Da quello dei Saraceni" a "Madonna delle Grazie",passando per la scalinata che porta a Madonna Rocca sino alla Bongiovanni Pescatore. Interessanti spunti emersi da un dibattito tenutosi all'archivio storico

La Unitre(Università delle Tre Età) ha organizzato presso l’archivio storico di Taormina un interessante incontro che aveva come tema i sentieri di Taormina.Sentieri,intesi nella più ampia accezione,da quelli “storici” a quelli naturalistici.

A seguito dell’intervento della relatrice Maria Luisa Bachis,ricercatrice e studiosa,si è aperto il dibattito moderato dal Prof.Rosario Calabrese,ex dirigente scolastico,noto in città per la preparazione culturale e per i rapporti umani con ex allievi e concittadini.Apprezzati gli interventi dell’Arch.Rocco Tudisco e del Presidente dell’Associazione Guide Turistiche della Provincia di Messina.In sala erano presenti il vicesindaco ed assessore al turismo del Comune di Taormina Ivan Gioia ed il consigliere comunale Piero Benigni.

L’incontro è servito per fare il punto sulla situazione in cui versano i sentieri di Taormina da quello dei Saraceni” a “Madonna delle Grazie”,passando per la scalinata che porta a Madonna Rocca sino alla Bongiovanni Pescatore.Trattandosi di una località ad altissima vocazione turistica è emersa la necessità della messa in sicurezza di molti di questi tracciati,che versano in evidente stato di abbandono e della successiva valorizzazione.Si è anche parlato di come tentare di reperire le risorse volte al ripristino dei manufatti in pietra e muratura,delle ringhiere e passamano e di Piano Regolatore Generale.Non va dimenticato che molti di questi antichi tracciati fanno parte della storia della “Perla dello Jonio” e non solo,trattandosi di sentieri percorsi secoli fa anche a dorso di mulo,da parte di viaggiatori e personaggi che hanno contribuito non poco a rendere Taormina famosa nel mondo,quali ad esempio lo scrittore tedesco Johann Wolfgang Von Goethe.