno avrebbe mai immaginato che quello spettacolo avrebbe girato l’Europa per anni. Poi però, sabato e domenica quando il silenzio cadrà per un attimo nell’Arena in Fiera e resteranno accese solo le stelle e le magiche luci dello Stretto, sarà uno scenario indimenticabile per assistere al musical che da decenni conquista il mondo. E questo sì, renderà ancora più unica, la replica messinese.

“ A Palermo Ted Neeley aderirà all’ Ice bucket challenge per la ricerca per la Sla– prosegue Manfredi- e lo farà sul palco,nelle vesti che ha sempre indossato,quelle di Gesù, fatto questo che renderà ancora più forte ed emozionate l’evento”.

Il Gesù di Andrew Lloyd e di Massimo Romeo Piparo infatti è l’umanità che attraversa il tempo e lo spazio e passa attraverso la carne straziata ed il dolore di tutte le sofferenze eterne dell’Uomo,ieri come nell’infinito passato e nel presente. Ed è proprio questa la straordinaria attualità della Storia dell’Uomo, quella pagina in più che viene scritta ad ogni nuova violenza, ingiustizia, sopraffazione.

Prodotto dalla Peep Arrow Entertainment lo spettacolo quindi vedrà per la prima volta Ted Neeley il Gesù del successo cinematografico di Norman Jewison del ’73.

In scena con lui, nomi affermati del Musical italiano come Gloria Miele (Maria Maddalena), Emiliano Geppetti (Pilato), Paride Acacia (Hannas), Marco Fumarola (Caifa), Salvador Axel Torrisi (Erode), Riccardo Sinisi (Simone/Pietro) e, nel ruolo di Giuda, Feysal Bonciani. Nato a Firenze, classe 1990, Feysal è stato scelto tra oltre cinquecento candidati arrivati da tutta Italia.

Sul palco anche l’Orchestra dal vivo di 12 elementi diretta dal maestro Emanuele Friello, l’ensemble di 24 tra acrobati, trampolieri, mangiafuoco e ballerini coreografati da Roberto Croce, le scenografie di Giancarlo Muselli elaborate da Teresa Caruso e i costumi di Cecilia Betona.

Val la pena ricordare che il Jesus targato Messina vanta record e grandi numeri: tre diverse edizioni prima di questa, 11 anni consecutivi in cartellone nei Teatri italiani dal 1995 al 2006, oltre 1.000.000 di spettatori, più di 100 artisti che si sono alternati nel cast,19 regioni e più di 1.000 rappresentazioni in 84 città italiane.

“ E così, con la stessa emozione del primo giorno di repliche in quel lontano 1994, ogni sera si rinnova il magico rito che ci restituisce l'idea di un mito eterno. Il suo confronto con la stessa ragione di essere: da un lato il popolo, dall'altro chi lo governa. Tutti al contempo artefici e vittime di un tradimento commesso per amore da chi "vive per la morte" e il cui ruolo si compirà solo quando, abbandonata la veste istituzionale di custode di un sodalizio di vita, offrirà e procurerà per sé la morte”.

Probabilmente per Massimo Romeo Piparo il 13 e 14 ci sarà un’emozione in più, e 20 anni correranno veloci riportandolo a quando, 20 anni fa, non sapeva che quel Gesù tanto Umano, troppo Umano, lo avrebbe portato lontanissimo.

Rosaria Brancato

4 commenti

  1. “Probabilmente per Massimo Romeo Piparo il 13 e 14 ci sarà un’emozione in più, e 20 anni correranno veloci riportandolo a quando, 20 anni fa, non sapeva che quel Gesù tanto Umano, troppo Umano, lo avrebbe portato lontanissimo”.

    COMMENTO : con l’augurio che almeno in questa data renda il dovuto omaggio a quanti, all’inizio della vicenda resero l’evento tecnicamente possibile, risolvendo vari problemucci tecnici (es : partiture musicali, etc, etc). Paucis pauca verba.
    IO COMUNQUE NON CI SARO’. PREFERISCO RICORDARMI QUANTO VIDI DI PERSONA ALLORA, DALLA PLATEA (AL TEATRO IN FIERA DI MESSINA ED A QUELLO DI TAORMINA) : APPUNTO, 20 ANNI FA.

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  2. “Probabilmente per Massimo Romeo Piparo il 13 e 14 ci sarà un’emozione in più, e 20 anni correranno veloci riportandolo a quando, 20 anni fa, non sapeva che quel Gesù tanto Umano, troppo Umano, lo avrebbe portato lontanissimo”.

    COMMENTO : con l’augurio che almeno in questa data renda il dovuto omaggio a quanti, all’inizio della vicenda resero l’evento tecnicamente possibile, risolvendo vari problemucci tecnici (es : partiture musicali, etc, etc). Paucis pauca verba.
    IO COMUNQUE NON CI SARO’. PREFERISCO RICORDARMI QUANTO VIDI DI PERSONA ALLORA, DALLA PLATEA (AL TEATRO IN FIERA DI MESSINA ED A QUELLO DI TAORMINA) : APPUNTO, 20 ANNI FA.

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  3. Anche ven’anni fa, quando debuttò, pensavo fosse un revival fuori tempo. L’unica cosa che lo rendeva interessante per noi era la presenza di solo attori e musicisti messinesi. E’ anche vero che J.C. ha significato per Piparo il grimaldello per entrare con successo nel mondo dello spettacolo usandolo con grande maestria. Ma la caratteristica dell’immagine tratteggiata dagli autori è stata via, via, sostituita con varie ambientazioni. Così il Gesù hyppie e la comunità dell’epoca (anni settanta) è cambiato secondo il gusto del regista. Dell’originale è rimasta solo la musica, pomposa e mediocre, che nulla ha significato al tempo… figuriamoci nel 2014.
    La grandissima partecipazione di pubblico è rilevante ma l’arte, quella vera, non è per tutti… così come la capacità di esprimere giudizi più approfonditi.

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  4. Anche ven’anni fa, quando debuttò, pensavo fosse un revival fuori tempo. L’unica cosa che lo rendeva interessante per noi era la presenza di solo attori e musicisti messinesi. E’ anche vero che J.C. ha significato per Piparo il grimaldello per entrare con successo nel mondo dello spettacolo usandolo con grande maestria. Ma la caratteristica dell’immagine tratteggiata dagli autori è stata via, via, sostituita con varie ambientazioni. Così il Gesù hyppie e la comunità dell’epoca (anni settanta) è cambiato secondo il gusto del regista. Dell’originale è rimasta solo la musica, pomposa e mediocre, che nulla ha significato al tempo… figuriamoci nel 2014.
    La grandissima partecipazione di pubblico è rilevante ma l’arte, quella vera, non è per tutti… così come la capacità di esprimere giudizi più approfonditi.

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