Avviso ai naviganti, Tempostretto ha un solo padrone: i lettori

Avviso ai naviganti, Tempostretto ha un solo padrone: i lettori

La Redazione

Avviso ai naviganti, Tempostretto ha un solo padrone: i lettori

martedì 23 Settembre 2014 - 05:30

In un crescente clima d’intolleranza nei confronti di quanto scritto dalla redazione di Tempostretto nel corso di quest’anno, ci siamo visti costretti a querelare una persona che in occasione del primo anno di amministrazione su Facebook ci ha apostrofate in modo offensivo e volgare. L’interessato ha scritto una lettera di scuse che pubblichiamo perché sia occasione di riflessione per tutti

In occasione del primo anno di amministrazione Accorinti la redazione di Tempostretto ha dedicato l’homepage ad una serie di servizi di bilancio in merito a quanto era stato fatto o meno in 365 giorni rispetto al programma presentato in campagna elettorale. Si trattava di servizi, tutti firmati, e realizzati con la professionalità, l’approfondimento e la voglia di informare che ci contraddistingue. Uno di questi articoli è stato condiviso su Facebook sulla pagina di Cambiamo Messina dal basso e, come di consueto, è stato preso di mira dai commenti dei talebani dell’amministrazione. In particolare si trattava delle interviste ai messinesi, pertanto privo di qualsiasi possibilità di essere definito “di parte”. Nonostante ciò non sono mancati gli attacchi alla redazione, colpevole, probabilmente, di non aver pubblicato solo le interviste a favore. Ma fin quando saremo in una democrazia nessuno ci impedirà di fare il nostro mestiere con trasparenza ed obiettività.

Tra i commenti apparsi su Facebook ce n’era uno che ha colpito personalmente una redazione composta in gran parte da donne. Lo riportiamo e ce ne scusiamo con i nostri lettori, per la brutalità dei termini, ma a quanto pare Facebook è anche questo, la capacità di uccidere le persone con le parole: “Tempostretto non è una redazione è un bordello con più prostitute che giornalisti”.

Dall’insediamento della giunta Accorinti, ormai oltre un anno fa, le giornaliste di Tempostretto che si occupano di politica e di amministrazione, pur senza avere modificato di una virgola il loro modo di scrivere e di rapportarsi al Palazzo, sono state sistematicamente vittime di attacchi sui social network, spesso pilotati e “aizzati” anche da chi è molto vicino al sindaco ed agli assessori, in barba a qualsiasi regola democratica e di libertà d’informazione. Per più di un anno, forti di un mestiere che alcune di noi fanno da oltre 20 anni, sempre con la schiena dritta e con le regole della deontologia incise nella penna, abbiamo tollerato ogni forma d’intolleranza, ben sapendo che sarebbe bastato leggere i nostri pezzi degli anni scorsi per scoprire che il nostro atteggiamento nei confronti del Potere non è mai cambiato ( e nessuno si illuda, non cambierà). A noi non interessa se a guidare Messina sia San Francesco o Lucifero, a noi interessa che sia AMMINISTRATA. E’ questo il dovere di un giornalista, informare. Non è né adulare né contestare per principio. Il giornalismo non è guerra, è costruzione di una società migliore attraverso la corretta informazione, piaccia o meno. Di un’amministrazione si può contestare la cattiva gestione ma anche l’incapacità gestionale senza per questo mettere in dubbio il fatto che chi amministra sia una persona perbene.

Per oltre un anno abbiamo messo la nostra firma su ogni pezzo anche quando sarebbe stato ben più comodo e facile seguire l’onda e l’entusiasmo. Non l’abbiamo fatto perché noi abbiamo un solo padrone: il lettore. Abbiamo scelto la strada meno facile, quella che ci ha fatto additare come redazione che copre quelli che c’erano prima, o peggio,vendute al nemico. Probabilmente i fatti hanno dimostrato che la gestione dei rifiuti, piuttosto che di altri settori, sia la stessa di prima e che la rivoluzione non è ancora arrivata. Ma a noi questo poco importa, perché l’unica cosa che importa è informare. Per questo per oltre un anno abbiamo tirato dritto a testa alta e schiena dritta, senza indietreggiare neanche di fronte a comportamenti, da parte di questa giunta, che nessuno di quelli che c’erano prima e che abbiamo sempre contestato, ha mai avuto nei nostri confronti. Paradossalmente mai come con questa amministrazione “libera e pacifica” ci siamo trovate costrette a difendere la libertà di critica. Ma quel commento è andato oltre, perché in un clima di odio e di populismo è andato a colpire il lavoro di una redazione di professioniste e le ha colpite in quanto persone e donne.

Ecco perché abbiamo querelato l’autore di quella frase e siamo pronte a rispondere con lo stesso metodo a qualsiasi altra persona intenda, nascondendosi dietro un computer, utilizzare una tastiera come un fucile a canne mozze.

A quanti non piace quel che scriviamo, e sono tanti, lo sappiamo, perché siamo scomode e la verità è sempre scomoda, ricordiamo che può non leggerci, ma aizzare un clima di odio e intolleranza è da dittatura e non lo consentiremo più.

Abbiamo incontrato la persona che ci ha offeso, ci ha fatto le sue scuse, si è reso conto delle conseguenze del suo comportamento, ed ha anche scritto questa lettera che pubblichiamo integralmente. Mettiamo solo le iniziali D.M. perché sappiamo quanto la rete possa distruggere una persona e non vogliamo che questo possa accadergli.

Ecco la lettera:

“Sebbene spesso avessi pensato di scrivere qualcosa per un giornale, mai avrei previsto che si sarebbe trattato di una lettera di scuse. Ma non c’è nessuna vergogna nel chiedere scusa se si riconosce il proprio errore e se le suddette scuse si rendono non necessarie ma altresì giuste, come nel mio caso.

La mia speranza è , e spero di non essere presuntuoso, che questa mia lettera svolga due funzioni: Scusarmi con la redazione di Tempostretto ed invitare, chi spenderà qualche minuto a leggerla, ad una piccola riflessione.

Mio malgrado, come molti di questi tempi, anche io mi sono lasciato trasportare da un trend molto in voga sebbene molto scorretto, quello dell’insulto selvaggio su Facebook.

Le vittime nel caso specifico sono state le giornaliste di questo giornale web da me improbamente appellate e volgarmente criticate. Che aggiungere a questo? Posso solo sentirmi mortificato dal punto di vista umano, nessuna discolpa solo mea culpa e capo chino.

La verità è che quando si usano i social e davanti a noi abbiamo solo una fredda tastiera ed uno schermo, ci scordiamo che “dall’altra parte” ci sono esseri umani, persone come noi, e che proprio come noi hanno sentimenti che possono essere feriti e dignità che possono essere lese. Quando siamo seduti davanti ai nostri cari pc a navigare su questi anti-social network, prima di iniziare a prendercela con tutto e tutti e a farci la guerra, riflettiamo e soppesiamo le parole per evitare di fare del male e di fare delle magre figure come quella del sottoscritto.

Questa città ha bisogno di molte cose ma non di questo clima teso da tutti contro tutti. Dovremmo essere tutti un poco più umani e un poco meno “social”.

La redazione di Tempostretto lavora ogni giorno dietro un computer e conosce bene le capacità di diffusione della rete ed il fatto che, una volta in rete, una frase resta “per sempre” molto più di un matrimonio o di un amore eterno. E dietro ogni articolo che scriviamo mettiamo competenza e professionalità acquisite non solo negli anni ma giorno per giorno “in strada” e pretendiamo RISPETTO. Quotidianamente mettiamo la firma in quel che scriviamo e non ci nascondiamo né dietro un pc né dietro l’ideologia del momento. Ne abbiamo visti passare di amministratori e politici nei Palazzi ed altri ne vedremo. Alcuni lasceranno il segno, altri no, alcuni saranno ricordati nel bene altri nel male. Ma non “sposiamo” nessuno. Ne abbiamo visti passare di politici, ma noi restiamo sempre dietro le scrivanie a fare quel mestiere che non piace più a nessuno, neanche agli stessi rivoluzionari che detestano chi gli trova i difetti e le magagne.

Pretendiamo RISPETTO per la nostra professione, perché se oggi, una persona come Accorinti, un pacifista contestatore che i vecchi politici buttavano fuori da ogni sala è sindaco, lo è GRAZIE ANCHE AL NOSTRO LAVORO, che dà voce a chi non ha voce e che, anche di fronte alle minacce del potere non ha fatto un passo indietro nella speranza che un giorno un’amministrazione diversa potesse arrivare e nella consapevolezza che l’unica libertà che può esistere è quella che rispetta i confini della libertà altrui.

La redazione

74 commenti

  1. Come padrone non il lettore…se questo vuole +++++ gli scrivete porcate?se questo ama criticare ‘alla messinese’ voi gli date critiche ‘alla messinese’?
    Giornalismo è raccontare senza filtri (neanche quello del lettore a cui si mira)

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  2. Come padrone non il lettore…se questo vuole +++++ gli scrivete porcate?se questo ama criticare ‘alla messinese’ voi gli date critiche ‘alla messinese’?
    Giornalismo è raccontare senza filtri (neanche quello del lettore a cui si mira)

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  3. Questo dimostra come un pc ed un social network in mano a xxxxxxxxx, possono costituire un’arma impropria, perchè le ferite che sanguinano non sono solo quelle fisiche. Io più che querela gli darei una sana dose di sculacciate…

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  4. Questo dimostra come un pc ed un social network in mano a xxxxxxxxx, possono costituire un’arma impropria, perchè le ferite che sanguinano non sono solo quelle fisiche. Io più che querela gli darei una sana dose di sculacciate…

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  5. IO SONO CON VOI!!!! Il resto è solo volgarità, che pensa di far tacere i fatti con lo sproloquio.

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  7. Decisamente chiudere l’articolo con la frase accorinti e’ sindaco anche grazie a noi io lo avrei evitato, avete contribuito pure voi a consegnare la citta’ nelle mani di un +++++++o e le conseguenze le stiamo pagando tutti, vista la vostra presenza in strada ogni giorno avrete sicuramente notato che messina e’ alla pari di una citta’ del terzo mondo, ora si fa piu chiaro per me il come mai, il caro sindaco non vuole far sentire spaesati le orde di migranti che sta accogliendo a discapito della nostra sicurezza e salute, per il resto il lavoro che ogni giorno fate lo trovo di ottimo livello, a parte alcune censure non giustificate, una preghiera vorrei muoverla, dato che avete contribuito anche voi al successo dell’insuccesso ponete rimedio, aiutate messina a liberarsi da chi non e’ competente, aiutate a far capire che quattro bus sgangherati acquistati alla fiera della rottamazione non cambiano messina, aiutate a capire che un isola o una pista ciclabile andrebbero bene in una citta’ pulita e curata non in un immondezaio mascherato da foresta amazzonica, aiutate a capire che messina non ha bisogno di parole ma di fatti!

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  8. Decisamente chiudere l’articolo con la frase accorinti e’ sindaco anche grazie a noi io lo avrei evitato, avete contribuito pure voi a consegnare la citta’ nelle mani di un +++++++o e le conseguenze le stiamo pagando tutti, vista la vostra presenza in strada ogni giorno avrete sicuramente notato che messina e’ alla pari di una citta’ del terzo mondo, ora si fa piu chiaro per me il come mai, il caro sindaco non vuole far sentire spaesati le orde di migranti che sta accogliendo a discapito della nostra sicurezza e salute, per il resto il lavoro che ogni giorno fate lo trovo di ottimo livello, a parte alcune censure non giustificate, una preghiera vorrei muoverla, dato che avete contribuito anche voi al successo dell’insuccesso ponete rimedio, aiutate messina a liberarsi da chi non e’ competente, aiutate a far capire che quattro bus sgangherati acquistati alla fiera della rottamazione non cambiano messina, aiutate a capire che un isola o una pista ciclabile andrebbero bene in una citta’ pulita e curata non in un immondezaio mascherato da foresta amazzonica, aiutate a capire che messina non ha bisogno di parole ma di fatti!

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  9. lei ha ragione,ma ad alcuni ottusi come gli tocchi il talebano,tirano fuori le peggiori volgarità.

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  10. lei ha ragione,ma ad alcuni ottusi come gli tocchi il talebano,tirano fuori le peggiori volgarità.

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  11. … dopo il buio, il vuoto, la deformazione delle notizie o
    la manipolazione delle stesse e quant’altro
    con Tempostretto e’ arrivata la “primavera” …
    invito i giornalisti di Tempostretto a continuare il loro lavoro
    senza piegarsi o arrendersi perché ci proveranno in tutti i modi
    per il bene di tutti …

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  12. … dopo il buio, il vuoto, la deformazione delle notizie o
    la manipolazione delle stesse e quant’altro
    con Tempostretto e’ arrivata la “primavera” …
    invito i giornalisti di Tempostretto a continuare il loro lavoro
    senza piegarsi o arrendersi perché ci proveranno in tutti i modi
    per il bene di tutti …

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  13. Grazie di quello che state facendo! Tempostretto è l’unica testata online obiettiva e non di parte che permette a chi vive all’estero, come me, di essere aggiornato su quanto accade nella bella e ahimè disperata città dello Stretto.

    La volgarità di certi commenti lasciati sui social network è solo l’ennesima dimostrazione che la tolleranza è un bene sempre più raro, e che la madre dei cretini è come al solito incinta. Lasciateli perdere, schiena dritta e avanti così.

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  14. Grazie di quello che state facendo! Tempostretto è l’unica testata online obiettiva e non di parte che permette a chi vive all’estero, come me, di essere aggiornato su quanto accade nella bella e ahimè disperata città dello Stretto.

    La volgarità di certi commenti lasciati sui social network è solo l’ennesima dimostrazione che la tolleranza è un bene sempre più raro, e che la madre dei cretini è come al solito incinta. Lasciateli perdere, schiena dritta e avanti così.

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  15. Io sono contrario alle querele sempre e comunque.
    Non mi piace mai chi le fa. Neppure questa volta, neppure se le accuse sono più che motivate.
    E non mi piace la lettera di scuse. Scripta manent.
    I giornalisti, prima di tutti, dovrebbero sapere che la querela uccide la libertà, anche quella degli stupidi di dimostrarsi tali!

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  16. Io sono contrario alle querele sempre e comunque.
    Non mi piace mai chi le fa. Neppure questa volta, neppure se le accuse sono più che motivate.
    E non mi piace la lettera di scuse. Scripta manent.
    I giornalisti, prima di tutti, dovrebbero sapere che la querela uccide la libertà, anche quella degli stupidi di dimostrarsi tali!

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  17. Buongiorno,

    sono un vostro lettore assiduo e frequentatore del forum sul quale spesso scrivo.
    Non ho condiviso alcuni degli articoli da voi scritti per diversi motivi che ho puntualizzato nei miei commenti.
    Sono felice che a Messina vi sia una testata online degna di questo nome.
    Mi permetto però di appuntare che è poco professionale ed eticamente scorretto secondo me alludere a fatti o situazioni senza circostanziare o definirne comunque i contorni.
    Mi sia permesso di riportarne un esempio estratto da questo stesso articolo:

    “sono state sistematicamente vittime di attacchi sui social network, spesso pilotati e “aizzati” anche da chi è molto vicino al sindaco ed agli assessori, in barba a qualsiasi regola democratica e di libertà d’informazione. Per più di un anno, forti di un mestiere che alcune di noi fanno da oltre 20 anni”

    Secondo me queste non sono considerazioni da riportare in un articolo, non senza la dovuta chiarezza almeno.
    L’articolo in questione benché comprensibile, non può sfociare nello sfogo per dei torti subiti, presunti o reali che siano.
    C’è un velo di allusione in quella frase che mi ricorda il classico messaggio indiretto.
    Può essere compreso o tollerato se proveniente da un lettore, non certo da una testata giornalistica.
    Voglio essere chiaro, non ho dubbi sul fatto che siate state vittima di illazioni ed insulti perché purtroppo è prassi consolidata, specie in una città come Messina nella quale gli animi sono più che esacerbati, ma da voi mi aspetto fatti nomi e cognomi non mezze allusioni.

    Cordialmente

    Salvatore

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  18. Buongiorno,

    sono un vostro lettore assiduo e frequentatore del forum sul quale spesso scrivo.
    Non ho condiviso alcuni degli articoli da voi scritti per diversi motivi che ho puntualizzato nei miei commenti.
    Sono felice che a Messina vi sia una testata online degna di questo nome.
    Mi permetto però di appuntare che è poco professionale ed eticamente scorretto secondo me alludere a fatti o situazioni senza circostanziare o definirne comunque i contorni.
    Mi sia permesso di riportarne un esempio estratto da questo stesso articolo:

    “sono state sistematicamente vittime di attacchi sui social network, spesso pilotati e “aizzati” anche da chi è molto vicino al sindaco ed agli assessori, in barba a qualsiasi regola democratica e di libertà d’informazione. Per più di un anno, forti di un mestiere che alcune di noi fanno da oltre 20 anni”

    Secondo me queste non sono considerazioni da riportare in un articolo, non senza la dovuta chiarezza almeno.
    L’articolo in questione benché comprensibile, non può sfociare nello sfogo per dei torti subiti, presunti o reali che siano.
    C’è un velo di allusione in quella frase che mi ricorda il classico messaggio indiretto.
    Può essere compreso o tollerato se proveniente da un lettore, non certo da una testata giornalistica.
    Voglio essere chiaro, non ho dubbi sul fatto che siate state vittima di illazioni ed insulti perché purtroppo è prassi consolidata, specie in una città come Messina nella quale gli animi sono più che esacerbati, ma da voi mi aspetto fatti nomi e cognomi non mezze allusioni.

    Cordialmente

    Salvatore

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  19. Grazie mille per il vostro encomiabile lavoro! Siete la voce della stragrande maggioranza dei cittadini onesti e laboriosi messinesi che amano la loro città e che sono delusi dal mancato cambiamento promesso un anno fa da questa amministrazione.Forza e coraggio, non siete sole! Sono fiera di voi! Un abbraccio a tutta la redazione di Tempo stretto!

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  20. Grazie mille per il vostro encomiabile lavoro! Siete la voce della stragrande maggioranza dei cittadini onesti e laboriosi messinesi che amano la loro città e che sono delusi dal mancato cambiamento promesso un anno fa da questa amministrazione.Forza e coraggio, non siete sole! Sono fiera di voi! Un abbraccio a tutta la redazione di Tempo stretto!

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  21. lei ha il diritto di dubitare ,io ho il diritto di credere.I nomi non si fanno e lei sa bene il perchè (altrimenti ci vuole la denuncia) il resto è strumentale e basta.

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  22. lei ha il diritto di dubitare ,io ho il diritto di credere.I nomi non si fanno e lei sa bene il perchè (altrimenti ci vuole la denuncia) il resto è strumentale e basta.

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  23. Sono d’accordo con Lei.
    Per altro permettere a certi individui di esprimersi senza “riserve” ci aiuta a qualificarli.
    Penso in oltre che alla fine il sistema trovi da se un equilibrio senza bisogno di censura, e penso pure che sia la rete stessa in questi casi ad isolare il “corpo estraneo”.
    Da giornalista in oltre non avrei pubblicato la lettera di scuse ma mi sarei limitato a dare notizia del fatto.
    Forse la loro reazione è stata più umana che professionale.
    Anche l’estratto dell’articolo commentato da me nell’altro intervento, ha un non so ché di allusivo che potrebbe pur senza essere offensivo sfociare nella querela.

    Salvatore

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  24. Sono d’accordo con Lei.
    Per altro permettere a certi individui di esprimersi senza “riserve” ci aiuta a qualificarli.
    Penso in oltre che alla fine il sistema trovi da se un equilibrio senza bisogno di censura, e penso pure che sia la rete stessa in questi casi ad isolare il “corpo estraneo”.
    Da giornalista in oltre non avrei pubblicato la lettera di scuse ma mi sarei limitato a dare notizia del fatto.
    Forse la loro reazione è stata più umana che professionale.
    Anche l’estratto dell’articolo commentato da me nell’altro intervento, ha un non so ché di allusivo che potrebbe pur senza essere offensivo sfociare nella querela.

    Salvatore

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  25. ma ora l’Assessore con la delega alla Pace stenderà un velo di serenità e amorevolezza su tutta la città …. certo che poteva dirlo prima ai suoi fedelissimi che non è da pacifisti insultare tutto quelli che non credono nei loro dogmi evitando di arrivare a questi eccessi

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  26. ma ora l’Assessore con la delega alla Pace stenderà un velo di serenità e amorevolezza su tutta la città …. certo che poteva dirlo prima ai suoi fedelissimi che non è da pacifisti insultare tutto quelli che non credono nei loro dogmi evitando di arrivare a questi eccessi

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  27. Lei è un lettore e non ha una etica da seguire.
    I giornalisti non mi stancherò mai di dirlo, si.
    Niente prove, niente nomi, niente notizie.
    Questo è il vero giornalismo.
    Prenda ad esempio la stampa anglosassone.
    Il compito della redazione di Tempostretto è importante ed è per questo che tengo a precisare certe cose e non come sicuramente immagina Lei, per difendere qualcuno.

    Salvatore

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  28. Lei è un lettore e non ha una etica da seguire.
    I giornalisti non mi stancherò mai di dirlo, si.
    Niente prove, niente nomi, niente notizie.
    Questo è il vero giornalismo.
    Prenda ad esempio la stampa anglosassone.
    Il compito della redazione di Tempostretto è importante ed è per questo che tengo a precisare certe cose e non come sicuramente immagina Lei, per difendere qualcuno.

    Salvatore

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  29. COME TUTTI SANNO mariedit è stato ed è sostenitore di RENATO sindaco, MAI ho trovato PREGIUDIZIO POLITICO negli articoli delle giornaliste di TempoStretto, MAI la loro moderazione si è spinta fino alla censura delle opinioni. Le mie DINA, CLARENZA, NINA, sono i nomi di eroine messinesi da me destinati alle giornaliste di TempoStretto per il loro coraggio, perchè ci vuole coraggio a scrivere sui politici messinesi, siano GENOVESE o BUZZANCA o ACCORINTI. La mia NINA, cioè Rosaria BRANCATO, pur essendo stata addetta stampa di Felice CALABRO’ mantiene la sua LIBERTA’ rispetto al PARTITO DEMOCRATICO e al sindaco ancora in pectore, gliene voglio dare atto.

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  30. COME TUTTI SANNO mariedit è stato ed è sostenitore di RENATO sindaco, MAI ho trovato PREGIUDIZIO POLITICO negli articoli delle giornaliste di TempoStretto, MAI la loro moderazione si è spinta fino alla censura delle opinioni. Le mie DINA, CLARENZA, NINA, sono i nomi di eroine messinesi da me destinati alle giornaliste di TempoStretto per il loro coraggio, perchè ci vuole coraggio a scrivere sui politici messinesi, siano GENOVESE o BUZZANCA o ACCORINTI. La mia NINA, cioè Rosaria BRANCATO, pur essendo stata addetta stampa di Felice CALABRO’ mantiene la sua LIBERTA’ rispetto al PARTITO DEMOCRATICO e al sindaco ancora in pectore, gliene voglio dare atto.

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  31. Ciò che non capisco è perchè il commento offensivo sia stato pubblicato, ad ogni commento la redazione fa riserva di publicarlo se lo ritiene “non lesivo – offensivo – coerente – ecc. ecc. ecc., quindi il commento in questione andava censurato e non pubblicato. Poi se possibile contattare privatamente l’interessato per spiegargli il perchè e richiamarlo all’ordine e se non si ricomponeva la situazione cancellarlo ed impedirgli di commentare.

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  32. Ciò che non capisco è perchè il commento offensivo sia stato pubblicato, ad ogni commento la redazione fa riserva di publicarlo se lo ritiene “non lesivo – offensivo – coerente – ecc. ecc. ecc., quindi il commento in questione andava censurato e non pubblicato. Poi se possibile contattare privatamente l’interessato per spiegargli il perchè e richiamarlo all’ordine e se non si ricomponeva la situazione cancellarlo ed impedirgli di commentare.

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  33. ” Mettiamo solo le iniziali D.M. perché sappiamo quanto la rete possa distruggere una persona e non vogliamo che questo possa accadergli. ” Queste parole fanno onore a chi le scrive, le eroine sanno essere anche generose. A D.M. voglio precisare che nascondersi dietro la RETE è puerile, mariedit non lo ha mai fatto e pure i suoi commenti sono spietati, MAI offensivi, e l’ironia non è mai spinta fino al sarcasmo ingiurioso. Brucia particolarmente questo uso sconsiderato della RETE, ancora di più a chi ha pubblicizzato nel secolo scorso INTERNET nelle università e tra i professionisti. La RETE è uno strumento potente in mano anche a bambini e adulti immaturi, ma la sua LIBERTA’ non deve essere scalfita da vicende come questa.

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  34. ” Mettiamo solo le iniziali D.M. perché sappiamo quanto la rete possa distruggere una persona e non vogliamo che questo possa accadergli. ” Queste parole fanno onore a chi le scrive, le eroine sanno essere anche generose. A D.M. voglio precisare che nascondersi dietro la RETE è puerile, mariedit non lo ha mai fatto e pure i suoi commenti sono spietati, MAI offensivi, e l’ironia non è mai spinta fino al sarcasmo ingiurioso. Brucia particolarmente questo uso sconsiderato della RETE, ancora di più a chi ha pubblicizzato nel secolo scorso INTERNET nelle università e tra i professionisti. La RETE è uno strumento potente in mano anche a bambini e adulti immaturi, ma la sua LIBERTA’ non deve essere scalfita da vicende come questa.

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  35. Per me potete chiudere e questa e’ l’ultima volta che vi leggo.

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  36. Per me potete chiudere e questa e’ l’ultima volta che vi leggo.

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  37. salvatoremammola 23 Settembre 2014 13:32

    In primis intelligenti, libere e brave, poi donne e dulcis in fundo belle.

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  38. salvatoremammola 23 Settembre 2014 13:32

    In primis intelligenti, libere e brave, poi donne e dulcis in fundo belle.

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  39. già. capisco il lato umano, ma la professionalità credo imponga altro.

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  40. già. capisco il lato umano, ma la professionalità credo imponga altro.

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  41. Sciocchezze, sempre e solo sciocchezze!
    Mariedit scrive: ” nascondersi dietro la RETE è puerile, mariedit non lo ha mai fatto…”
    Perché non metti il tuo nome e cognome? Non è questo un questo modo di nasconderti “dietro la RETE”?
    Mariedit… da quale pulpito….

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  42. Sciocchezze, sempre e solo sciocchezze!
    Mariedit scrive: ” nascondersi dietro la RETE è puerile, mariedit non lo ha mai fatto…”
    Perché non metti il tuo nome e cognome? Non è questo un questo modo di nasconderti “dietro la RETE”?
    Mariedit… da quale pulpito….

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  43. per non nascondersi dovresti accompagnare i tuoi spietati commenti con il tuo nome e cognome specificando inoltre in quale Ufficio della Ragioneria Comunale lavori compresa la mansione ricoperta. saresti più autorevole e credibile. non è una critica ma solo un semplice consiglio per conferire ulteriore peso e spessore a quanto scrivi

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  44. per non nascondersi dovresti accompagnare i tuoi spietati commenti con il tuo nome e cognome specificando inoltre in quale Ufficio della Ragioneria Comunale lavori compresa la mansione ricoperta. saresti più autorevole e credibile. non è una critica ma solo un semplice consiglio per conferire ulteriore peso e spessore a quanto scrivi

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  45. Come forse qualcuno sa, da qualche tempo non “risparmio” interventi e commenti sulle colonne di Tempostretto nel tentativo spero non vano di offrire un contributo non omologato ed indipendente, al dibattito civile della nostra città.
    Con lo stesso spirito mi e’ capitato a volte di fare temerarie incursioni in siti e blog gestiti da aficionados di Accorinti & C.
    Ebbene posso testimoniare che, quasi mai ho avuto il piacere di veder contrapposte tesi argomentate magari contrarie… ma bensì solo dichiarazioni e slogan propagandistici fideistici da tifo da curva sud.
    Non mi sorprende pertanto che si sia oltrepassato il limite della decenza e della tolleranza perché quando si e’ convinti, anche in buona fede, di appartenere alla
    categoria umana dei giusti, dei più onesti, dei più umili, degli infallibili e si continua a covare rancore per il nemico…. ci si crede autorizzati anche moralmente a commettere i “crimini” più efferati come ogni “fondamentalismo” che si rispetti.
    Sarebbe utile abbandonare il tifo da stadio e cooperare laicamente per il bene prioritario della nostra città.

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  46. Come forse qualcuno sa, da qualche tempo non “risparmio” interventi e commenti sulle colonne di Tempostretto nel tentativo spero non vano di offrire un contributo non omologato ed indipendente, al dibattito civile della nostra città.
    Con lo stesso spirito mi e’ capitato a volte di fare temerarie incursioni in siti e blog gestiti da aficionados di Accorinti & C.
    Ebbene posso testimoniare che, quasi mai ho avuto il piacere di veder contrapposte tesi argomentate magari contrarie… ma bensì solo dichiarazioni e slogan propagandistici fideistici da tifo da curva sud.
    Non mi sorprende pertanto che si sia oltrepassato il limite della decenza e della tolleranza perché quando si e’ convinti, anche in buona fede, di appartenere alla
    categoria umana dei giusti, dei più onesti, dei più umili, degli infallibili e si continua a covare rancore per il nemico…. ci si crede autorizzati anche moralmente a commettere i “crimini” più efferati come ogni “fondamentalismo” che si rispetti.
    Sarebbe utile abbandonare il tifo da stadio e cooperare laicamente per il bene prioritario della nostra città.

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  47. Lo ripeto lei da lettore è libero di pensarla come vuole,senza chiaramente offendere le persone,ma mettere in dubbio l’intellettualità morale delle giornaliste,che volutamente non vogliono indicare i nomi mi induce a pensare che a “cucchiara ” è sempri chidda.

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  48. Lo ripeto lei da lettore è libero di pensarla come vuole,senza chiaramente offendere le persone,ma mettere in dubbio l’intellettualità morale delle giornaliste,che volutamente non vogliono indicare i nomi mi induce a pensare che a “cucchiara ” è sempri chidda.

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  49. volevo solo dire all’xxxxxxxx che si firma “SaltaLaMacchia”: se non leggi e non commenti fai un favore alla comunità dei lettori di tempostretto. Quindi leggiti altri quotidiani online che sembrano fatti proprio per te. Ciao

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  50. volevo solo dire all’xxxxxxxx che si firma “SaltaLaMacchia”: se non leggi e non commenti fai un favore alla comunità dei lettori di tempostretto. Quindi leggiti altri quotidiani online che sembrano fatti proprio per te. Ciao

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  51. Beh, cosa c’era da aspettarsi dai social networks? Fossi al governo proporrei di oscurarli dalla rete internet italiana, a dispetto di moltissimi politici come Renzi e Accorinti, ad esempio, che di questi strumenti hanno fatto uso ed abuso. Capita spesso che queste strutture di relazione sociale siano alla ribalta della cronaca nera perchè individui che li frequentano hanno dato corso ad efferrate azioni, sia verbali che fisiche ai danni di persone indifese. Istigazione al suicidio, minacce, ingiurie e stalking che poi si sono tramutate in omicidi, tentati omicidi e suicidi. Questo è il prezzo che molte persone hanno pagato e pagano per il fatto di essersi iscritti a superEva, MSN, LinkedIn, Twitter o Facebook ed ancora non si è capito che l’uso di queste piattaforme è nocivo alla salute delle persone più del fumo o dell’alcool. Ho due figlie che, purtroppo, utilizzano Facebook ma fino ad ora non ne hanno fatto abuso, cosa che invece riscontro in moltissimi miei conoscenti che non si addormentano o si svegliano senza aver scritto qualche amenità sul loro profilo o su quello degli altri.
    Su questo sito http://nocensura.eusoft.net trovate un esempio di articoli censurati nel blog di Grillo e vi renderete conto di quanta violenza verbale si palesa in alcuni individui che lo frequentano. Attenzione, questo è solo un piccolo esempio di quanta spazzatura gira nei social networks!

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  52. Beh, cosa c’era da aspettarsi dai social networks? Fossi al governo proporrei di oscurarli dalla rete internet italiana, a dispetto di moltissimi politici come Renzi e Accorinti, ad esempio, che di questi strumenti hanno fatto uso ed abuso. Capita spesso che queste strutture di relazione sociale siano alla ribalta della cronaca nera perchè individui che li frequentano hanno dato corso ad efferrate azioni, sia verbali che fisiche ai danni di persone indifese. Istigazione al suicidio, minacce, ingiurie e stalking che poi si sono tramutate in omicidi, tentati omicidi e suicidi. Questo è il prezzo che molte persone hanno pagato e pagano per il fatto di essersi iscritti a superEva, MSN, LinkedIn, Twitter o Facebook ed ancora non si è capito che l’uso di queste piattaforme è nocivo alla salute delle persone più del fumo o dell’alcool. Ho due figlie che, purtroppo, utilizzano Facebook ma fino ad ora non ne hanno fatto abuso, cosa che invece riscontro in moltissimi miei conoscenti che non si addormentano o si svegliano senza aver scritto qualche amenità sul loro profilo o su quello degli altri.
    Su questo sito http://nocensura.eusoft.net trovate un esempio di articoli censurati nel blog di Grillo e vi renderete conto di quanta violenza verbale si palesa in alcuni individui che lo frequentano. Attenzione, questo è solo un piccolo esempio di quanta spazzatura gira nei social networks!

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  53. Ci dovremmo domandare, invece, come mai questo signore scrive la maggior parte dei suoi commenti nelle ore di ufficio. Lo immagino seduto nella sua comoda poltrona di un ufficio di Palazzo Zanca mentre freneticamente attinge con il suo portatile o con il computer comunale a dati sensibili contenuti in file forse coperti da password, oppure in giro negli sterminati corridoi alla ricerca di documentazione buona per TempoStretto, da buon “topo d’archivio”. Il lavoro che gli compete resta indietro per la sua fame di dati e di visibilità e noi paghiamo il suo stipendio!

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  54. Ci dovremmo domandare, invece, come mai questo signore scrive la maggior parte dei suoi commenti nelle ore di ufficio. Lo immagino seduto nella sua comoda poltrona di un ufficio di Palazzo Zanca mentre freneticamente attinge con il suo portatile o con il computer comunale a dati sensibili contenuti in file forse coperti da password, oppure in giro negli sterminati corridoi alla ricerca di documentazione buona per TempoStretto, da buon “topo d’archivio”. Il lavoro che gli compete resta indietro per la sua fame di dati e di visibilità e noi paghiamo il suo stipendio!

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  55. Avete tutto il mio rispetto!!!

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  56. Avete tutto il mio rispetto!!!

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  57. Non sono assolutamente d’accordo.
    Mi perdoni la franchezza ma a me sembra un pensiero da oscurantismo medievale.

    Salvatore

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  58. Non sono assolutamente d’accordo.
    Mi perdoni la franchezza ma a me sembra un pensiero da oscurantismo medievale.

    Salvatore

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  59. Cioè?
    Mi rispiego allora.
    Il giornalismo ha delle regole e lei non le conosce evidentemente.
    Per il resto pensi quello che le pare, con o senza cucchiaio.

    Salvatore

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  60. Cioè?
    Mi rispiego allora.
    Il giornalismo ha delle regole e lei non le conosce evidentemente.
    Per il resto pensi quello che le pare, con o senza cucchiaio.

    Salvatore

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  61. Le consiglio di leggere un poco di cronaca ed informarsi bene su chi siano e cosa abbiano fatto i talebani.
    Fatto questo ripensi alla frase scritta e reciti un bel metà culpa.
    La volgarità ha molte facce.

    Salvatore

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  62. Le consiglio di leggere un poco di cronaca ed informarsi bene su chi siano e cosa abbiano fatto i talebani.
    Fatto questo ripensi alla frase scritta e reciti un bel metà culpa.
    La volgarità ha molte facce.

    Salvatore

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  63. Naturalmente da lei non mi aspettavo commento diverso…

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  65. Se volesse essere più chiaro le sarei grado.
    Comunque sia,la informo che a vole essere attenti anche questo forum è un social network.

    Salvatore

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  66. Se volesse essere più chiaro le sarei grado.
    Comunque sia,la informo che a vole essere attenti anche questo forum è un social network.

    Salvatore

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  67. TempoStretto non mi pare proprio un social network dal momento che i commenti vengono filtrati (o meglio censurati) e poi pubblicati in tempi diversi dall’inoltro, anche di qualche giorno.
    Comunque sia, le rispondo che 10 anni fa il panorama internettiano era, secondo me, più tranquillo proprio per l’assenza di questi network. Oggi, con le connessioni superveloci e i computer prestanti vengono macinati terabyte di dati al secondo e la gente si è oramai abituata ad avere compagnie virtuali con cui confidarsi o scambiare materiale fotografico e video. Non conosco la sua età, presumo sia più giovane di me, ma posso dirle che 18 anni fa, quando comprai il mio primo pc a 133 mhz e provai il “brivido” di connettermi alla rete a 56 Kbs, la vita delle persone era molto meno problematica e piacevole.
    La saluto.

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  68. TempoStretto non mi pare proprio un social network dal momento che i commenti vengono filtrati (o meglio censurati) e poi pubblicati in tempi diversi dall’inoltro, anche di qualche giorno.
    Comunque sia, le rispondo che 10 anni fa il panorama internettiano era, secondo me, più tranquillo proprio per l’assenza di questi network. Oggi, con le connessioni superveloci e i computer prestanti vengono macinati terabyte di dati al secondo e la gente si è oramai abituata ad avere compagnie virtuali con cui confidarsi o scambiare materiale fotografico e video. Non conosco la sua età, presumo sia più giovane di me, ma posso dirle che 18 anni fa, quando comprai il mio primo pc a 133 mhz e provai il “brivido” di connettermi alla rete a 56 Kbs, la vita delle persone era molto meno problematica e piacevole.
    La saluto.

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  69. Buongiorno.
    Anche io provai i primi brividi della rete parche’ ho 42 anni.
    Il network sociale è per come la vedo io la versione moderna della vecchia piazza del paese.
    Il moderatore di questo forum ha sicuramente un metro di giudizio diverso da quello di altri che lei probabilmente non approverebbe.
    Basta non frequentarli.
    Torniamo sempre al vecchio discorso che riporta alla libertà personale.
    Non è lo strumento a cambiare la natura umana.
    Per quanto riguarda gli adolescenti, oggi come ieri necessitano delle attenzioni adeguate.
    Le stesse critiche vennero mosse alla stampa a caratteri mobili. Oggi non saremmo ciò che siamo senza quelli.
    Fu demonizzata anche la musica rock accusata di deviare le nuove generazioni.
    Vi sono mille altri esempi di questo tipo.
    Il tempo da lei rimpianto non era secondo me meno problematico, era la nostra percezione ad essere meno acuta perché non amplificata dalla facilità odierna dello scambio di informazioni.
    Era semplicemente in mondo più ovattato.

    Cordialmente

    Salvatore

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  70. Buongiorno.
    Anche io provai i primi brividi della rete parche’ ho 42 anni.
    Il network sociale è per come la vedo io la versione moderna della vecchia piazza del paese.
    Il moderatore di questo forum ha sicuramente un metro di giudizio diverso da quello di altri che lei probabilmente non approverebbe.
    Basta non frequentarli.
    Torniamo sempre al vecchio discorso che riporta alla libertà personale.
    Non è lo strumento a cambiare la natura umana.
    Per quanto riguarda gli adolescenti, oggi come ieri necessitano delle attenzioni adeguate.
    Le stesse critiche vennero mosse alla stampa a caratteri mobili. Oggi non saremmo ciò che siamo senza quelli.
    Fu demonizzata anche la musica rock accusata di deviare le nuove generazioni.
    Vi sono mille altri esempi di questo tipo.
    Il tempo da lei rimpianto non era secondo me meno problematico, era la nostra percezione ad essere meno acuta perché non amplificata dalla facilità odierna dello scambio di informazioni.
    Era semplicemente in mondo più ovattato.

    Cordialmente

    Salvatore

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  71. Pur condannando la frase sessista e offensiva della dignità professionale dei giornalisti di codesta redazione, mi permetto sommessamente di ricordare alla medesima come a catania si risponde a cotanto impetuoso vigore: “facemuli chiu nichi sti puppetta!” Anche perché, chi non ha peccato…

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  72. Pur condannando la frase sessista e offensiva della dignità professionale dei giornalisti di codesta redazione, mi permetto sommessamente di ricordare alla medesima come a catania si risponde a cotanto impetuoso vigore: “facemuli chiu nichi sti puppetta!” Anche perché, chi non ha peccato…

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  73. Social network, blog, forum, i commenti su youtube hanno trasformato internet – strumento di per sè straordinario – in una fogna intasata, dove chiunque può venire a galla e urlare, criticare, pontificare. Con una sola costante: che la colpa in ogni caso è sempre degli altri. E da dove proviene tutta questa supponenza e acrimonia? Oscuri impiegati di aziende che producono serramenti anodizzati e donne delle “chatte tutte chiatte tutte sfatte” che, ossessionati dalla necessita di avere un’opinione, si agitano, urlano, sgrammaticati, convinti di essere protagonisti di un mondo che però, in realtà, non esiste. E così sperano di riscattare una vita altresì mediocre e insignificante, come ben testimoniano le migliaia di foto di compleanni, matrimoni e viaggi che invadono il web.
    Il diritto di parola è una cosa seria, bisogna meritarselo, ed esercitarlo così non serve a niente.

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  74. Social network, blog, forum, i commenti su youtube hanno trasformato internet – strumento di per sè straordinario – in una fogna intasata, dove chiunque può venire a galla e urlare, criticare, pontificare. Con una sola costante: che la colpa in ogni caso è sempre degli altri. E da dove proviene tutta questa supponenza e acrimonia? Oscuri impiegati di aziende che producono serramenti anodizzati e donne delle “chatte tutte chiatte tutte sfatte” che, ossessionati dalla necessita di avere un’opinione, si agitano, urlano, sgrammaticati, convinti di essere protagonisti di un mondo che però, in realtà, non esiste. E così sperano di riscattare una vita altresì mediocre e insignificante, come ben testimoniano le migliaia di foto di compleanni, matrimoni e viaggi che invadono il web.
    Il diritto di parola è una cosa seria, bisogna meritarselo, ed esercitarlo così non serve a niente.

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