Mandanici. Olio,quale futuro? La risposta degli esperti alla VI Festa tradizionale dell'extravergine

Mandanici. Olio,quale futuro? La risposta degli esperti alla VI Festa tradizionale dell’extravergine

Mandanici. Olio,quale futuro? La risposta degli esperti alla VI Festa tradizionale dell’extravergine

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lunedì 22 Febbraio 2016 - 23:23

L’evento promosso dall’Amministrazione di Mandanici col patrocinio dell' Unioni dei Comuni delle Valli Joniche, ha registrato la presenza studiosi e relatori che si sono soffermati sulle caratteristiche nutrizionali dell’olio e delle sue proprietà benefiche

Si è svolto, nell’ambito della 6° Festa dell’olio, nell’incantevole cornice del Museo etnoantropologico del Santissimo Salvatore di Mandanici un interessante convegno – tavola rotonda sul tema: “Olio, quale futuro?” nel corso del quale sono stati trattati i veri problemi dell’olivicoltura e dell’agricoltura in genere. L’evento promosso dall’Amministrazione comunale di Mandanici guidata dal sindaco Armando Carpo col patrocinio dell'Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani, ha registrato la presenza di studiosi e relatori che si sono soffermati sulle caratteristiche nutrizionali dell’olio e delle sue proprietà benefiche per l’apparato cardiovascolare e per la memoria. Ad inaugurare l’evento la madrina della manifestazioneè stato l’avvocato Silvana Paratore, legale impegnato da anni nel volontariato sociale e nella riscoperta delle antiche tradizioni, che nel porgere il benvenuto ai numerosi presenti in sala, ha sostenuto, come la pianta d’olivo sia la prova tangibile della bontà della dieta mediterranea come stile di vita in cui l’olio extravergine di oliva rappresenta un alimento fondamentale. Proprio l’olio extravergine di oliva, ha aggiunto, rappresenta un punto di partenza per la creazione di un sistema di sviluppo locale in grado di intrecciare istanze di valorizzazione delle produzioni tipiche, della cultura e dell’arte, ampliando e rafforzando la proposta turistica di Mandanici e del suo territorio.

Poi il testimone è passato al vice presidente Gal delle Valli Joniche e dei Peloritani, Armando Carpo, sindaco di Mandanici. A seguire Domenico Prestipino sindaco di Pagliata e presidente dell’Unione dei Comuni delle Valli Jonche dei Peloritani. Moderati da Mario Carpo hanno preso la parola la presidente del Consiglio comunale di Mandanici Anna Misiti che si è soffermata sul’Olio fra storia e leggenda: un futuro iniziato 6000 anni fa. Il vicesindaco con delega all’Agricoltura Mario Scigliano che ha trattato “dal Dop Valdemone all’Igp Olivo di Mandanici; l’arch. Giuseppe Lombardo presidente del Gal delle Valli Joniche e dei Peloritani si è soffermato sul nuovo Psr e il dottore agronomo Antonio Fracassi, responsabile dell’Ufficio di Piano Gal Peloritani che ha affrontato i problemi del Psr. Hanno suscitato interesse le relazioni dei medici intervenuti alla tavola rotonda. Tra essi il dott. Giuseppe Turiano dirigente medico della struttura complessa di Endocrinologia dell’ospedale Papardo di Messina e responsabile dell’Ambulatorio clinico-strumentale della Tiroide del Papardo che nell’affrontare la tematica dell’olivotra antiche certezze e nuove sfide, ha sostenuto come le certezze della coltura degli alberi di olive deriva dalla durata secolare di tali piante e dall’importanza che l’olio ha assunto nel corso dei secoli sia dal punto di vista sanitario che socio-economico. Nell’epoca della globalizzazione di massa anche l’olio soffre, ha sottolineato, di una mancata tutela della sua qualità primitiva e della originarietà produttiva nelle nostre regioni meridionali.

Così si assiste sempre di più ad una invasione di prodotti sofisticati che vengono spacciati come olio di produzione locale e altro che si aggiungono a politiche di scambi commerciali che favoriscono l’entrata in commercio di oli provenienti da regioni con costi di produzione minori senza dazi doganali e che rappresentano una sleale concorrenza di fronte al nostro olio di qualità superiore e di conseguenza anche di prezzo superiore. Queste, ha concluso, sono le nuove sfide per una coltura che forse non è riuscita ad affrontare i problemi della globalizzazione economica, specchio fedele del nostro meridione sempre in grave ritardo a causa di un atavico quanto sempre attuale incapacità gestionale politico-amministrativa. Emozionante anche la prolusione del dott. Giuseppe Mento neurologo del Dipartimento di Neuroscienze del Policlinico Universitario di Messina che nella sua relazione su “mediterraneamente” ha affermato come l’ulivo è presenza millenaria, memoria storica, identità. Presenti al convegno personalità appartenenti al mondo politico, gli onorevoli Vincenzo Garofalo e Giuseppe Castiglione, sottosegretario di Stato del Ministero delle Politiche Agricole, Forestali e Alimentari, che si sono confrontati nel dibattito con i numerosi produttori di olio ed i titolari di frantoio intervenuti all’evento. Apprezzata la degustazione di prodotti tipici nelle affollate piazze Duomo e S. Antonio ove a conclusione della tavola rotonda, si è avuta l’apertura di stands espositivi.

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