Ecco la Carta dei servizi di qualità degli stabilimenti balneari

Ecco la Carta dei servizi di qualità degli stabilimenti balneari

Marco Ipsale

Ecco la Carta dei servizi di qualità degli stabilimenti balneari

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martedì 15 Luglio 2014 - 11:06

L’Associazione Consumatori e Utenti fa da tramite tra l’amministrazione comunale e i gestori dei lidi balneari. La volontà è quella di migliorare i servizi per i cittadini, in particolare per le categorie disagiate, e contemporaneamente implementare la ricettività turistica

Un modello di norme comportamentali per incrementare l’attrattività, tramite pulizia, raccolta differenziata, servizi specifici, integrazione, con strutture e servizi per i disabili, e informazione tempestiva per la prevenzione in caso di rischio maremoto, incendio e quant’altro. Sono gli obiettivi principali della Carta servizi di qualità degli stabilimenti balneari, firmata oggi a palazzo Zanca dall’assessore alle Risorse del Mare, Filippo Cucinotta, e dalla presidente dell’Acu, Associazione consumatori e utenti, Concetta Piccolo.

“Si tratta – dichiara l'assessore Cucinotta – di un percorso volto a qualificare i nostri litorali e gli stabilimenti sotto il profilo ambientale, naturalistico, turistico-recettivo, garantendo l’accesso anche ai soggetti diversamente abili, e favorendo l'attrattività degli stessi nei confronti dei turisti italiani e stranieri attraverso la promozione di una maggiore qualificazione del turismo balneare e di un nuovo modello di sviluppo turistico legato alla sostenibilità ambientale e sociale. La Carta dei servizi di qualità degli stabilimenti balneari deve rappresentare lo strumento per garantire una buona qualità ambientale, coniugandola con l’irrinunciabile obiettivo dell’appagamento e della soddisfazione di tutta la clientela per le strutture turistiche del litorale. Attraverso il coinvolgimento sinergico delle Amministrazioni locali coinvolte, dei gestori degli stabilimenti e dei privati, si cercherà – conclude – di migliorare la qualità ambientale della costa e del territorio secondo un concetto di responsabilità condivisa per una maggiore eco-compatibilità, per esempio l’eco – gestione del territorio e delle strutture di pertinenza dell’attività balneare, vietare l’abbandono di bottiglie di vetro, lattine, vassoi, contenitori vari, di plastica, carta, vetro, cartone e simili ad esclusione che nei pubblici esercizi e nelle rispettive aree di pertinenza autorizzate”.

Possono aderire al progetto, gratuitamente, entro il 30 luglio, gli stabilimenti balneari regolarmente autorizzati con sede operativa nel Comune di Messina. Saranno identificati attraverso un logo, “Stretto d’aMare”, esposto nella struttura recettiva e che potrà essere utilizzato anche a fini promozionali come garanzia dell’impegno assunto per un’offerta turistica qualitativamente elevata. In base all’effettiva qualità complessiva del servizio offerto, risultante dal numero di iniziative e dalla carta di qualità che la struttura turistico recettiva riuscirà a mettere in campo, sarà assegnato, entro il 15 luglio di ogni anno, un punteggio compreso da 1 a 5, ciascuno rappresentato graficamente da un’onda. Le onde saranno attribuite da un'apposita commissione rappresentata dai promotori e dagli aderenti al progetto.

Saranno realizzate una serie di iniziative per informare e sensibilizzare gli utenti sulle norme comportamentali da tenere in caso di rischio sismico e maremoto, sul tema della disabilità, del risparmio delle materie prime e delle risorse idriche, dell’efficienza energetica, del corretto modo di gestire e smaltire i rifiuti. Lo stabilimento balneare deve prevedere una bacheca informativa contenente informazioni sul regolamento di spiaggia ed i relativi divieti, sull’orario di operatività del servizio assistenza bagnanti in spiaggia e sulle tariffe e prezzi esposti in maniera chiara, comprensibile e trasparente. Si dovranno, poi, mettere a disposizione della clientela, in uno spazio facilmente individuabile, iniziative e manifestazioni presenti sul territorio provinciale, percorsi ed itinerari alla scoperta del territorio, carta servizi di qualità degli stabilimenti e del litorale messinese, norme comportamentali sul rischio maremoto e informazioni e materiale relativo a trasporti pubblici, sollecitando l’utilizzo di mezzi sostenibili. I lidi dovranno infine prevedere all’assistenza e all’offerta di servizi specifici, come ad esempio la preparazione di pietanze per i soggetti intolleranti o la riabilitazione in acqua per i diversamente abili da parte di personale competente.

Al progetto aderisce Federbalneari, confederazione di categoria della quale fanno parte 16 dei 28 lidi messinesi, che nei prossimi giorni formalizzeranno la propria partecipazione. E la Carta dei Servizi prevede che, qualora le adesioni risultino superiori al 50 per cento degli stabilimenti presenti sul territorio, il Comune avvierà le procedure affinché il marchio di qualità venga inserito nel database del Ministero dello Sviluppo Economico relativo ai marchi di qualità, dipartimento impresa ed internazionalizzazione. “Il Comune può già iniziare a farlo – afferma il coordinatore provinciale di Federbalneari, Santino Morabito – poiché rappresentiamo il 55 % del totale e appoggiamo pienamente l’iniziativa. Anzi, anche se in forma diversa, l’avevamo proposta più volte alle scorse amministrazioni, ricevendo sempre risposte negative. Ringraziamo la giunta comunale per essersi distinta in positivo, rispetto al passato, su certi temi. Molti stabilimenti balneari portano avanti da tempo politiche gestionali nella stessa direzione prevista dalla Carta Servizi, come la raccolta differenziata o l’utilizzo di materiale biodegradabile e compostabile”.

Poi, un occhio al futuro. “Chiediamo già da adesso – prosegue Morabito – che ad ottobre ci si sieda attorno ad un tavolo per ragionare insieme anche su un’altra carta servizi di qualità, quella amministrativa. Ancora oggi, nonostante una chiara normativa nazionale che garantisce agli imprenditori la possibilità di pagare il canone demaniale entro il 15 settembre, quando si è in possesso di una liquidità certa e per evitare di indebitarsi prima della stagione balneare, a Messina si pretende il pagamento del canone come precondizione. Ci interessa, poi, affrontare il tema della salvaguardia delle coste. Faremo un’iniziativa nazionale su questo argomento perché diventa difficile programmare quando il nostro litorale si assottiglia ogni anno di più”. E su questo, sono arrivate le rassicurazioni da parte dell’assessore Cucinotta. “Stiamo lavorando da mesi su questo settore”.

Tramite tra le istituzioni e gli imprenditori è l’Acu, l’Associazione consumatori e utenti che, per la stipula della Carta Servizi, ha avuto un ruolo preponderante. “Avere un servizio balneare di qualità in una città costiera come la nostra – ha spiegato la presidente dell’Acu, Concetta Piccolo – significa garantire soddisfazione a chi accede ai servizi ed incrementare la ricettività turistica. Abbiamo puntato l’attenzione, in particolare, sul rispetto dell’ambiente e sul diritto di fruire il litorale anche per i disabili, che meritano di essere accolti adeguatamente con personale specializzato. Un ruolo importante, in questo senso, deve assumerlo l’Asp, che può mettere a disposizione dei lidi personale ad hoc. La clientela potrà contribuire al miglioramento dell’offerta attraverso suggerimenti e reclami sul mancato rispetto degli impegni assunti con la firma della Carta Servizi”.

Su questo tema, anche l’avv. Serena Pandarola, pure lei dell’Acu, che ha contribuito attivamente alla redazione dei contenuti della Carta. “Vogliamo favorire il dialogo tra istituzioni, gestori e cittadini, dando voce a questi ultimi nel processo decisionale, tramite alcune schede di gradimento che distribuiremo nei lidi. A fine stagione, insieme a Federbalneari, faremo un consuntivo per capire quali parti della Carta avranno trovato attuazione positiva, quali invece modificare, implementando obiettivi o introducendo nuove idee. Saremo il grande occhio che osserverà la situazione per avvicinare le parti e capire cosa e come è stato fatto. La Carta dei Servizi è un qualcosa in più rispetto alle regole già esistenti. Un modo per mettere a conoscenza il cittadino dei suoi diritti e doveri”.

(Marco Ipsale)

2 commenti

  1. puzza di bruciato 15 Luglio 2014 11:32

    Si chiedere ai lidi di pulire e rendere fruibili gli spazi per la libera balneazione questo è tabù? Lo sappiamo tutti che la xxxxx che producono i lidi viene xxxxxxxx. I controlli vengono xxxxxxxxxxxxx

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  2. puzza di bruciato 15 Luglio 2014 11:32

    Si chiedere ai lidi di pulire e rendere fruibili gli spazi per la libera balneazione questo è tabù? Lo sappiamo tutti che la xxxxx che producono i lidi viene xxxxxxxx. I controlli vengono xxxxxxxxxxxxx

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