Acqua colore del fango a Trappitello, il sindaco annuncia un tavolo tecnico e intanto scrive alla Gdf

Acqua colore del fango a Trappitello, il sindaco annuncia un tavolo tecnico e intanto scrive alla Gdf

c. casp.

Acqua colore del fango a Trappitello, il sindaco annuncia un tavolo tecnico e intanto scrive alla Gdf

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mercoledì 28 Ottobre 2015 - 10:08

L'incontro in piazza tra cittadini e amministratori comunali organizzato da Giuseppe Sterrantino si è rivelato proficuo, anche se non sono emerse certezze sull'origine del fenomeno. Tanti gli intervenuti. Non sono mancati i momenti di tensione

La delicata situazione dell’acqua potabile nelle abitazioni della popolosa frazione taorminese di Trappitello, che ad ogni pioggia diventa colore del fango, è stata al centro di un proficuo confronto tra cittadini e istituzioni. L’iniziativa promossa da Giuseppe Sterrantino ha avuto l’esito sperato. Lo dimostra innanzitutto l’ampia partecipazione al dibattito che ha avuto luogo a Trappitello, in piazza 25 Aprile, sede della delegazione comunale. I lavori sono stati aperti dallo stesso Sterrantino, il quale dopo aver ringraziato il sindaco, Eligio Giardina, per la disponibilità, ha tenuto a precisare che l’evento “non ha la finalità di attaccare né l’attuale amministrazione né quella precedente. Chiediamo di intervenire riguardo ad un problema che, a nostro avviso, non si è trattato sufficientemente e, nota dolente, non è stato sollevato dal Consiglio comunale. La gente vuole risposte serie ed efficaci”.

Il primo cittadino ha esordito evidenziando che “al momento non sappiamo quale sia la causa del fenomeno. Con il secondo pozzo pensavamo di aver risolto il problema. Al momento non si può fare nulla se non, quando necessario, interrompere la fornitura per evitare ulteriori danni. Non escludo che il problema si possa ripetere ed interrompere il servizio è l’unica soluzione per evitare che arrivi acqua sporca nelle case. In una nota alla Guardia di Finanza – ha proseguito Giardina – ho ribadito la certezza che ciò accade in coincidenza delle piogge e non posso dare altre indicazioni. Ribadisco che l’acqua adesso è assolutamente potabile, altrimenti non avrei revocato l’ordinanza precedente e le analisi lo confermano”.

Ci sono stati anche momenti di tensione sfociati in qualche botta e risposta con il primo cittadino il quale ha rimarcato: “Anche io abito a Trappitello, anche io vivo i vostri disagi. Non è un mio obbligo dovere essere qui, non è da tutti essere così disponibili ma ritengo costruttivi questi momenti di dibattito democratico”. I cittadini hanno più volte preso la parola per porre domande e suggerire soluzioni, strappando dal sindaco la promessa di un tavolo tecnico per la soluzione del problema. Oltre al primo cittadino sono intervenuti l’assessore ai Lavori pubblici e servizi manutentivi Gaetano Carela, l’assessore al Bilancio Salvo Cilona. Ed anche il dirigente dell’ufficio tecnico comunale, l’ingegnere Massimo Puglisi, il responsabile del servizio acquedotto Biagio Andò ed i consiglieri di maggioranza Sabato, Sterrantino e Leonardi. Presenti in piazza, attenti osservatori, anche diversi consiglieri d’opposizione ed il liquidatore dell’Asm (a cui compete la gestione dell’acquedotto comunale), nonché comandante dei Vigili urbani, Agostino Pappalardo.

“Credo che l’approvvigionamento idrico da altre fonti – chiosa il portavoce del neo costituendo Comitato Filippo Patane' – sia solo una soluzione temporanea. L’intervento della Giunta doveva confermare la volontà politica di andare alla radice del problema in tempi rapidi. Paradossalmente l’unica certezza è che l’amministrazione andrà a tentativi sperando di trovare la causa primaria del disagio. Mi pare sia stato detto che quando pioverà verrà sospeso il servizio per non infangare pompe, cisterne e case. Non credo che sia una risposta che possa bastare, anche perché l’interruzione del servizio od un potenziale danno ambientale permanente sono fatti di rilevante gravità che non possono rimanere inspiegati ed irrisolti per molto tempo ancora”.

L’ingegnere Puglisi ha spiegato che il pozzo incriminato pesca ad uno profondità di circa 40 metri e si inquina in coincidenza delle piogge in appena mezz’ora. “Non si è certi se in qualche ulteriore punto superficiale possano verificarsi infiltrazioni. Con il secondo pozzo (realizzato da una società privata quale contropartita di una transazione stipulata con il Comune) il problema non si era più verificato. Adesso si è ripresentato – incalza Puglisi – e non siamo in grado di stabilire da cosa dipenda. Al momento l’unica soluzione è quella di incanalare le acque piovane che scorrono lungo la via S. Filumena per evitare che inondino il terreno del campo da golf e filtrino nella falda ”. Giuseppe Sterrantino, l’organizzatore del pubblico incontro, ha ribadito il suo ringraziamento al sindaco, all’assessore Carella, ai tecnici “e a quanti dell’Amministrazione – sono intervenuti all’evento per confrontarsi con la collettività. Ma siamo pronti a proseguire i lavori del comitato con accessi agli atti e nomina di geologi e periti – conclude – nella speranza che venga costituito questo tavolo tecnico e si abbia la volontà politica di trovare la causa e risolvere il problema in maniera definitiva”.

C. Casp.

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