“Di Mafia si muore sempre tre volte”: la storia di donne contro la Mafia

“Di Mafia si muore sempre tre volte”: la storia di donne contro la Mafia

“Di Mafia si muore sempre tre volte”: la storia di donne contro la Mafia

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martedì 06 Marzo 2018 - 05:40

Lo spettacolo, promosso dall’Associazione Morgana in collaborazione con la Consulta Provinciale degli Studenti, si svolgerà il 7 marzo presso l’Auditorium Monsignor Fasola alle 18:30.

Sono le donne che hanno lottato contro la mafia, le protagoniste dello spettacolo “Di Mafia si muore sempre tre volte”. Lo spettacolo, scritto e diretto da Marina Romeo, si inserisce in un percorso di legalità promosso dall’Associazione Morgana in collaborazione con la Consulta Provinciale degli Studenti che ha coinvolto gli istituti di istruzione secondaria e l’Università degli Studi di Messina.

L’iniziativa, promossa in occasione della Festa della Donna, coinvolgerà gli studenti del Liceo Scientifico Archimede che assisteranno allo spettacolo giorno 7 presso il Palacultura Antonello durante la mattinata, ma anche l’intera cittadinanza visto che lo spettacolo sarà riproposto nel pomeriggio a partire dalle 18:30 presso l’Auditorium Monsignor Fasola.

L’Associazione Morgana è particolarmente attiva nella produzione di iniziative tra i giovani universitari e delle scuole d’istruzione secondaria superiore e ha scelto di proporre un percorso di legalità con a centro la donna non solo come vittima di abusi m anche come esempio di coraggio e di forza nella lotta alla mafia. L’opera,infatti,vede protagoniste le donne che hanno fatto la storia nella lotta contro la mafia come Serafina Battaglia, prima donna- coraggio dei tempi moderni che ha sfidato Cosa Nostra, o Giuseppa Di Sano, che alla fine dell’Ottocento sbaragliò con la sua testimonianza un clan responsabile dell’uccisione della figlia e la cui storia è sconosciuta a molti. Ma anche Graziella Campagna, Felicia Impastato, madre del protagonista dei”Cento Passi”, Francesca Serio, madre del sindacalista Salvatore Carnevale, e Rita Atria, la pasionaria dell’antimafia suicida dopo l’attentato a Borsellino.

La storia delle donne raccontata dallo spettacolo è caratterizzata anche dalla prassi agghiacciante riscontrata in tanti delitti che hanno interessato la loro vita ed evidente nella scelta del titolo cioè le tre morti. La prima morte è quella fisica, a cui segue una seconda provocata quando il discreto che cala ad arte sulle vittime per depistare le indagine e infine la terza morte che avviene quando le istituzioni non raggiungono la verità e lasciano impuniti i responsabili.

A interpretare le storie delle donne che hanno lottato contro la mafia Beatrice Damiano, Oriana Civile e Salvo Barone.

L’Associazione Morgana ricorda che per lo spettacolo pomeridiano è in corso l’accreditamento presso l’Ordine degli Avvocati.

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