Flc Cgil: “nelle scuole di Messina persi 1700 posti di lavoro”

Flc Cgil: “nelle scuole di Messina persi 1700 posti di lavoro”

Flc Cgil: “nelle scuole di Messina persi 1700 posti di lavoro”

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venerdì 20 Luglio 2012 - 12:00

Il sindacato riunitosi stamattina ha sottolineato come dimensionamento e spending review abbiano inciso ancora una volta sulla spalle dei precari

“Nelle scuole di Messina si sono persi 1700 posti di lavoro”. Questo il dato emerso oggi a conclusione dell’assemblea dei precari della scuola che si è svolta presso i locali della Camera del Lavoro di Messina per discutere sulle prospettive del settore e sulle azioni da mettere in atto per rilanciare l’iniziativa contro l’impoverimento della scuola pubblica. La FLC CGIL, con il supporto dell’avvocato Spataro, ha informato i precari della scuola sugli sviluppi delle iniziative sindacali e legali che la FLC CGIL ha messo in campo per rivendicare un piano pluriennale di immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili e per chiedere una nuova politica del reclutamento che dia risposte certe a tutto il variegato mondo del precariato della conoscenza.
“Confermati tutti i tragici numeri che la FLC CGIL ha diffuso in questi anni: 1394 posti in meno hanno prodotto docenti soprannumerari di ruolo che sono stati collocati in parte su cattedre libere, mentre molti saranno chiamati a completare il proprio orario effettuando supplenze a disposizione della scuola, oltre che essere costretti a frettolosi corsi di riconversione su sostegno o su lingua inglese, sottraendo lavoro ai precari che per decenni hanno investito in formazione. Dopo gli effetti nefasti della L. 133/08, che ha drasticamente tagliato gli organici ATA della provincia di Messina negli ultimi tre anni, quest’anno sembrava che, oltre ai Dirigenti Scolastici, a pagare gli effetti del dimensionamento scolastico dovessero essere, sostanzialmente, i DSGA (Direttori dei servizi, i cui posti in organico di diritto passano da 145 a 95, con un esubero provinciale che sarà ridotto a poche unità solo grazie alle utilizzazioni nelle scuole sottodimensionate). E invece una nuova mannaia si abbatte ora anche su amministrativi e tecnici, i quali rischiano un vero e proprio licenziamento a fronte di rapporti di lavoro a volte più che decennali, con contratti a tempo determinato annualmente rinnovati”. Nel corso dell’assemblea sono state esaminate anche le novità contenute nel decreto sulla spending review che “attraverso il transito obbligatorio dei docenti dichiarati permanentemente inidonei (nella nostra provincia sono 50) nei profili degli ATA, se applicate così come sono, rischiano di azzerare completamente nella nostra provincia le assunzioni di tecnici e amministrativi dalle graduatorie provinciali. Un danno gravissimo alle centinaia di amministrativi e tecnici precari, competenti e qualificati, che in questi anni hanno retto le segreterie scolastiche, nonostante la profonda assenza di risorse e di organico. Si tratta di una minaccia alla stabilità del reddito di lavoratori e famiglie che denunciamo con forza, che non può e non deve passare inosservata e che fin da ora deve far pensare ad interventi tesi ad arginare il più possibile il licenziamento di questi lavoratori”.
Gli “insegnanti inidonei”, che sono quelli colpiti da malattie, in alcuni casi gravi,che oggi continuano a lavorare nell’area della conoscenza, in ruoli per loro possibili. Molti di questi curano le biblioteche scolastiche. Con questo decreto spending il governo li passa ad altro ruolo, a un altro tipo di lavoro. Risparmio dello stato : 78 milioni e una probabile condanna all’abbandono delle biblioteche scolastiche.
Da parte nostra, metteremo a disposizione tutte le nostre energie e valuteremo con i nostri uffici legali eventuali strategie per difendere sia il personale inidoneo taglieggiato dal trasferimento coatto, sia i lavoratori ATA precari il cui rapporto di lavoro è messo seriamente a rischio; se la manovra non sarà modificata (sembra anzi se ne stia preparando una di ulteriori 6 miliardi, che avrà come effetto ulteriori tagli alla spesa sociale ed ai settori pubblici), risponderemo da subito con azioni di lotta e siamo pronti ad iniziative durissime fin dall’apertura del nuovo anno scolastico.

(FOTO STURIALE)

Un commento

  1. uffa

    quanta pubblicità!!!!
    questo sindacato ,che voleva arrivare al 51% alle elezioni RSU, dove era durante la trattativa?
    al tavolo ad abbassare la testa a tutte queste cose
    questa estate ad agosto andrò a vedere dove sono, sicuramente in ferie.
    quante parole inutili!!!!!!!!!!!

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