Per Calabrò una giunta molto tecnica e poco politica

Per Calabrò una giunta molto tecnica e poco politica

Francesca Stornante

Per Calabrò una giunta molto tecnica e poco politica

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lunedì 17 Giugno 2013 - 12:13

Presentazione ufficiale della squadra di assessori di Felice Calabrò. Non è passata inosservata l'assenza del Vice Prefetto Matilde Mulè. Calabrò terrà per sé le deleghe al bilancio e ai trasporti, risposte al vetriolo agli attacchi che arrivano dal fronte di Accorinti

I nomi erano già stati ufficializzati sabato, oggi la squadra al completo di Felice Calabrò ha fatto la sua prima uscita pubblica. Otto assessori per il candidato di centro-sinistra che, al contrario di quanto si era ipotizzato nei giorni scorsi, non ha coperto le ultime tre deleghe assessoriali con esponenti dei partiti (Solo Consolo è espressione diretta dell’ Udc, nelle cui fila è stato eletto consigliere comunale) . Una giunta di tecnici quella di Felice Calabrò che anche oggi ha ribadito di aver puntato su competenza e qualità. Ma, sottolinea l’aspirante primo cittadino, “una giunta così tecnica non rappresenta certo il fallimento della politica, l’antipolitica la lascio ad altri”.
Egidio Bernava, Maurizio Lanfranchi, Carmen Currò, Franco Cardullo e Matilde Mulè erano già stati presentati prima del voto del 9 e 10 giugno. Le new entry che sono andate a completare la rosa sono la preside dell’Istituto Antonello Elvira D’Orazio, il cardiologo ed ex guardalinee internazionale Andrea Consolo e l’avvocato Salvatore Versaci. Pronte anche le deleghe per gli 8 che accanto a Calabrò dovranno amministrare Palazzo Zanca. A Bernava andrà cultura e spettacolo, l’architetto Cardullo si occuperà di città e architettura, per Lanfranchi sviluppo e marketing territoriale, Carmen Currò alle politiche sociali e diritti di cittadinanza, Matilde Mulè alla riorganizzazione della macchina burocratica e partecipate, Elvira D’Orazio gestirà le politiche scolastiche, Versaci i contenziosi legali, Consolo sport e ambiente. Sotto queste “etichette” ci saranno molte altre competenze legate ad ogni singolo settore, Calabrò ha deciso di tenere nelle sue mani trasporti e mobilità e la scottante delega al bilancio perché, spiega, “devo risanare i conti della mia città”.
Oggi l’unica assente era il vice Prefetto Matilde Mulè, un’assenza che naturalmente non è passata inosservata. “Non è presente per discrezione istituzionale” ha spiegato Calabrò, ma le voci di corridoio che si inseguono in questi giorni dicono che questo potrebbe essere il primo assessorato che salterebbe subito dopo il voto. Ma c’è di più. Oggi il candidato sindaco ha parlato dell’ipotesi di allargare la sua squadra portando a 10 il numero dei suoi assessori. A chi fa subito riferimento all’ormai ex Presidente della Provincia Ricevuto che nei mesi scorsi fece lievitare la sua giunta portandola a quota 15, Calabrò risponde subito che è lontano anni luce da quel modus operandi. L’ipotesi è infatti di aggiungere altre due figure semplicemente riducendo le indennità degli altri 8 assessori spalmandole sui 10. Dall’altro lato Renato Accorinti e i suoi hanno già annunciato che ridurranno le indennità per creare un Fondo di solidarietà per il lavoro. “Becero populismo” risponde Calabrò, che annuncia sorprese che gli avversari neanche immaginano. E agli attacchi che arrivano dall’altra parte il candidato sindaco parla ancora una volta di cattiverie su cattiverie, “io ho altro da fare e a cui pensare, vivono sul rancore e sull’astio e tutto questo è davvero pericoloso”. Il riferimento è soprattutto a chi ieri, durante la conferenza stampa nel quartier generale di Cambiamo Messina dal basso, ha parlato di iscritti alle liste massoniche tra gli uomini di Calabrò. “Non ho pregiudizi, non fanno parte della mia persona”, semplicemente questo il commento che arriva dal comitato elettorale di via Primo Settembre.
La parola è poi passata agli aspiranti assessori. Bernava ha parlato dell’importanza di ricostruire un rapporto con i cittadini e del teatro Vittorio Emanuele, che tra l’altro conosce molto bene per essere stato Presidente. “Il Comune potrà fare tanto per aiutare un teatro che da anni non produce più cultura, la mia idea è di creare una Fondazione Teatro Vittorio Emanuele”. Lanfranchi e Cardullo hanno parlato di progettazione e di fondi europei attraverso la creazione di un ufficio apposito, uno sguardo da parte di tutti al ruolo che dovranno avere dirigenti e personale. “Ci vuole un’operazione di moralizzazione all’interno di Palazzo Zanca”, ha sottolineato Lanfranchi, gli ha fatto eco Versaci secondo il quale “tutti dovranno rimboccarsi le maniche e rispondere ai cittadini”, per Consolo “la politica dovrà essere la prima a dare il buon esempio, non ci sono più scuse, bisogna ricostruire la speranza”. Elvira D’Orazio è pronta a lavorare creando una “forte rete di alleanze con il territorio”, Carmen Currò annuncia che “non ci saranno sconti per nessuno, soprattutto per chi pensa di poter continuare a non fare nulla per la città”.
In chiusura Calabrò, stuzzicato dalle domande dei giornalisti, ha ribadito di avere dei dubbi sul fatto che Accorinti sia il nuovo. “Sicuramente è nuovo alla disponibilità ad occuparsi in maniera diretta di politica, ma dietro di lui vedo molta oscurità. Da questo lato c’è una persona che di amministrazione ne capisce e tante professionalità pronte a spendersi”. Felice Calabrò dunque punta tutto sulla capacità e sulla competenza, sulla certezza di avere alleati a Palermo e a Roma e ancora una volta e sulla certezza di essere l’uomo giusto per Messina.
(Francesca Stornante)

28 commenti

  1. antipolitica con bernava??

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  2. Feliciotto, che hai da ridere in tutte le foto.
    Lo vuoi capire che il comune è al collasso, e la gente si è rotta i c……i!

    Di “populismo” ne avete già fatto abbastanza, pensa ai fatti,
    cioè come la sinistra e la destra messinese hanno ridotto questa città!

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  3. Giovanni Ragusa 17 Giugno 2013 13:56

    Massoni, riciclati dalla vecchia destra, arrampicatori di poltrone…c’e’ altro ??? Si c’e’ altro ma non lo posso dire…Se no mi bannano…Omerta’ ok…ma siamo sempre alle solite…basta con queste “famiglie” e “lobby” che hanno distrutto questa citta’…Garofalo aiuta Calabro’? C’e’ da sorprendersi…??? Fanno capo agli stessi interessi…

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  4. Unica consolazione a questo gioco sporco che sta facendo Felice Calabrò e Genovese è aver dato l’incarico al prof. Cardullo persona seria e capace. Il Pdl se sosterrà Calabrò non avrà mai più il mio voto…Accorinti oggi rappresenta quello che è stato Falcomatà per Reggio Calabria, vediamo di fare ancora una volta i buddaci..

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  5. Sebbene da alcuni anni viva in Nord Europa per svolgere parte del mio dottorato di ricerca in diritto internazionale, non posso non seguire con passione la campagna elettorale di Renato Accorinti nella città dove sono nata, dove ho vissuto per tanti anni e dove mi piacerebbe tornare. Ormai tra i miei colleghi ed amici lo conoscono tutti, e anche qui in Svezia, si tifa per lui!

    Continua a leggere al seguente link: https://www.facebook.com/QuellichevoglionoRenatoAccorintiSindacodiMessina/posts/482489035169475

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  6. visto che si dice che la giunta proposta da calabrà è una giunta tencnica, mi sembra che manchi qualche assessore realmente tecnico con delega a lavori pubblici e protezione civile.

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  7. dolcestilnuovo 17 Giugno 2013 14:45

    Da elettore di Calabrò, devo apprezzare la scelta di personaggi come Cardullo, Versaci ed Elvira d’Orazio. Allo stesso modo, critico fermamente le scelte di Egidio Bernava, personaggio che non ha mai saputo dimostrare alcun valore malgrado la perenne presenza in tutte le varie squadre di destra, sinistra, centro ecc.., e di Maurizio Lanfranchi, altra persona che non ha alcuna qualità particolare per avere avuto assegnato questo incarico, se non l’amicizia con Mario Bonsignore. Non giudico Andrea Consolo ma ho seri dubbi su Carmen Currò, persona che mi inquieta molto… La sua presenza l’avrei capita e giustificata nella squadra di Accorinti, ma non al fianco di Felice Calabrò.

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  8. Certo che ci vuole una bella faccia tosta ad accusare gli avversari di rancore e astio, come se i capi dei partiti (2, Genovese e D’Alia, ovvero la sintesi del vecchio potere DC a Messina ed in Sicilia) che hanno organizzato le 8 liste a suo sostegno, fossero candidi come il biancofiore.
    Come se da sempre D’Alia e Genovese si siano battuti per il progresso della comunità cittadina e regionale. Come se i guai in cui ci troviamo ora, frutto di gestioni politiche clientelari tipizzate da giunte inette ed incapaci, fossero piovute dal cielo.
    Suvvia Calabrò. Lei è un tantinello scaltro da capire che ogni sua mossa, ogni suo passo, ogni respiro della sua azione politica, saranno controllati, pesati, modificati se non decisi apriori dal duo che ancora oggi impera.

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  9. Accorinti potrebbe esser il nostro Falcomatà,con una giunta fatta dall’opposizione ha migliorato Reggio, io spero che il PDL lo capisca :
    “Il 28 novembre 1993 il primo consiglio comunale del dopo Tangentopoli lo elegge sindaco della sua città. Questa fu l’occasione in cui Falcomatà dimostrò eccellenti doti di mediatore, evitando lo scioglimento del consiglio comunale dopo la crisi di maggioranza scaturita dalle dimissioni di Giuseppe Reale[4].
    La riconferma della sua carica di primo cittadino di Reggio giunge direttamente dal popolo che alle elezioni dell’aprile 1997 lo preferisce ad Antonino Monorchio del Polo delle Libertà. Pur non avendo la maggioranza in consiglio comunale Falcomatà riesce a portare a termine il mandato brillantemente[4], sbloccando i fondi del “Decreto Reggio”, che da anni si attendevano per il risanamento e lo sviluppo della città dello Stretto[1].” Wikipedia

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  10. CastorinaCarmelo 17 Giugno 2013 15:43

    Minestra riscaldata in salsa Genovese questo propone il menù candidato Sindaco Calabrò: Pranzo indigesto perchè di sapore turboliberista
    NO GRAZIE.
    Ti sei forse dimenticato di persone come Giuseppe Grioli o sono sgraditi gli oppositori di Sinistra?
    Gradirei se mi rispondessi in merito alla domanda postati. Grazie.

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  11. “Non ho pregiudizi, non fanno parte della mia persona”.
    LA MASSONERIA E’ UN SISTEMA CHE DETERMINA ALLEANZE TRA “FRATELLI” E GESTISCE LE DINAMICHE DI POTERE, SI PASSA DA UTILITA’ DI PICCOLO CALIBRO FINO AL CONFERIMENTO DI INCARICHI ED AL CONTROLLO DELL’AZIONE DI GOVERNO DEL TERRITORIO.
    Calabro’ questo si che si chiama rinnovamento, alla faccia dell’ora basta!

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  12. caro avv.Calabro’ cosi’ come il Suo avversario Arcorinti, non parlate o meglio non dite come fra i tanti problemi da risolvere in questa citta’, c’e’ anche quello dll’acqua visto che ancora il prezioso liquido non viene garantito 24 su 24 in molti quartieri…. la questione Alcantara? date una risposta gazie

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  13. le varie beghe non interessano quello che vorei chiedere ai 2 contendenti, riguarda la questione acqua a Messina (uno dei tanti problemi)mi sembra che nessuno ci spiega (Cosi come altri problemi)come risolverlo cio’e’ gaarantire un servizio 24 ore su 24 in tutti i quartieri…e soprattuto cme si intende risolvere l problema Alcantara caduto nel dimenticatoio……….grazie

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  14. Chi rappresenta la signora Elvira Amata?
    Le sue idee hanno dato lustro alla città di Messina nell’ultimo quinquennio e non possono andare disperse.
    Il suo attivismo è portato ad esempio in tutta Italia, almeno. Pensate che riesce a saltare come la quaglia, non so quanti partiti ha attraversato nell’ultimo anno.
    Ricordo semplicemente la bella figura che ha fatto l’On.le D’Alcontres quando dopo le elezioni per il Consiglio Regionale vantava il successo della signora Amata che era stata eletta nelle liste del “Grande Sud” (esiste ancora?) Peccato che poi sia passato il lattaio e lo abbia svegliato.
    Lui non se ne è mai vergognato, ma almeno i suoi fedeli elettori eliminino gli specchi di casa per evitare cattive tentazioni.
    Si è tanto autoincensata per il completamento dell’impianto per la cremazione delle salme, tanto che se lo volessi per la mia dovrei pregare i miei parenti di sostenere le ulteriori spese per il trasferimento della mia salma a Salerno.
    Per favore chi mi da un solo cenno di qualche cosetta fatta dalla diletta Amata?

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  15. No ho pregiudizi…
    e dici le solite fesserie…

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  16. dolcestilnuovo 17 Giugno 2013 18:43

    Perché, Calabrò è massone? E se non lo è, chi della squadra di Calabrò è massone? Sono certo che per fare le affermazioni che hai fatto tu, sarai certamente certo di quello che dici. E siccome vorrei saperlo anche io, ti prego di farmelo sapere. Se così non fosse, dovrei ritenere che sei un bugiardo. Giusto?

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  17. dolcestilnuovo 17 Giugno 2013 18:52

    Si, certo, come no? Anche Tinaglia avrebbe potuto esserlo, e perché non Scoglio o Garofalo? In fondo, nessuno di loro ha mai fatto il sindaco… Potrebbe… potrebbe… potrebbe…
    Per quanto mi riguarda, Calabrò lo potrebbe essere benissimo, il nuovo Falcomatà. In fondo, esattamente come Falcomatà è stato consigliere comunale di opposizione, anche Calabrò lo è stato. E se tu pensi parli di Falcomatà pensando di conoscere la sua storia, allora ricorderai benissimo quanti attacchi ha avuto in campagna elettorale Falcomatà, esattamente come li sta avendo Calabrò! Quindi, prima di parlare del nulla, pensiamoci due volte!
    P.S. – Personalmente ho preso parte attiva alla campagna di Falcomatà! Tu???

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  18. Tanti personaggi politici che cercano di sopravvivere lo stanno circuendo. Peccato, non che il (è tanto figo) Calabrò sia ingenuo, ma questi personaggi portano male (almeno).
    Ricordate chi si accompagnava al Franza, prima della scomparsa dell’A.C.R. Messina? Adesso lo vedo troppo vicino al Calabrò in queste ultime foto.
    Avv, Calabrò si fornisca di amuleti e peperoncini, almeno non avrà rimorsi.

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  19. Si dice che Calabrò sia totalmente asservito a Genovese. Perchè lui non lo ha mai smentito in maniera chiara ed inequivocabile?

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  20. Io?no, sono messinese perchè dovrei prender parte attiva alla campagna elettorale di Reggio?Non credo che gli altri possano esser utili alla città di Messina come potrebbe esserlo Accorinti, come lo è stato Falcomatà a Reggio. Gli attacchi li sta ricevendo Calabrò?ma per favore..ad Accorinti (persona inattaccabile)guarda hai ragione su una cosa erano tutti possibili discreti possibili sindaci di Messina, infatti se il ballottaggio fosse stato tra Accorinti ed uno qualsiasi degli altri forse qualche dubbio mi sarebbe venuto, essendo io molto meno No Ponte di Renato…ma non con Calabrò, non con chi si allea con D’alia (mr villona a 200.000 euro) e Genovese (non mi sforzo nemmeno a ricordarti chi è Genovese). Calabrò ha perso il mio voto quando ha deciso di far patti con questa gente..

    p.s. Il paragone con Falcomatà poteva starci anche perché quando fù sindaco aveva il consiglio comunale nemico…come sarebbe per Accorinti…

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  21. dolcestilnuovo 17 Giugno 2013 21:14

    Elvira Amata, da quando la conosco, cioè da quando è entrata in politica, si è distinta solo per la puntualità dimostrata nel prendersi lo stipendio (o come diavolo si chiamano gli emolumenti) da consigliere comunale, o assessore, o cos’altro ha fatto. Oltre a questo, non penso abbia avuto molto tempo per fare qualcosa di utile per la città. Mi chiedo come sia possibile che ci siano state oltre mille persone a votarla. Probabilmente perché è una donna dalle mille qualità, è piacente… Di volta in volta cambia “padrino” politico… Quello attuale chi è?

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  22. Ha rivendicato di aver piantato delle piantine di non so cosa non so quando e non mi ricordo in quale occasione, forse per le politiche o per le regionali. E per questo dovevano votarla.. (mi pare fosse in un intervista per una tv stracittadina… presso un bar stracittadino)

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  23. LE SOLITE FESSERIE? e poi quel “non ho pregiudizi” cosa c’entra? Non stiamo parlando della massoneria a livello folkloristico.
    Chiunque abbia un potere a Messina fa parte di una massoneria (qualcuno la chiama mafia)

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  24. Vedi ogni tanto c’azzecchi…ma non ti rilassare troppo.

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  25. Gentile TERESA69, il problema dell’acqua semplicemente non è di moda. Ma stai tranquilla che appena uno dei due lo nomina l’altro presenterà subito soluzioni miracolose con qualche esperto professore universitario. Una cosa è certa: ne riparleranno quando, per tappare le falle economiche, faranno un aumento della bolletta del 50%.
    Con i soldi dati agli eletti nei quartieri si poteva cominciare a risanare l’acquedotto. Ricordo che gli unici che non hanno presentato candidati al quartiere sono i componenti del M5S, anche perché lo imponeva la legge essendo la popolazione scesa sotto i 250mila abitanti!!!

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  26. dolcestilnuovo 18 Giugno 2013 13:28

    Visto che sei “esperto”, fai i nomi dei massoni… O spari cavolate come al tuo solito? Poi cosa c’entra la massoneria con la mafia? Hai davvero preoccupanti limiti culturali…

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  27. dolcestilnuovo 18 Giugno 2013 13:34

    Quindi confermi quanto immaginavo. Parli per “sentito dire” e non conosci Calabrò. Quindi parli del nulla! Parli di Falcomatà per sentito dire…. Che credibilità può avere uno come te? Su D’Alia parli di una “villona” da 200.000 euro? Dove hai preso queste informazioni? su Topolino? Ok, continua a leggere Topolino e lascia la “Politica” ai grandi…

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  28. dolcestilnuovo 18 Giugno 2013 13:38

    I non sono legato ad alcun “CARRO” e, quindi, mi è facile azzeccarci. In fondo, l’evidenza non la possiamo nascondere. Proprio per questo mi sento “onesto” con me stesso e mi batto per quelle che sono le mie idee. Non “devo” niente a nessuno e non parlo per “sentito dire” come fanno molti. Mi sento in diritto di criticare e non parlo a favore o contro uno o l’altro “a prescindere”

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