Taormina. Decreto ingiuntivo di 25 mila euro per spettacoli del 2012, il Comune "affila" le armi

Taormina. Decreto ingiuntivo di 25 mila euro per spettacoli del 2012, il Comune “affila” le armi

Enrico Scandurra

Taormina. Decreto ingiuntivo di 25 mila euro per spettacoli del 2012, il Comune “affila” le armi

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lunedì 21 Marzo 2016 - 13:31

Il sindaco taorminese Eligio Giardina ha comunicato che, nelle scorse ore, è giunta sul tavolo di Palazzo dei Giurati un'ingiunzione riguardante un evento musicale di TaoArte 2012. L'Amministrazione comunale si difenderà, preparando un contrattacco nel corso dei prossimi giorni.

Un’ingiunzione di ben 25 mila euro, riguardante un contributo dato da TaoArte nel corso di uno spettacolo musicale dell’estate del 2012. La cattiva sorpresa per il Comune di Taormina, e soprattutto per il sindaco Eligio Giardina, è arrivata nelle scorse ore ed appare come un “leit motiv” quanto mai assurdo e che trascinerà molto probabilmente Palazzo dei Giurati verso l’ennesima “contesa giudiziaria”. La notizia secondo la quale l’Amministrazione comunale dovrà inviare al più presto la consistente somma ad una società privata, che ha organizzato eventi nel corso degli ultimi anni al Teatro Antico, è stata già resa pubblica proprio dal primo cittadino che ha dichiarato come “questa vicenda confermi come TaoArte non riesca a gestirsi in maniera efficiente e che dunque sia necessario il passaggio del testimone a Palermo”. Una visione, questa, che sta provocando parecchie polemiche in città, ma che per Giardina rimane l’unica via da percorrere per evitare problemi del genere in futuro. Nei prossimi giorni, comunque, la Giunta di Palazzo dei Giurati si riunirà per discutere ed approfondire il decreto ingiuntivo, arrivato a sorpresa nelle stanze comunali. Si parlerà di come difendersi per evitare un ulteriore salasso delle casse finanziarie, già in una situazione di forte precarietà, oltre ad intavolare un discorso serio per risolvere le questioni interne al comitato, che ancora latita a diventare Fondazione. Al vaglio, il prossimo 7 aprile, ci sarà anche il contestatissimo statuto, che le forze politiche d'opposizione non hanno intenzione di portare avanti, visto lo stesso presidente del Consiglio, Antonio D'Aveni, lo ha definito "Palermocentrico".
Enrico Scandurra

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