Taobuk 2013. A settembre Antonello Carbone presenterà "A Taormina, d'ìnverno"

Taobuk 2013. A settembre Antonello Carbone presenterà “A Taormina, d’ìnverno”

Taobuk 2013. A settembre Antonello Carbone presenterà “A Taormina, d’ìnverno”

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venerdì 02 Agosto 2013 - 08:34

Si vivrà come la sensazione di ospitare il protagonista del racconto, il reporter Giacomo Cassisi, un cronista con il cruccio della verità che sta già appassionando una moltitudine di lettori. A dare voce ai personaggi saranno due attori, Mario Opinato e Manuela Ventura, volti noti delle fiction Rai, che accompagneranno l'autore e interpreteranno alcuni dialoghi

Non poteva mancare nella location dov’è ambientato il suo romanzo d’esordio “A Taormina, d’ìnverno” (Manni Editore – distribuzione PdE), Antonello Carbone, giornalista Rai, autore di questo intrigante noir recentemente presentato pure al Salone Internazionale del Libro di Torino e che sta riscontrando consensi di critica e di vendita. Così, in una sera di fine estate siciliana, il prossimo 24 settembre, proprio in uno di quegli scenari che si ritrovano tra le pagine del libro, ovverosia la terrazza dell’Archivio Storico di Taormina, ecco che al Taobuk (Festivalinternazionale giunto alla terza edizione) si vivrà come la sensazione di ospitare il protagonista del racconto, il reporter Giacomo Cassisi, un cronista con il cruccio della verità che sta già appassionando una moltitudine di lettori. A dare voce ai personaggi saranno due attori, Mario Opinato e Manuela Ventura, volti noti delle fiction Rai, che accompagneranno l’autore e interpreteranno alcuni dialoghi.

Con Antonello Carbone, altri ospiti di prestigio parteciperanno alla kermesse siciliana il cui comitato scientifico è presieduto dal giornalista Franco Di Mare; saranno infatti a Taormina dal 21 al 27 settembre: Walter Veltroni, Walter Siri (vincitore del premio Strega 2013), Paola Mastrocola, Giancarlo De Cataldo, Diego Da Silva, Maria Pia Ammirati, Marcello Sorgi e la scrittrice cinese Xue Xirnran. A fare da apripista a questi autori è già stato, con un’anteprima eccezionale, Jeffery Deaver. Anche il cinema di Leonardo Sciascia farà parte della rassegna, con la proiezione di 6 pellicole dell’indimenticato scrittore della “sicilitudine”. Casuale ma significativo che, nell’autorevole prefazione del libro “A Taormina, d’inverno” curata dalla giornalista-scrittrice Roselina Salemi, ci sia proprio un accostamento tra Carbone e lo stile di Sciascia. Si legge, infatti: “(…) Nello scenario di una Sicilia bellissima, goethiana, che sembra finta, ma è reale, se non altro perché tutti conoscono Taormina, la morte misteriosa di Efre Vazzini, apre le porte segrete di una piccola città, rivela gelosie, tradimenti, colpe. (…) Non siamo nella terra nostalgicamente arcaica che pure piace tanto: ci sono blackberry e amici su Facebook, ci sono computer, sms, messaggi in codice. (…) In “A Taormina, in inverno” siamo più dalle parti di Leonardo Sciascia, del suo ultimo, rarefatto, romanzo: ”Una storia semplice”. Ci accontentiamo di spiegazioni verosimili, dice Sciascia, restiamo in superficie, perché pensiamo sia la nostra salvezza. Lui era un pessimista, credeva che l’impulso più forte fosse quello di “aggiustare” la verità, non di raccontarla. Invece qui abbiamo protagonista Giacomo Cassisi, un giornalist che ha bisogno più di verità e meno di salvezza. Non per scriverla sul giornale, ma per se stesso. Come in Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino, ci sono verità reali e verità apparenti, e bisogna passare dall’una all’altra, accettare una quota di ambiguità, di reticenza, di menzogna”.

La storia (raccontata in 54 brevi capitoli che riportano i titoli di famose canzoni italiane, come fosse una colonna sonora) è uno spaccato di vicende siciliane, l’ambientazione è tra Taormina, Castelmola e Catania. Al centro della trama, la misteriosa morte, all’alba di un freddo giorno di gennaio, della figlia di una potente famiglia di imprenditori originari di Caltagirone. Protagonista -come detto- è il giornalista Giacomo Cassisi, firma di un quotidiano, che sceglie di indagare affidandosi al proprio intuito, cogliendo tracce che possono essere i versi di una canzone o il particolare di un quadro, il titolo di un romanzo o una ricetta culinaria. A fare da sfondo alle sue ricerche è un volto femminile che egli ritrae, senza sapere esattamente chi rappresenti, ma con la sensazione di conoscerlo bene. In questo tenue noir, con Cassisi, c’è in effetti un ricco universo femminile: l’amica del cuore Elena, la fidata stiratrice Angela, la seducente Irina, la sofisticata baronessa Rosalia, la collega Simona e, in chat, la indecifrabile Eylis. Cassisi, indole bohemienne, ha le caratteristiche per diventare un personaggio popolare. E’ un uomo costantemente alla ricerca della verità, che si muove tra le difficoltà di una Sicilia ancora una volta terra di misteri. Ma non è il classico investigatore di mestiere, né un commissario di Polizia né un maresciallo dei Carabinieri. Così come la Sicilia descritta da Carbone è un’isola diversa da quella conosciuta nostalgicamente arcaica, piuttosto moderna.

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