Ore di trattative per decidere il futuro di Casa Serena

Ore di trattative per decidere il futuro di Casa Serena

Francesca Stornante

Ore di trattative per decidere il futuro di Casa Serena

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giovedì 19 Dicembre 2013 - 18:59

Incontro tra sindacati e amministrazione per discutere le sorti della struttura e dei lavoratori. La cooperativa Azione Sociale è pronta a rinunciare alla proroga perchè con il budget ridotto non riesce a coprire i costi, in questo momento non si possono bandire nuove gare, si cerca la soluzione.

Per avere delle risposte definitive si dovrà attendere l’incontro che domani l’assessore ai Servizi Sociali Nino Mantineo avrà con il Presidente della cooperativa Azione Sociale Giovanni Ammendolia. Sul tavolo c’è il futuro di Casa Serena. Il copione sembra esattamente quello dello scorso anno, quando proprio in questo periodo scoppiò il caos per la paventata chiusura della struttura. Gli interventi di messa a norma della struttura, fondamentali per poter tornare a utilizzarla a pieno regime, sono stati appaltati solo poche settimane fa e dunque al momento il quadro è tutt’altro che roseo. Il 31 dicembre scade la cassa integrazione parziale avviata nello scorso mese di gennaio per far fronte alla riduzione di 100mila euro mensili imposta dal Commissario Croce e non ci sarà possibilità di rinnovo. La cooperativa, con un budget di 250mila euro al mese non può più fronteggiare le spese di gestione della struttura, 35 lavoratori sono stati dichiarati in esubero, la proposta di Azione Sociale per scongiurare i licenziamenti era stata di attivare una riduzione oraria per tutti con contratti part-time. I sindacati però avevano respinto questa ipotesi nella convinzione che non possono essere ancora una volta i lavoratori di Casa Serena a pagare sulle proprie spalle. Dunque la cooperativa è stata chiara: a queste condizioni andare avanti è impossibile. Azione Sociale sarebbe pronta a rifiutare la proroga dell’appalto, in questo momento però ciò significherebbe la chiusura della struttura poiché fare nuove gare non è possibile.

Di tutto questo si è parlato durante l’incontro che oggi ha messo intorno allo stesso tavolo l’assessore Mantineo, il dirigente Giovanni Bruno, il segretario generale Antonio Le Donne, i sindacalisti dell’Orsa Servizi Francesca Fusco, della Fp Cgil Clara Crocè, della Cisl Fp Calogero Emanuele, della Uil Fpl Laura Strano. L’obiettivo comune naturalmente è di salvare la struttura. Si cercherà di individuare il modo per reperire le somme, all’interno di quel budget, per scongiurare il peggio ed evitare che Azione Sociale rinunci alla proroga. Per i sindacati la cooperativa potrebbe anche risparmiare sulle figure del direttore generale e dell’economo che costano circa 50mila euro annui. Ma è tutto da definire e sicuramente qualche notizia in più emergerà dall’incontro di domani tra amministrazione e cooperativa.

“Le figure di rapporto fiduciario della cooperativa non possono gravare sul budget mensile di 250 mila euro necessario per la proroga e i compiti di carattere gestionale, verifica e controllo, potrebbero essere assicurati dagli uffici del Dipartimento” ha commentato il segretario Cisl Calogero Emanuele. Per il sindacato questo rappresenterebbe un risparmio a beneficio dei lavoratori e consentirebbe di utilizzare tutta la forza lavoro in atto con una garanzia delle ore lavorative che va oltre il 90% della retribuzione prevista. Ipotesi valida – precisa – per superare la fase sino al 31 marzo, il tempo insomma che serve a ripensare il sistema di gestione dei Servizi sociali erogati dal Comune”.

“Non possono essere penalizzati solo i lavoratori – ha tuonato Emanuele – e non accetteremo condizionamenti dall'Amministrazione né tantomeno dalla Cooperativa. Non vogliamo, poi, pensare che l'Amministrazione Accorinti voglia essere ricordata come quella che ha chiuso la storica residenza di Casa Serena. Bisognerebbe – ha continuato – a quel punto spiegare alla cittadinanza perché sono state spese risorse per oltre un milione di euro per la ristrutturazione e l’ammodernamento della struttura”.

Il ragionamento della Cisl Fp è, però, più ad ampio raggio: “Va ripensato – dice il segretario della Funzione Pubblica cislina – il sistema di gestione dei servizi sociali, idea lanciata e condivisa anche dall’assessore Mantineo. Bisogna dare vita a un contenitore unico che metta insieme tutti servizi erogati: anziani, minori, disabili, asili, Cag, utilizzando e garantendo tutta la forza lavoro impegnata nei vari servizi, mettendo in rete tutte le risorse disponibili del bilancio comunale, Legge 328, PAC, Fondi Europei, risorse del privato, Istituzioni ed Enti vari. Per questo – ha concluso Emanuele – auspichiamo il coinvolgimento del privato sociale, delle Istituzioni pubbliche e private, con il Comune che si riappropri del ruolo di controllo, verifica, gestione amministrativa, analisi e programmazione. Questo significherebbe razionalizzare, economizzare, risparmiare e programmare i servizi in maniera seria e duratura nel tempo”.

Anche la segretaria della Fp Cgil Clara Crocè ha valutato positivamente la proposta avanzata dall’Amministrazione. “La consideriamo una buona proposta su cui potremo discutere in sede aziendale per destinarle ai lavoratori. Bisogna capire quale effettivamente sarebbe risparmio possa essere ottenuto anche, sui lavoratori che usufruiscono della 104, o delle ferie o malattie che non vengono sostituiti dalla cooperativa”. Una possibile soluzione da adottare almeno per i prossimi tre mesi, in attesa cioè che il Comune lavori alla predisposizione dei nuovi bandi e che siano terminati i lavori di ristrutturazione che consentiranno di far tornare gli utenti oggi trasferiti altrove. Nel caso in cui la cooperativa non fosse d’accordo con tale strada e decidesse quindi di “cedere il passo” nella gestione di Casa Serena, la Fp Cgil ha già pronta una soluzione alternativa: “Nell’attesa dei lavori di ristrutturazione e del rientro degli anziani – ha spiegato la Crocé – i lavoratori potrebbero temporaneamente riunirsi in cooperativa, sempre sotto la guida del Comune. E’ necessario fare tutto il possibile per evitare, così come ampiamente ribadito dall’assessore Mantineo, che la struttura di ospitalità chiuda battenti”.

Francesca Stornante

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