I candidati del Pli e del Centro Democratico. Intanto gli ex An affilano le armi

I candidati del Pli e del Centro Democratico. Intanto gli ex An affilano le armi

Rosaria Brancato

I candidati del Pli e del Centro Democratico. Intanto gli ex An affilano le armi

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martedì 29 Gennaio 2013 - 16:21

Nell'agenda elettorale in primo piano c'è la presentazione dei candidati del Partito Liberale, capolista il senatore Enzo Palumbo. A Giardini è stata la volta di Lo Monte e del Centro Democratico. D'Alia pubblica "le memorie di 5 anni in Senato" e gli ex An del gruppo Nania affilano le armi dopo l'esclusione dalla lista Pdl.

Nel taccuino elettorale si registra la presentazione dei candidati messinesi del Partito Liberale per l’Italia, in conferenza stampa a Palazzo dei Leoni, l’incontro a Giardini Naxos dei candidati del Centro Democratico con Tabacci, e la pubblicazione on line delle attività del senatore Gianpiero D’Alia. Intanto in casa ex An, dopo l’esclusione dalle liste del Pdl del gruppo Nania, si riuniscono i vertici per decidere il da fare e dissotterrare l’ascia di guerra (prima o dopo le urne).

Andiamo per ordine. Il Partito Liberale per l’Italia corre alle Politiche, anche se non in tutte le Regioni ma in quelle che, come la Sicilia, vantano una grande tradizione liberale. Nella saletta commissioni di Palazzo dei Leoni sono stati presentati i candidati messinesi per la Camera, Sicilia Orientale: capolista Enzo Palumbo, secondo Massimo Rizzo, gli altri messinesi sono Attilio Interdonato, Filippo Pizzino, Paolo Turiaco, Concetto Fabiano, Giuseppe Irrera, Antonino Morganti.

“Abbiamo deciso di essere presenti nonostante il porcellum penalizzi le idee, massificando voti e coscienze-dicono-ma la forza dei nostri ideali ci dà il coraggio di affrontare la competizione con grinta e determinazione”.

Proprio il sistema elettorale, il porcellum, dà oggi la certezza a pochi nominati di sapere sin da ora di avere una poltrona, indipendentemente dalle idee, dai trascorsi politici e dallo stesso volere dell’elettorato, ma il Pli, pur consapevole delle difficoltà vuol intanto dare la testimonianza della presenza per poi competere in altre tornate elettorali e vincere, come ha spiegato Massimo Rizzo “Noi sappiamo che negli ultimi 20 anni i nostri valori sono stati ignorati così come l’esigenza di una politica vera. Per tanti il termine liberale è un aggettivo, per noi è un sostantivo. Per questo siamo qui, per riportare in campo questi principi”.

Il Sole 24 ore ha riportato dati secondo i quali, alla luce del porcellum, il 77% dei candidati (o meglio, nominati) sa già che sarà eletto, una percentuale che indica quanto la politica si stia allontanando dalla libera scelta degli elettori.

“Oltre un milione e mezzo d’italiani ha firmato per il referendum che doveva portara all’abrogazione del porcellum- spiega Enzo Palumbo- e il nostro primo impegno sarà per portare avanti la battaglia per la riforma della legge elettorale. Ritengo una sciocchezza parlare di voto utile. Chi voterà il Partito liberale farà un voto contro: contro lo spregiudicato uso personale della cosa pubblica, contro chi ha fatto uso politico della giustizia e uso giudiziario della politica, contro tutti i trasformismi. Forse non sarà un voto utile nell’interesse di qualcuno, ma sarà utile all’interesse della collettività”. In teoria l’alveo naturale del Pli doveva essere l’Agenda Monti, ma come spiega Palumbo, al momento della compilazione delle liste ha finito con il prevalere lo spostamento verso le Acli e lo spazio a Fli che rischia di prendere una percentuale bassa, così i liberali corrono da soli ed escludono ogni apparentamento. Ma il passo successivo sono le amministrative alle quali il partito sarà presente, con un occhio attento alla società civile ed a ViviMessina. A proposito delle amministrative Massimo Rizzo ha sottolineato come all’inizio VivaMessina aveva aderito all’idea delle primarie popolari del Patto per Messina: “Piaceva anche la proposta delle primarie on line, ma poi ci sono arrivati gli sms di alcuni candidati che chiedevano di votare per loro e abbiamo capito che non è un’iniziativa corretta”.

A Giardini Naxos invece sono stati presentati i candidati del Centro democratico con Tabacci, che vede in entrambi i collegi il messinese Carmelo Lo Monte secondo dopo TabacciIl nostro è un partito che nasce dal territorio- ha dichiarato- e con lo scopo di stare al servizio del territorio. Lo testimonia il fatto che assieme a noi, in lista e in campagna elettorale ci sono numerosi sindaci”. E’ stato ribadito che il Centro democratico corre nella coalizione che sostiene Bersani premier. Secondo gli esponenti del Centro democratico in base all’attuale legge elettorale l’accesso in Parlamento è quasi scontato (nel caso siciliano per Lo Monte, che è uscente, sarebbe una riconferma). Presenti, oltre a Carmelo Lo Monte, coordinatore regionale del partito, i deputati Pippo Gianni e Giovanni Di Giacinto e numerosi sindaci. “Bersani e Tabacci– ha sottolineato Lo Monte– sanno bene che l’Italia riparte se riparte il mezzogiorno. Il problema mezzogiorno sarà una priorità del prossimo governoi”.

Intanto il senatore Gianpiero D’Alia, segretario regionale dell’Udc e capolista alla Camera in entrambi i collegi pubblica online una raccolta delle sue attività in Parlamento, al link http://www.gianpierodalia.it/blog.php?idNews=1818.
“Cinque anni – sottolinea il capogruppo a Palazzo Madama, Gianpiero D'Alia – vissuti con responsabilita' all'opposizione del governo Berlusconi. Ci siamo impegnati su temi quali la Giustizia, contro le leggi 'ad personam', il lodo Alfano, il legittimo impedimento, che hanno alimentato il braccio di ferro tra la politica e la magistratura. Abbiamo dato il nostro contributo alla sicurezza, alla lotta contro la mafia e evidenziato la situazione disumana delle carceri In Economia ci siamo opposti al Federalismo fiscale che impoverisce ancora di piu' il Mezzogiorno e alla sottrazione dei fondi Fas sempre per il Sud. ".

Chi affila le armi sono gli ex An del gruppo Nania, rimasti fuori dalle liste del Pdl, a favore, ad esempio, di un capolista come Antonio Martino che ha ottenuto la deroga e che di messinese ormai ha solo le origini. Vertice in corso per decidere il da fare, se dichiarare guerra subito, ovvero alle urne, oppure usare un’altra strategia e puntare alle amministrative. Chi ha “saltato il turno” delle Politiche, ma per sua scelta, come Francesco Stagno d’Alcontres, guarda alle amministrative e non è detto che alcune strade non s’incontrino….

Rosaria Brancato

3 commenti

  1. insomma così come a sx, vedo anche qui gente nuova,che lavora e non vive di politica, è alla prima esperienza e sopratutto non ha responsabilità dello sfascio globale. Ottimo, ma sin quando qualcuno li voterà, questi avrannno ragione di esistere, purtroppo

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  2. Qualcuno mi sa dire perchè Nania meritava la conferma nel Parlamento italiano? Forse perchè aveva determinato l’elezione di Buzzanca a Sindaco di Messina?
    Il suo figlioccio sarà ricordato come il peggiore dei sindaci di Messina.

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  3. PARTITO LIBERALE PER L’ITALIA: non è che poi sti 4 voti che prenderanno diventeranno merce di scambio per qualche posticino qua e là?
    CENTRO DEMOCRATICO CON TABACCI: non è che l’on. Lo Monte pensa che la gente sia scema e non capisce che l’unico suo interesse è quello di ritagliarsi uno spazio di potere a Roma e distribuirne un pò ai suoi leccapiedi, quelli si distribuiti equamente sul territorio messinese!
    UDC: non è che il sen. D’Alia può ancora pensare che la gente apprezzi che un partito sia un pò di qua e un pò di là a seconda di come tiri il vento del potere! L’UDC dovrebbe cambiare nome e chiamarsi partito Giano Bifronte!
    Ex AN del gruppo Nania: non è che il sen. Nania alla fine esce dalla porta ed entra dalla finestra? Riceverà certamente una lauta ricompensa politica altrimenti li fa fuori tutti.

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