Pozzecco e un biglietto andata e ritorno. Un legame indissolubile con Capo d'Orlando

Pozzecco e un biglietto andata e ritorno. Un legame indissolubile con Capo d’Orlando

fabrizio berte

Pozzecco e un biglietto andata e ritorno. Un legame indissolubile con Capo d’Orlando

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lunedì 09 Giugno 2014 - 13:59

Gianmarco Pozzecco lascia Capo d'Orlando dopo un anno e mezzo. Allenerà in Serie A la Pallacanestro Varese. Si chiude un ciclo, ma non un amore che dura da ben sette anni

Grazie alla sua simpatia, alla sua personalità e alla sua leadership è sempre stato uno dei personaggi più amati dai tifosi della palla a spicchi. Stiamo parlando di Gianmarco Pozzecco, autentico condottiero dell’Orlandina Basket per oltre un anno e mezzo.
La società “paladina” ha ufficialmente salutato il tecnico triestino, che lascia così Capo d’Orlando per trasferirsi a Varese, in Serie A, mettendosi in gioco in questa nuova e stimolante avventura.

Abbracci, sorrisi e lacrime, è stato questo il mix dell’ultimo match dei play-off giocato al “PalaFantozzi” contro l’Aquila Basket Trento. I “paladini” non sono riusciti nell’impresa di raggiungere la massima serie, ma hanno chiuso un’incredibile stagione al secondo posto in classifica (proprio alle spalle dei trentini), arrivando anche in finale play-off.
Il palazzetto gremito, la gente in festa, applausi scroscianti e atleti visibilmente commossi e riconoscenti nei confronti di una città che li ha osannati dal primo all’ultimo incontro, nonostante una sconfitta che brucia ancora.

La scorsa stagione Gianmarco Pozzecco è subentrato a stagione in corso al tecnico Massimo Bernardi dopo sei sconfitte consecutive in sei partite. Ha risollevato la squadra azzurrostellata e ha ricreato l’entusiasmo in città, concludendo il campionato a ridosso della zona play-off.
“Solo Enzo poteva affidarmi una panchina”, ha dichiarato a più riprese Gianmarco Pozzecco riferendosi al presidente dell’Upea Sindoni, e così è stato, almeno inizialmente…
Quest’anno ha chiuso la sua seconda esperienza a Capo d’Orlando con ventotto vittorie, tredici sconfitte, il secondo posto al termine della regular season e nei play-off e le final-six di Adecco Cup.
Alla sua seconda annata sulla panchina azzurrostellata la “mosca atomica” di Gorizia ha ottenuto risultati a dir poco esaltanti e stupefacenti, contro ogni pronostico.
Questa estate Gianmarco Pozzecco ha voluto con sé a Capo d’Orlando anche Matteo Soragna e Gianluca Basile, convinto che questi grandi campioni potessero dare ancora tanto alla pallacanestro nonostante la veneranda età di quasi quarant’anni. A distanza di dieci anni, dunque, i tre artefici dell’argento olimpico del 2004 si sono ritrovati a Capo d’Orlando con l’obiettivo di compiere una nuova impresa: portare l’Orlandina Basket in Serie A. Impresa sfiorata (e ancora possibile in caso di ripescaggio), ma di certo il roster “paladino” ha regalato emozioni uniche ed indimenticabili ai tifosi di Capo d’Orlando.
Gianluca Basile, Matteo Soragna e il pivot croato Sandro Nicevic hanno dato una marcia in più alla squadra, facendo da chioccia ai più giovani e mettendo in campo carattere e classe da vendere; Gianmarco Pozzecco, invece, ha dato un’impronta decisiva, disegnando un team a sua immagine e somiglianza.
Uomini che hanno fatto la storia della pallacanestro e che hanno accettato con grande entusiasmo di andare a vivere a Capo d’Orlando, piccolo e ridente paese della provincia di Messina che conta appena tredicimila abitanti, oasi felice della palla a spicchi.
A Capo d’Orlando Gianmarco Pozzecco ha chiuso la carriera da giocatore e ha iniziato quella da allenatore, innamorandosi della città del Capo, e contagiando anche Teo, il “Baso” e Sandrone, ammaliati dal calore del Sud.
Questi tre grandi campioni, assieme al dinamismo della guardia agrigentina Marco Portannese, al giovanissimo e promettente play Tommy Laquintana, al veterano Andrea Benevelli (alla sua terza stagione in canotta biancazzurra), alla forza e alla grinta di Rudy Valenti (arrivato a stagione in corso da Lucca), all’ala Dario Cefarelli (trasferitosi a Napoli a stagione in corso) alla guardia Leo Ciribeni, ai due sorprendenti americani D’Wayne Mays e Dominique Archie (autentica scoperta del direttore sportivo “paladino” Peppe Sindoni) e ai giovani Giorgio Busco e Marco Strati hanno fatto sognare Capo d’Orlando, creando un’incredibile alchimia con i tifosi siciliani.
Si è chiuso un ciclo, dunque, con Gianmarco Pozzecco che lascia Capo d’Orlando “timbrando” un biglietto di andata e ritorno, destinazione Varese.
Ma si sa, “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”, come cantava Antonello Venditti.
Il “Poz” ha il sangue biancoazzurro, e i destini dell’Upea e di Gianmarco sono indissolubili, come ogni grande storia d’amore che si rispetti.
Adesso le strade dell’Orlandina Basket e di Gianmarco Pozzecco si dividono, ma la “mosca atomica” in quel di Capo d’Orlando verrà sempre accolta con grande calore, con grande rispetto e con grande entusiasmo, e forse anche con un pizzico di commozione e di nostalgia.
In bocca al lupo “Poz”!

Fabrizio Bertè

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