20 anni di Sanremo e di radio: un "compleanno" speciale per Antonio Vadalà

20 anni di Sanremo e di radio: un “compleanno” speciale per Antonio Vadalà

Rosaria Brancato

20 anni di Sanremo e di radio: un “compleanno” speciale per Antonio Vadalà

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mercoledì 27 Dicembre 2017 - 09:24

Ha iniziato a seguire Sanremo nel '97, con Messina Onde Radio e da allora non ha mai smesso: "la musica è la mia passione, la mia vita"

Quando era piccolo girava per casa con un microfono giocattolo, fingendo d’intervistare i cantanti che si sarebbero esibiti la sera sul palcoscenico dell’Ariston.

La musica gli scorre nelle vene sin da bambino, così come la passione per Sanremo. La grinta e la determinazione ad Antonio Vadalà non mancano ed i risultati positivi raggiunti in tutte le sue iniziative gli hanno consentito, in questo 2017 che sta per concludersi, di “festeggiare” ben 20 anni di Sanremo e di radio. Venti anni costellati di trasmissioni indovinate, che piacciono al pubblico e che sono di livello, e che spaziano dalla radio alla tv, e che puntano sulla diretta.

Di Sanremo mi piace trasmettere il colore ed il calore. Racconto le emozioni dei protagonisti e di chi la vive in quei giorni. Non è un commento classico il mio”.

La sua “prima volta” è stata appunto nel 1997, con Messina Onde Radio, gestione Parialò. E’ stato quello il suo primo Sanremo e da lì è iniziato anche il percorso in radio, con la trasmissione Magic sound. Negli anni successivi è stato a Radio Messina Sud, con Paolo De Grazia. In quegli anni ha seguito anche il ritiro dell’Acr Messina da Camigliatello (era il 2000), una serie di collegamenti che gli sono valsi l’attenzione di Orazio Raffa che lo ha portato ad Antenna dello Stretto, dove è rimasto fino a pochi anni fa. Da 2 anni è a Radio Street dove conduce una serie trasmissioni i cui format, come sempre, sono suoi. Il Vadalive, ad esempio, va in onda per 10 puntate da ottobre a dicembre, in diretta, con artisti di calibro. A gennaio tornerà con “L’altro Sanremo”, che è appunto il suo appuntamento fisso con la musica dell’Ariston e che accompagnerà gli ascoltatori fino alle serate condotte da Baglioni.

Quando sono entrato a far parte di Antenna dello Stretto ho cambiato molte cose. Mi piace studiare i format e puntare sulla diretta. Ho così scommesso su una produzione che è stata vincente, il Gran Varietà, che andava in diretta dal teatro Annibale di Francia, sia su Rtp che su Antenna dello Stretto. In sala c’erano fino a 400 spettatori. Ho avuto ospiti De Piscopo, Venuti, Incudine… per citarne solo alcuni. Punto su musica dal vivo, intrattenimento, danza e comicità. Il format che amo di più e che trasmette maggiori emozioni al pubblico”.

Descrive Sanremo come una “macchina infernale” che include tutto un mondo, quello della discografia. Essere lì ogni anno per 20 anni gli ha consentito di porre le basi per la sua carriera in riva allo Stretto e per i suoi format.

Dal ’97 ad oggi è cambiato molto Sanremo, soprattutto con l’avvento dei talent show. Ogni conduttore comunque ha il suo stile, mi son piaciuti quelli di Baudo, ovviamente, ma anche il taglio che ha dato Morandi e quelli condotti da Bonolis e Fazio”.

C’è un episodio che ricorda sorridendo ed è l’abbraccio di Mike Tyson all’alba mentre insieme a Patrizia Casale (anche lei “di casa” da decenni a Sanremo), stavano passeggiando.

E’ stata Patrizia Casale a trasmettermi la determinazione per seguire Sanremo dal vivo”.

Le venti candeline simboliche le ha spente ma già pensa al prossimo Sanremo, perché la passione gli scorre nel sangue ed il varietà, la musica, quei giorni, rappresentano davvero la sua vita, che segue con impegno e professionalità, aggiornandosi continuamente. Se gli chiedi perché lo fa con un amore che non appassisce nel tempo risponde: perché Sanremo è Sanremo….

Rosaria Brancato

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