"Voi altri taorminesi...", l'exploit del vice presidente del consiglio Vittorio Sabato

“Voi altri taorminesi…”, l’exploit del vice presidente del consiglio Vittorio Sabato

Giusy Briguglio

“Voi altri taorminesi…”, l’exploit del vice presidente del consiglio Vittorio Sabato

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mercoledì 15 Gennaio 2014 - 12:02

"Trappitello ci costa meno rispetto a voi altri taorminesi", è la frase incriminata che Vittorio Sabato ha pronunciato in aula il 9 gennaio scorso. Si levano le indignazioni della comunità taorminese che non si sente rappresentata dall'amministrazione in carica

Quella del 9 gennaio è una seduta consiliare che i taorminesi non dimenticheranno facilmente. L’intervento del vice presidente del consiglio Vittorio Sabato rimbomba nelle orecchie di quelli che lo hanno sentito gridare di fronte al civico consesso: “La popolazione di Trappitello non costa quanto Taormina, voi altri ci costate un accidenti”.

I modi sono pochi eleganti, la voce è alterata, di chi è scoppiato di fronte all’ennesima richiesta dell’opposizione che fa notare come le strade di Taormina siano ancora ricoperte dalla cenere lavica dell’Etna, mentre nella frazione di Trappitello sia già stata rimossa. Ma è quel “voi altri taorminesi” che più di ogni altra cosa fa pensare, un “voi altri” che esclude chi in quel momento parla e chi gli sta accanto in un silenzio assenso altrettanto indignante.

Che Eligio Giardina sia asceso alla poltronissima di Palazzo dei Giurati grazie a una gran fetta di voti provenienti da Trappitello e che per lo stesso motivo Vittorio Sabato sia stato il primo degli eletti nelle sei liste non è un segreto, ma la fiducia riposta in essi dagli elettori taorminesi rischia di collassare per un “voi altri” di troppo. Un “voi” che dal sindaco e dall’intero consiglio che amministra una comunità dovrebbe essere un “noi”.

Giardina è il sindaco dei trappitellesi? La domanda sorge spontanea, le risposte sono tante e disparate sul social network dopo la pubblicazione del video dell’exploit di Sabato sul profilo facebook di Eugenio Raneri, con il rammarico soprattutto degli operatori turistici di certo non incoraggiati dalle parole del vice presidente del consiglio: Taormina, la perla dello jonio, si sente abbandonata a se stessa.

La situazione è incresciosa e rischia di creare un muro tra Taormina e Trappitello. Le frazioni non vanno abbandonate, ma è a dir poco spiacevole vedere il centro storico non ripulito e sperare nel rilancio turistico ed economico di una città che rimane sempre vicino all’orlo del baratro.

Alle indignazioni si aggiungono gli sfottò e le caricature che prendono di mira Sabato. Lo “strafalcione” è stato subito sdrammatizzato, della serie “ridiamo per non piangere”, ma non dimenticato, per quello passerà ancora del tempo.

Giusy Briguglio

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