Voto zero alla giunta Accorinti, da destra a sinistra un'unica richiesta: "Andate a casa"

Voto zero alla giunta Accorinti, da destra a sinistra un’unica richiesta: “Andate a casa”

Voto zero alla giunta Accorinti, da destra a sinistra un’unica richiesta: “Andate a casa”

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domenica 07 Febbraio 2016 - 01:23

Il Partito dei Comunisti d'Italia e il gruppo Briguglio-Musumeci pur partendo da prospettive politiche totalmente opposte si sono ritrovati sulla contestazione a tutto campo dell'operato dell'amministrazione Accorinti. Elencando quelli che considerano i fallimenti di questa esperienza politica chiedono solo di staccare la spina.

«Messina al collasso politico, economico e sociale narcotizzata da un’amministrazione che, invece di rivoluzionare, garantisce il sistema». «Un inesorabile declino a cui i messinesi sono condannati». Voto zero per l’amministrazione Accorinti. Da destra a sinistra il giudizio è spietato. La prima considerazione è arrivata infatti dalla Federazione del Partito dei Comunisti d’Italia, la seconda dalla Scuola Politica Briguglio-Musumeci. Due prospettive molto diverse eppure molto simili quando in ballo c’è il modus operandi e la gestione dell’amministrazione comunale retta da Renato Accorinti.

Il Partito Comunista d’Italia, già due anni fa, prendendone le distanze, denunciò la metamorfosi del sindaco e della sua squadra e la violazione del programma sottoscritto. «Siamo stati facili profeti. Chi si ostina a sostenere il contrario, quando non è complice, è stordito dall’ubriacatura del nuovismo. Gravissime sono le responsabilità politiche ed economiche della giunta Accorinti, che con la sua gestione ha garantito l’impunità, non solo politica, del default, ma anche l’assalto alla diligenza, da parte degli autori della finanza creativa e illusoria che ha generato un debito pubblico abnorme scaricandolo sulle spalle dei cittadini, soprattutto quelli più deboli».

Per i comunisti messinesi, Accorinti e la sua giunta dovrebbero spiegare le motivazioni della mancata dichiarazione del dissesto finanziario del Comune, nonostante questa sia realisticamente la condizione delle casse comunali. «La continuità con le politiche economiche delle amministrazioni passate, l’incapacità di formulare bilanci nei tempi e nelle modalità corrette (come più volte segnalato dagli organi di controllo) sono l’humus culturale, politico e amministrativo che ha generato il totale degrado e l’indecorosa gestione dei servizi».

E la dimostrazione, per il Pcd’I è l’elenco di fallimenti a carico di questa amministrazione: la sospensione delle mense scolastiche, la mancata fornitura del gasolio per il riscaldamento alle scuole, la grave crisi idrica, una dilettantistica gestione del servizio raccolta dei rifiuti, un servizio trasporti da quarto mondo, un tentativo di gestione dei servizi sociali per gli anziani degno di società privatistiche capitalistiche, che nulla hanno a che vedere con l’interesse pubblico, stanno determinando l’idea nei cittadini che le negligenze e gli errori della gestione delle politiche economiche di questa città debbano ricadere tutti sulla pelle dei cittadini e l’ostinarsi a coprire le responsabilità politiche di chi le ha determinate suscita ormai l’esigenza di ribellarsi con tutte le forme previste dalla Costituzione.

«Non basta proclamarsi onesti e fautori della legalità, tali valori bisogna esercitarli nella quotidianità, nei singoli atti politici e sociali a partire dall’azione amministrativa. Un’amministrazione di una città come Messina, da sempre in emergenza abitativa, per antonomasia città delle baracche, baracche d’autore, dovrebbe fare luce e garantire legalità e trasparenza sul proprio patrimonio immobiliare anche attraverso la pubblicazione sul proprio sito istituzionale dell’intero patrimonio, indicando quello dato in affitto e in concessione, a chi, a che titolo e quale prezzo, e rendere pubblica la disponibilità degli immobili sfitti per assegnarla ai cittadini in difficoltà, come prevede la legge». Questo l’atto d’accusa del Partito Comunista d’Italia che rinnova la richiesta di immediate e necessarie indifferibili dimissioni del sindaco Accorinti e della sua Giunta.

Non va meglio spostandosi a destra. Il gruppo Briguglio-Musumeci, rappresentato in città dal coordinatore Ganfranco Minuti, rincara infatti la dose: «Questa Giunta, con la complicità del Consiglio comunale, continua a produrre una lista infinita di cose non fatte. L' Amministrazione continua a dimostrarsi incapace di dare concretezza al suo stesso programma che ad oggi è disatteso. Bilancio perennemente in affanno al limite del commissariamento.
Lavoro e imprese abbandonati al destino ingrato della congiuntura economica.
 Sviluppo economico mai decollato (Interventi di salvaguardia, Circuito turistico, Green shipping, Flotta Comunale mai realizzato.
 Servizi Sociali: la gestione delle periferie, interventi per i ceti deboli e gli "ultimi" che attendono attuazione dopo 32 mesi di governo.
Programma di Urbanistica e Territorio “bocciati” dall’ARS.
Piano di Mobilità-Trasporti-Energia: gravato da insanabili contenziosi ed insuccessi, con quel poco di avviato dipendente non già da competenza propria della squadra di governo ma da adesione a strategie nazionali.
 Un tasso di disoccupazione giovanile divenuto un'emergenza che mette a serio rischio lo stesso futuro di una Comunità.
All' opposizione politica rimane l’imbarazzo non usuale di potere rilevare solo il non fatto. Perché non ci sono cose fatte da contestare.

Per il gruppo Briguglio-Musumeci il fallimento più evidente di questa classe di amministratori, inadeguati perché privi di formazione politica e istituzionale, sul piano sia della capacità di governo come anche della rappresentanza, è proprio sul terreno più caro agli sproloqui di Accorinti sull’Ambiente: il Verde, la Mobilità Sostenibile, e la Qualità della vita che doveva essere, da Programma di governo, improntata a “nuovi stili”.
«Il tonfo più rumoroso è sul piano dell’onestà intellettuale tradita nell’acquisto di autobus e, peggio, nelle vicende di compensi dimezzati e stipendi donati o di progetti discutibili per “opportunità” (ove non incompatibilità) di suoi Assessori.
Ribadiamo ciò che tutti sanno.
Accorinti è lontanissimo da qualsiasi politica concreta. Al Comune impera l’egocrazia che giustifica nel Palazzo il vanto dell’insuccesso con il delirante racconto di sé. Il problema è che questo nichilismo amministrativo e politico lascia sul terreno folle di cittadini esasperati che chiedono casa, lavoro, servizi e destinati a non avere alcuna risposta nè dall'Amministrazione nè da un Consiglio che sembra solo l'ombra di un'istituzione che dovrebbe rappresentare tutti i cittadini e che invece oggi rappresenta solo i suoi componenti».

4 commenti

  1. Salve a tutti avete parlato di tutto ma cosa mi dite dei famosi cantieri servizi.
    Hanno fatto una graduatoria provvisoria e una definitiva i soldi la regione li ha dati e i lavori mai cominciati sono due anni che aspetto perchè non ci fanno lavorare i soldi dove sono .
    sono spariti come 6 milioni di euro dell’ecopass che servivano a riasfaltare tutte le strade cosa mai avvenuta ecc ecc ,

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  2. Salve a tutti avete parlato di tutto ma cosa mi dite dei famosi cantieri servizi.
    Hanno fatto una graduatoria provvisoria e una definitiva i soldi la regione li ha dati e i lavori mai cominciati sono due anni che aspetto perchè non ci fanno lavorare i soldi dove sono .
    sono spariti come 6 milioni di euro dell’ecopass che servivano a riasfaltare tutte le strade cosa mai avvenuta ecc ecc ,

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  3. e basta ora!!!!!! state dipingendo un quadro che si può risolversi soltanto con un remake in grande stile del 28 dicembre 1908 che cancelli via tutto e tutti. Invece di stare aguardare i cittadini dovrebbero prendere carta e penna e cominciare ad usare gli uffici URP del comune per segnalare i disservizi e chiedere conto; poi chiedere al sindaco di cominciare i provvedimenti disciplinari ed amministrativi verso i dirigenti ed impiegati e quindi denunciare tutto alla procura della repubblica pre denunciare tutti i reati di omissione di atti d’ufficio. ci sono però due problemi insormontabili per i messinesi: la denuncia va firmata; e poi quale amico mi farà il favore quando ne avrò bisogno?

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  4. e basta ora!!!!!! state dipingendo un quadro che si può risolversi soltanto con un remake in grande stile del 28 dicembre 1908 che cancelli via tutto e tutti. Invece di stare aguardare i cittadini dovrebbero prendere carta e penna e cominciare ad usare gli uffici URP del comune per segnalare i disservizi e chiedere conto; poi chiedere al sindaco di cominciare i provvedimenti disciplinari ed amministrativi verso i dirigenti ed impiegati e quindi denunciare tutto alla procura della repubblica pre denunciare tutti i reati di omissione di atti d’ufficio. ci sono però due problemi insormontabili per i messinesi: la denuncia va firmata; e poi quale amico mi farà il favore quando ne avrò bisogno?

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