Il M5S non presenta liste per i Consigli di quartiere: "Rispettiamo la legge"

Il M5S non presenta liste per i Consigli di quartiere: “Rispettiamo la legge”

Rosaria Brancato

Il M5S non presenta liste per i Consigli di quartiere: “Rispettiamo la legge”

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sabato 04 Maggio 2013 - 14:04

Non ci saranno le liste del M5S per i Consigli di circoscrizione. A spiegare il perchè è stata la candidata alla poltrona di sindaco Maria Cristina Saija: "In base alla legge Messina, con i suoi 243.262 abitanti, non deve avere consigli circoscrizionali. Questo comporta anche un risparmio annuo di un milione e mezzo di euro"

Il M5S non presenta liste né candidati ai Consigli di circoscrizione. L’ottica è quella del rispetto della legge e soprattutto quella del risparmio.

“Abbiamo letto attentamente la normativa e la documentazione- spiega la candidata sindaco Maria Cristina Saija- e siamo giunti alla conclusione che, poiché Messina ha una popolazione di 243.362 abitanti rientra tra i quei Comuni che, in base alla legge, non può avere Consigli di circoscrizione”.

Carte alla mano basta andare a leggersi la Finanziaria del 2010 e le successive integrazioni per scoprire che, oltre alla riduzione del 20% sul numero di assessori e consiglieri sono previste rigide soglie per la suddivisione in quartieri. I Comuni con popolazione dai 30 mila ai 250 mila abitanti non possono prevedere Consigli circoscrizionali con tanto di consiglieri pagati.

“La Regione Sicilia non ha applicato questa norma- continua la Saija- sostenendo che non è stata ancora recepita nel regolamento, mentre invece ha accolto le altre riduzioni. Noi non condividiamo quest’impostazione che comporta un aumento smisurato delle spese pertanto non presentiamo alcun candidato alle circoscrizioni ed invitiamo gli altri partiti a fare altrettanto”.

Il risparmio per le casse messinesi sarebbe notevole. Attualmente, dopo la prima riduzione le circoscrizioni sono 6 ed i consiglieri sono scesi dai precedenti 18 per Consiglio a 16, per un totale attuale di 102 consiglieri complessivi. L’indennità media di un consigliere di quartiere a Messina supera di poco gli 800 euro mensili, mentre un presidente arriva ai 1.500 euro. Ogni anno, tagliando questi costi, a Messina sarebbe risparmiato un milione e mezzo di euro.

In realtà i grillini non abolirebbero l’istituzione di un organo periferico, ma l’indennità stessa, dal momento che, è questo è evidente ed è il senso della loro nascita, le circoscrizioni rappresentano il primo punto di riferimento dei cittadini sul piano territoriale.

“La nostra idea è quella di realizzare organi consultivi composti da volontari a titolo gratuito che abbiano funzioni propositive, esprimano pareri, richiedano incontri e suggeriscano tematiche agli amministratori e collaborino con le associazioni e i comitati che operano sul territorio”.

Non si comprende bene come dovrebbero essere formati questi organismi, con quale meccanismo, ma l’idea è quella di non procedere attraverso elezioni. Proprio per questo non ci saranno candidati grillini alle amministrative per quel che riguarda le circoscrizioni. Una manna dal cielo per i partiti tradizionali che a questo punto non solo non accoglieranno la proposta ma non avranno i temibilissimi candidati dei 5stelle con cui confrontarsi e che avrebbero sicuramente rappresentato uno scoglio di non facile superamento.

Alla conferenza stampa di oggi erano presenti anche la deputata regionale del movimento Valentina Zafarana, i parlamentari Francesco D’Uva, Alessio Villarosa e Giulia Grillo. Ad aprire l’incontro è stata la Zafarana che si è soffermata sul contributo del M5S al Bilancio regionale appena varato dall’Ars. Nell’isola del “modello Sicilia” infatti i grillini riescono di volta in volta a portare risultati importanti per il cambiamento, finendo con l’ottenere l’adesione di altri partiti su alcune iniziative. E’ grazie agli emendamenti dei 5stelle che adesso la Sicilia ha la legge sul microcredito per le imprese (nei prossimi giorni sarà varato il regolamento) nel quale sono confluite oltre alle somme delle indennità che i deputati del movimento si sono tagliati anche un milione di euro stanziato dalla Regione. Il taglio alle auto blu, che restano solo per la giunta e il presidente dell’Ars, porta la firma del M5S, così come la riduzione del 10% delle indennità dei manager della sanità.

“Abbiamo vinto alcune battaglie, altre le abbiamo perse-ha spiegato la Zafarana- come quella della tabella H che è rimasta nonostante le nostre proteste”.

Il governatore ha annunciato che la tabella H, ancora in vita sebbene non scoppi più di salute come negli anni scorsi, sarà cancellata. Nel frattempo, anche per quest’anno, i deputati hanno portato a casa tesoretti per le loro associazioni di riferimento. I parlamentari si sono invece soffermati sul lavoro che si sta iniziando a Roma “Non ci fidiamo per niente di chi, dopo aver fatto le leggi adesso se le rimangia e cerca di modificarle facendo finta di scordare che sono opera loro”, ha spiegato Alessio Villarosa, con chiaro riferimento alle norme legate alla legge Fornero o al Fiscal Compact che Pd e Pdl e Udc hanno ampiamente sostenuto salvo adesso iniziare a ripensarci.

Rosaria Brancato

17 commenti

  1. Dovrebbero farlo tutti

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  2. …domanda:
    Maaaaa il permesso di Grillo?

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  3. Questa è la strada, risparmio (eliminazione delle indennità) senza il taglio dei servizi.

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  4. permesso o non permesso mi sembra una cosa abbastanza serie ed un gesto di responsabilità. gli altri che fanno?

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  5. La verità, è già si sapeva da un po’, è che non arrivano a chiudere le liste. Ma del resto è veramente difficile farlo e credo che neanche molti altri gruppi ci riusciranno.
    La quota di genere, il numero minimo e il Presidente a elezione diretta non sono altro che mezzucci, con una bella veste di falsa democrazia, per togliersi davanti i concorrenti con meno apparato.

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  6. Alberto Laspada 4 Maggio 2013 17:07

    La verità è che, quando vuole, le facciamo vedere i 100 e passa CV che ci sono arrivati, più che sufficienti per coprire tutti i posti richiesti.

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  7. fino adesso siamo alla fase TAGLI e PROTESTE ..ad esempio mi piacerebbe capire come governerebbero i quartieri ..certo non centralizzando tutto ?? magari visto che i tremila messinesi sono bilanciati da 30mila pendolari si potrebbe applicare il principio di area metropolitana e RESPIRARE ALTO invece che piangere e deprimere sempre !!

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  8. Gradirei molto far parte di questo futuro organismo, senza alcuna retribuzione, anche perche’sono un dipendente pubblico, e grazie a Dio ho gia’ il mio modesto stipendio. vorrei solo contribuire in minuscola parte al miglioramento della nostra citta’.anni fa, quando le idee del movimento non erano ben note, da candidato all consiglio comunale, ho sbandierato e sottoscritto la mia ferma idea di rinunciare a qualsiasi forma di remunerazione per l’incarico, ma….udite udite….. mi e’stato fermamente imposto dal partito…..(per serieta’non dico quale).il mio ritiro.oppure il cambio di idee.ovviamente ho optato per la prima proposta, rimanendo sconcertato….. a voi le valutazioni future.

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  9. Ottimo Cinque Stelle !

    purtroppo Messina, come altre città, ormai produce solo galoppini e parassiti dell’assistenza pubblica….

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  10. dolcestilnuovo 5 Maggio 2013 08:14

    Ma perché dite sempre sciocchezze????

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  11. E io mi domando, ma se esiste tale legge a cui il M5S si riferisce perchè il Prefetto, il Questore, il Commissario Croce, e chiuque altro è preposto al controllo delle elezioni non impone che tale legge venga rispettata/applicata?
    Dubbio.

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  12. L'Osservatore 5 Maggio 2013 14:12

    Piuttosto che scriverle (come fa lei) perché non argomenta le eventuali “sciocchezze” che avrebbero detto…

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  13. dolcestilnuovo 5 Maggio 2013 15:02

    E’ così semplice argomentarle…. Basta leggere lo Ststuto della Regione Siciliana! Secondo lei, se ci fossero irregolarità il Prefetto.. Il Questore.. O qualche magistrato, non si sarebbero mossi? Ma questo è il livello di questi improvvisati personaggi pentastellati. E chi va loro dietro dimostra la stessa ignoranza!

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  14. Veramente la Finanziaria del 2010, all’articolo 2 comma 186, riporta:

    “186. In relazione alle riduzioni del contributo ordinario di cui al comma 183, i comuni devono altresì adottare le seguenti misure:

    a) soppressione della figura del difensore civico di cui all’articolo 11 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;

    b) soppressione delle circoscrizioni di decentramento comunale di cui all’articolo 17 del citato testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000, e successive modificazioni;

    c) possibilità di delega da parte del sindaco dell’esercizio di proprie funzioni a non più di due consiglieri, in alternativa alla nomina degli assessori, nei comuni con popolazione non superiore a 3.000 abitanti;

    d) soppressione della figura del direttore generale;

    e) soppressione dei consorzi di funzioni tra gli enti locali, facendo salvi i rapporti di lavoro a tempo indeterminato esistenti, con assunzione delle funzioni già esercitate dai consorzi soppressi e delle relative risorse e con successione ai medesimi consorzi in tutti i rapporti giuridici e ad ogni altro effetto”.

    La nostra Regione, essendo a statuto speciale, non l’ha recepita. E’ proprio questo l’assurdo: esiste una legge, ma la regione non la recepisce e quindi non la applica.

    Del resto, a che servono i quartieri? Che funzione ha il consigliere di quartiere? Sono solo delle figure a coppe che incrementano i costi della politica, ma sopratutto che non hanno nessun potere, in quanto devono interfacciarsi con il consigliere di riferimento, il quale deve farlo con il capogruppo, il quale deve farlo con il sindaco, il quale a sua volta con il deputato regionale di riferimento, ecc.

    Almeno questi – come vengono chiamati – “improvvisati” dimostrano di conoscere la normativa, ma sopratutto, il disinteresse verso le poltrone e centri di potere, al contrario di tutti gli altri partiti politici di tutta la circonferenza……………..

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  15. 100 cv non bastano infatti. 40 al comune più 15 x 6 circoscrzioni fanno in totale 130. E poi non ho capito, basta mandare un curriculum per essere candidati? Evviva la qualità…

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  16. montalbanosono 6 Maggio 2013 07:36

    quelli del 5 stelle sono talmente scarsi che nn sanno nemmeno leggere, la legge di qui parlano nn si applica a messina xke la sicilia è una regione A STATUTO SPECIALE sapete cosa vuol dire???????? La verità è che ormai sono finiti e nn trovano nessuno da candidare…….

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  17. Invece chi ha governato Messina negli ultimi 40 anni, in particolare i consigli comunali dal 94 ad oggi, hanno dimostrato grande capacità, tanto che la Corte dei Conti sta attenzionando i bilanci. Almeno quelli del Movimento 5 Stelle non hanno sulla coscienza il dissesto del Comune di Messina provocato dalle amministrazioni di centro destra e centro sinistra.

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