Palagiustizia satellite, tutto fermo. Ed il conto è salato per il Comune

Palagiustizia satellite, tutto fermo. Ed il conto è salato per il Comune

Danila La Torre

Palagiustizia satellite, tutto fermo. Ed il conto è salato per il Comune

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venerdì 02 Maggio 2014 - 14:02

Il consigliere comunale Adamo incalza il sindaco Accorinti e chiede soluzioni immediate, che pongano fine al continuo sperpero di denaro pubblico. Secondo Adamo l’ipotesi migliore resta la Casa dello Studente, “sposata” a larga maggioranza dal Consiglio comunale lo scorso gennaio

Sul secondo Palazzo di giustizia tutto tace. L’amministrazione Accorinti non è ancora riuscita ad imprimere quell’accelerazione che la città si aspettava e così tra soluzioni scartate, vedi Casa dello Studente, e soluzioni ipotizzate, vedi area ex ospedale militare di v.le Europa, caserma di Bisconte, area che ospitava l’ex istituto industriale “G. Marconi, tutto continua a restare fermo, da 20 anni. Nonostante quel finanziamento ministeriale da 14 milioni di euro ancora “in stand-by”. A provare a dare una scossa ci pensa il consigliere comunale di centro-destra Piero Adamo, che ha inviato una lettera al sindaco Renato Accorinti e per conoscenza alla presidente del Consiglio comunale , Emilia Barrile

Il rappresentante del Civico Consesso ricorda che l’Aula si era espressa in favore della soluzione “Casa dello Studente” con larga condivisione da parte di diverse forze politiche. «La predetta soluzione – lo preciso da promotore dell’odg poi condiviso da tutti i Consiglieri Comunali presenti – non pretendeva di essere la “migliore in assoluto”, la soluzione “perfetta”, ma, viceversa, partendo dalla consapevolezza dell’urgenza di risolvere questa annosa questione che ad oggi ha comportato, e comporta, un immenso sperpero di denaro pubblico oltre che enormi sacrifici da parte degli operatori della giustizia, aveva (ed ha) il pregio della concretezza e della tempestività che, invece non sembrano avere altre soluzioni prospettate».

Secondo Adamo l’ipotesi “Casa dello studente” avrebbe raggiunto almeno tre obiettivi contemporaneamente: «una inedita e virtuosa sinergia fra Amministrazioni pubbliche (Comune, Università, Provincia Regionale); l’assenza di speculazioni (il denaro del finanziamento ministeriale circuitava fra Amministrazioni pubbliche); il riutilizzo di “due beni comuni” allo stato dismessi (la Casa dello Studente e l’Hotel Riviera); oltre che la vicinanza netta a Palazzo Piacentini».

Nella sua lettera i consigliere di centro- destra concentra l’ attenzione sull’aspetto finanziario legato alla “telenovela” del palagiustizia satellite, sottolineando che «ogni anno, e da vent’anni, il Comune, nelle more di trovare la soluzione perfetta, sborsa la somma astronomica di € 1.871.743,62 in locazioni di edifici pur potendo usufruire di uno stanziamento di oltre 14 mln di euro presso il Ministero della Giustizia». Adamo fa quindi i conti in tasca al Comune e spiega che dal 23 gennaio scorso« giorno in cui per la prima volta il Civico Consesso si è espresso nettamente per una soluzione (Casa dello Studente ndr) …. abbiamo buttato al vento € 467.935,905 »

L’esponente del Consiglio comunale sollecita il sindaco Accorinti «a rendere partecipe il Consiglio Comunale, e quindi l’intera Città, delle soluzioni immaginate e dei tempi certi di realizzazione delle stesse, ricordando che ogni mese di “riflessione” e di “approfondimento” costa alla Comunità € 155.978,635 di soldi pubblici»

Nell’invitare la Presidente del Consiglio Barrile a calendarizzare a breve un dibattito sull’argomento, Adamo lancia una frecciatina ad Accorini «non basta più “rifarsi” sull’inerzia e sull’incapacità della precedenti amministrazioni per giustificare ogni mese uno spreco di queste proporzioni. La “responsabilità politica” di scegliere, dopo anche le indicazioni pervenute dal Consiglio Comunale, a questo punto è Sua. Indichi la Sua soluzione concreta ed immediata. Non cada nella malattia tutta messinese di “non fare per fare meglio”. La Città ha bisogno di scelte. Subito».

DLT

6 commenti

  1. Il secondo palazzo di giustizia nei locali della Casa dello Studente in via Cesare Battisti sarebbe una devastazione dal punto di vista urbanistico e della vivibilità.

    La Casa dello Studente è priva di parcheggi e non ci sono vie di accesso adeguate.
    Dove si metterebbero le auto di tutti coloro ( impiegati, avvocati, cittadini, giudici…) che quotidianamente frequenterebbero i nuovi uffici giudiziari ?

    Il tribunale di Messina ha bisogno di altri 27.000 mq di uffici, a tanto ammonta infatti la superficie degli immobili affittati per uffici giudiziari. La Casa dello Studente ha solo 9.000 mq di superficie utile, perciò il problema di allocare gli uffici giudiziari non si risolverebbe. Anzi, poiché i locali alla Casa dello Studente sono insufficienti per ospitare tutti gli uffici giudiziari, questa sarebbe la scusa per continuare a pagare le locazioni per gli immobili esterni, così che gli amici che affittano gli uffici, possano continuare a “bagnarsi la bocca”….
    Questo è il sistema alla “missinisa”, che mette d’accordo tutti, a spese nostre che paghiamo.

    Inoltre, verrebbero chiusi la mensa universitaria e gli alloggi per studenti senza fornire un’alternativa valida, in un momento già non felice per l’Università di Messina.

    A chi conviene mettere gli uffici giudiziari nella Casa dello Studente di via Battisti ?
    Conviene, forse, a quegli avvocati che in centro hanno gli studi o che insegnano alla facoltà di Giurisprudenza.

    Ma la città non può sopportare queste vecchie logiche, motivate da interessi personali e sprechi che hanno condotto al collasso la nostra città. Bisogna decidere per il bene di Messina, non per gli interessi di pochi.

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  2. Il secondo palazzo di giustizia nei locali della Casa dello Studente in via Cesare Battisti sarebbe una devastazione dal punto di vista urbanistico e della vivibilità.

    La Casa dello Studente è priva di parcheggi e non ci sono vie di accesso adeguate.
    Dove si metterebbero le auto di tutti coloro ( impiegati, avvocati, cittadini, giudici…) che quotidianamente frequenterebbero i nuovi uffici giudiziari ?

    Il tribunale di Messina ha bisogno di altri 27.000 mq di uffici, a tanto ammonta infatti la superficie degli immobili affittati per uffici giudiziari. La Casa dello Studente ha solo 9.000 mq di superficie utile, perciò il problema di allocare gli uffici giudiziari non si risolverebbe. Anzi, poiché i locali alla Casa dello Studente sono insufficienti per ospitare tutti gli uffici giudiziari, questa sarebbe la scusa per continuare a pagare le locazioni per gli immobili esterni, così che gli amici che affittano gli uffici, possano continuare a “bagnarsi la bocca”….
    Questo è il sistema alla “missinisa”, che mette d’accordo tutti, a spese nostre che paghiamo.

    Inoltre, verrebbero chiusi la mensa universitaria e gli alloggi per studenti senza fornire un’alternativa valida, in un momento già non felice per l’Università di Messina.

    A chi conviene mettere gli uffici giudiziari nella Casa dello Studente di via Battisti ?
    Conviene, forse, a quegli avvocati che in centro hanno gli studi o che insegnano alla facoltà di Giurisprudenza.

    Ma la città non può sopportare queste vecchie logiche, motivate da interessi personali e sprechi che hanno condotto al collasso la nostra città. Bisogna decidere per il bene di Messina, non per gli interessi di pochi.

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  3. in 70 anni di — democrazia– non siete stati capaci di costruire un nuovo tribunale. Fate …………..

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  4. in 70 anni di — democrazia– non siete stati capaci di costruire un nuovo tribunale. Fate …………..

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  5. letterio.colloca 4 Maggio 2014 17:28

    Spero che siano PROVOCATORIE -e soltanto- le “ipotesi” esternate da “qualche incauto ma non disinteressato BUONTEMPONE” (pura espressione di carità cristiana!!!) per cui la Casa dello Studente POTREBBE costituire il secondo Palazzo di Giustizia,sottacendo -é qui la subdola MALAFEDE del “buontempone” di turno- che sono richiesti ALMENO 27000mq per risolvere ESAUSTIVAMENTE, DECOROSAMENTE ED ECONOMICAMENTE la sistemazione di uomini e cose nella necessaria altra sede:e,a meno di definire meno cristianamente il “buontempone”, costui deve CAPIRE che i solo 9000 mq non risolvono il problema se non MINIMAMENTE dal punto di vista ECONOMICO a scapito della ricettività universitaria (l’improvvido uso del PalaNebiolo non INSEGNA nulla??????!!! ne riparleremo tra non molto, con la conta dei danni IMPOSTI alla struttura, a titolo di “accoglienza comunque”).
    Torniamo al ns “buontempone disinteressato”.
    Il di “LUI” mecenate-sostenitore lo “stimola” a sproloquiare con balordaggini per procrastinare uno stato di fatto vigente (già da circa 30 ANNI= 30 anni di AFFITTI INCASSATI).
    Trovo bassamente qualificante “adoperarsi” a tutela della proprietà immobiliare dei soliti TROMBONI che utilizzano “trombette” stonate nell’ambito scascittato del Consiglio comunale.
    Mi sorprende la “remissività nella accettazione” della soluzione (parziale) della Casa dello Studente da parte dell’Ordine Provinciale degli Avvocati!
    Non è credibile che a tanto lo stesso Ordine opti perché TROPPI studi legali acquistati sono siti nei pressi della Casa!!!!!ovvero vicini all’attuale Tribunale!!!!!!!!
    non è neppure sospettabile che l’Ordine abbia interesse al perpetuarsi degli “affitti”!!!!!
    Le alternative OPPORTUNE ci sono e sono FAUTRICI della ripresa in tutti i sensi di Messina.
    TRAM,POSTEGGI,SPAZI APERTI,AREE COPERTE IN DIVERSI CORPI DI FABBRICA,SVINCOLI AUTOSTRADALI,COLLEGAMENTI MARITTIMI,SERVIZI PUBBLICI (negozi,ristoranti,edicole,farmacie,ecc).
    ….ed ancora c’è chi VANEGGIA- in malafede- ostentando la propria …..pochezza!
    Se veramente amiamo Messina, diamo VALORE a quanto stiamo lasciando perdere per BIECHI interessi delle solite PIATTOLE e per incuria;
    non spogliamo la chiesa per vestire la sacristia!

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  6. letterio.colloca 4 Maggio 2014 17:28

    Spero che siano PROVOCATORIE -e soltanto- le “ipotesi” esternate da “qualche incauto ma non disinteressato BUONTEMPONE” (pura espressione di carità cristiana!!!) per cui la Casa dello Studente POTREBBE costituire il secondo Palazzo di Giustizia,sottacendo -é qui la subdola MALAFEDE del “buontempone” di turno- che sono richiesti ALMENO 27000mq per risolvere ESAUSTIVAMENTE, DECOROSAMENTE ED ECONOMICAMENTE la sistemazione di uomini e cose nella necessaria altra sede:e,a meno di definire meno cristianamente il “buontempone”, costui deve CAPIRE che i solo 9000 mq non risolvono il problema se non MINIMAMENTE dal punto di vista ECONOMICO a scapito della ricettività universitaria (l’improvvido uso del PalaNebiolo non INSEGNA nulla??????!!! ne riparleremo tra non molto, con la conta dei danni IMPOSTI alla struttura, a titolo di “accoglienza comunque”).
    Torniamo al ns “buontempone disinteressato”.
    Il di “LUI” mecenate-sostenitore lo “stimola” a sproloquiare con balordaggini per procrastinare uno stato di fatto vigente (già da circa 30 ANNI= 30 anni di AFFITTI INCASSATI).
    Trovo bassamente qualificante “adoperarsi” a tutela della proprietà immobiliare dei soliti TROMBONI che utilizzano “trombette” stonate nell’ambito scascittato del Consiglio comunale.
    Mi sorprende la “remissività nella accettazione” della soluzione (parziale) della Casa dello Studente da parte dell’Ordine Provinciale degli Avvocati!
    Non è credibile che a tanto lo stesso Ordine opti perché TROPPI studi legali acquistati sono siti nei pressi della Casa!!!!!ovvero vicini all’attuale Tribunale!!!!!!!!
    non è neppure sospettabile che l’Ordine abbia interesse al perpetuarsi degli “affitti”!!!!!
    Le alternative OPPORTUNE ci sono e sono FAUTRICI della ripresa in tutti i sensi di Messina.
    TRAM,POSTEGGI,SPAZI APERTI,AREE COPERTE IN DIVERSI CORPI DI FABBRICA,SVINCOLI AUTOSTRADALI,COLLEGAMENTI MARITTIMI,SERVIZI PUBBLICI (negozi,ristoranti,edicole,farmacie,ecc).
    ….ed ancora c’è chi VANEGGIA- in malafede- ostentando la propria …..pochezza!
    Se veramente amiamo Messina, diamo VALORE a quanto stiamo lasciando perdere per BIECHI interessi delle solite PIATTOLE e per incuria;
    non spogliamo la chiesa per vestire la sacristia!

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