Aggressione ispettore di polizia. Il Lipol chiede al Comune di denunciare il responsabile

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Aggressione ispettore di polizia. Il Lipol chiede al Comune di denunciare il responsabile

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sabato 25 Maggio 2013 - 09:52

Il sindacato di Libera Polizia Locale scrive al commissario del Comune, Luigi Croce, auspicando che l’Ente valuti con attenzione i requisiti necessari per il permanere dell’autorizzazione commerciale all’aggressore, dimostrando al contempo solidarietà e sensibilità per l’intero Corpo di Polizia Municipale di Messina

La vicenda risale a pochi giorni fa. Un ispettore della Polizia Municipale stava notificando un’ordinanza ad un commerciante moroso del mercato “Vascone”, perché non in regola con gli obblighi tributari. L’uomo, per tutta risposta, si era avventato contro l’ispettore, aggredendolo. Al Policlinico, l’ispettore è stato medicato e dimesso con una prognosi di cinque giorni (vedi correlato).

Il Lipol, sindacato di Libera Polizia Locale, nell’esprimere solidarietà all’ispettore, sottolinea “un serio e non più rinviabile problema in termini legislativi di disparità di trattamento tra chi svolge “funzioni di Polizia” e chi viene impiegato un giorno da “operatore di Polizia” ed il giorno seguente da “impiegato comunale”.

“Alla nostra precedente istanza relativa ad un caso similare accaduto il 4 aprile 2013 – afferma il sindacato – il Comune di Messina ha risposto positivamente e cogliendo l’invito ha attivato le procedure necessarie per valutare i presupposti per costituirsi parte civile nei confronti dell’aggressore, contattando il Dirigente di Polizia Municipale di Messina e richiedendo una dettagliata relazione su quanto allora accaduto”.

Adesso il sindacato chiede che il Comune si attivi allo stesso modo “per promuovere un Giudizio Civile anche contro l’artefice di questo deprecabile gesto, chiedendo il ristoro delle spese relative allo “stipendio lordo dell’Ispettore, comprensivo degli oneri relativi” per i giorni nei quali non potrà avvalersi del suo operato”. Contestualmente auspichiamo che l’Ente valuti con attenzione i requisiti necessari per il permanere dell’autorizzazione commerciale al soggetto in questione, dimostrando al contempo solidarietà e sensibilità per l’intero Corpo di Polizia Municipale di Messina – in primis per l’Ispettore coinvolto –“.

“Questo – conclude il Lipol – sarà di certo un monito per quanti potrebbero sentirsi in diritto di emulare simili gesti con conseguenze analoghe o addirittura peggiori”.

2 commenti

  1. CHE SCHIFO STA DIVENTTANDO LA CITTA DÌ MESSINA E I CITTADINI CHE SI TROVAVANO NELLA ZONA DOVE E L’ACCADUTO COSA ANNO FATTO???????

    MI AUGURO SOLO CHE LA GIUSTIZZIA PRENDA DEI SERI PROVVEDIMENTI SU QUANTO ACCADUTO….

    AUGURI HA CHI OGGNI GIORNO RISCHIA PER LA LEGALITA’ DEL PAESE…

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  2. Premessa la condanna del gesto, mi viene comunque di fare l’avvocato del diavolo. essendo che i vigili in determinate situazioni come la finta ZTL o altri casi in cui è palese la nullità della multa come la mancanza o insufficiente segnalazione, perchè si ostinano a procedere costringendo a ricorrere in giudizio per avere indubbiamente ragione? non è anche questa una forma di aggressione subita? quante volte è capitato di assistere alle proteste di chi fa notare che non ci sono le strisce, i segnali ecc.? troppo semplice fare spallucce e dire: “se pensa di avere ragione può fare ricorso”….. la vera giustizia sarebbe che se faccio ricorso e lo vinco il costo del ricorso me lo paghi tu, vigile che ti sei ostinato a fare una multa non dovuta. Ma tutto questo nella visione utopistica di una messina civile!

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