A piedi dalla Cechia a Messina. L'impresa della 68enne Vienna Cammarota

A piedi dalla Cechia a Messina. L’impresa della 68enne Vienna Cammarota

A piedi dalla Cechia a Messina. L’impresa della 68enne Vienna Cammarota

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venerdì 15 Giugno 2018 - 04:30

150 borghi attraversati, 2700 chilometri a piedi, 300 giorni, di cui 130 trascorsi a camminare. Momenti di paura e sconforto ma alla fine Vienna, guida escursionistica ambientale, ce l'ha fatta

“La Sicilia è una mamma che allarga le braccia per accogliere i suoi figli. E’ un territorio vero, cambiato e ci sono state anche modifiche in alcune città. Ad esempio non sono riuscita a trovare la Messina antica. Tante persone mi chiedono il perché del viaggio. Io sono una Guida Ambientale e Goethe ha fatto quello che fa una Guida Ambientale Escursionistica, racconta il territorio ed invita all’osservazione ma soprattutto dialoga con la gente. Non sono molto stanca e mi meraviglio come io riesca, dopo tanti chilometri, a visitare una città. Penso ad osservare, a raccontare”. Così la salernitana Vienna Cammarota, al suo arrivo oggi a Messina, al Salone delle Bandiere.

Ben 2700 chilometri a piedi, 150 tra borghi e città visitate o attraversate, 130 giorni complessivi di cammino nell’arco di 10 mesi. Erano le 6 del mattino del 28 agosto 2017, quando la guida ambientale escursionistica associata Aigae partì da Karlovy Vary, città termale della Cechia dalla quale, almeno ufficialmente, ebbe inizio il viaggio dello scrittore tedesco Wolfgang Goethe, attratto dalle straordinarie bellezze ambientali e culturali dell’Italia, passato poi alla storia, nel 1818, come il “Viaggio in Italia”.

Vienna è la prima donna al mondo che all’età di 68 anni ha riscritto il percorso sulle orme dello scrittore tedesco. Ha attraversato la Boemia, la Baviera, l’Austria, le Alpi, il Trentino, il Veneto, l’Emilia Romagna, la Toscana, l’Umbria, il Lazio, la Campania, la Sicilia, sempre a piedi.

Oggi il cammino di Vienna Cammarota è terminato. L’impresa c’è, ma c’è anche un sogno: “la prossima sfida potrebbe essere la via della seta da Venezia alla Cina – ha dichiarato – seguendo Marco Polo. Durata? Un anno”.

Attraversò il Madagascar in kayak nel 2004, la Patagonia nel 2006, l’Amazzonia nel 2011, il Nepal e Tibet a piedi nel 2015, Israele e Palestina a piedi nel 2014 e ben 230 chilometri dal Cilento al Gargano in Italia nel 2016 per il cammino della Misericordia entrando nei borghi dell’Irpina, andando alla ricerca di antichi tratturi in Puglia.

“Mi sembra il minimo riconoscere a Vienna una grande gratificazione ma soprattutto valorizzare nel miglior modo possibile questo sforzo – ha affermato Filippo Camerlenghi, Presidente Nazionale delle Guide Ambientali Escursionistiche AIGAE, intervenuto al briefing stampa a Messina- e dire a chi può farlo, a chi decide, che è arrivato il tempo di avere una legge che faccia chiarezza su queste professioni. Quando si parla di green job penso che lo si faccia senza sapere cosa fosse. Io credo che le Guide Ambientali Escursionistiche AIGAE, negli ultimi 20 anni, abbiano rappresentato il vero green job che in Italia è in atto perché il Green Job è prendere il territorio e valorizzarlo, trasformarlo in prodotto rispettandolo. Le guide ambientali sono le persone che ci aiutano, sono l’anello di congiunzione tra il territorio ed il pubblico. Niente di meglio di avere una guida ambientale escursionistica a disposizione per comprendere il paesaggio che ci circonda, scoprirlo e riscoprirlo. Siamo le persone che ti raccontano un filo d’erba, una storia da un paesaggio da un panorama un evoluzione, siamo le persone che fanno rendere consapevole gli altri del territorio in cui vivono e che stanno attraversando”.

“Il viaggio di Vienna, la presenza di Vienna ha rimarcato con maggiore forza l’importanza dell’osservare, dell’interpretare il paesaggio. Vienna ha stimolato le persone a fare questo – ha dichiarato Violetta Francese, Coordinatrice delle Guide AIGAE della Sicilia, costantemente al fianco di Vienna durante l’impresa – a dare importanza al rapporto con il territorio, al contatto con le persone. Questo è il turismo esperienziale”.

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