Piraino: L'opposizione ricorre al TAR contro la reintroduzione della Tasi e l'innalzamento dell'addizionale Irpef

Piraino: L’opposizione ricorre al TAR contro la reintroduzione della Tasi e l’innalzamento dell’addizionale Irpef

Piraino: L’opposizione ricorre al TAR contro la reintroduzione della Tasi e l’innalzamento dell’addizionale Irpef

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martedì 03 Novembre 2015 - 22:22

Al Comune di Piraino prosegue ad oltranza la battaglia tra la giunta guidata dal Sindaco Maniaci e i gruppi consiliari "Nuova Piraino" e "Semplicemente Piraino" che avevano votato la riduzione dell'addizionale Irpef e l'azzeramento della TASI, poi reintrodotti e per cui i consiglieri hanno promosso un'azione legale al TAR.

Dall'aula consiliare all'aula giudiziaria del TAR, questo il percorso di una delicata diatriba in essere a Piraino tra la giunta guidata dal sindaco Gina Maniaci e l'azione dei consiglieri dei due gruppi "Nuova Piraino" e "Semplicemente Piraino" che ha al centro il tributo sui servizi indivisibili (TASI) e l'addizionale comunale IRPEF: la prima azzerata nella seduta dello scorso 23 Settembre, e la seconda ridotta dall'8 al 5 per mille con una delibera dello scorso febbraio, ma poi reintrodotta dalla giunta pirainese.

L’azione politica era stata condotta dai due gruppi consiliari formati da Maurizio Ruggeri, Mimma Repici, Pippo Spanò Bascio e Pino Campisi per "Nuova Piraino", e Pina Saggio, Salvatore Cipriano, Erminia Calabria e Nino Miragliotta del gruppo "Semplicemente Piraino".

Si era pensato di ridurre il prelievo fiscale scrivono in un comunicato i consiglieri dei gruppi Nuova Piraino e Semplicemente Pirainoper dare una boccata d’ossigeno alle nostre famiglie, alle nostre imprese e a tutte le attività commerciali operanti a Piraino per 200.000 € in meno di tasse in un anno”.

Il comportamento tenuto dal sindaco Maniaci e dalla sua giunta è gravissimo – accusano i consiglieri – ed ha già generato delusione e confusione tra i cittadini che non sanno se devono o non devono pagare, e disorientamento tra i dipendenti comunali. Noi consiglieri abbiamo ritenuto necessario prima chiedere al sindaco ed al suo esecutivo la revoca in autotutela delle due determine sindacali e delle relative delibere di giunta municipale con le quali artificiosamente sono state rialzate le aliquote, ponendosi in evidente conflitto con le deliberazioni adottate dal Consiglio Comunale".

"Successivamente visto il silenzio dei nostri amministratori si è ritenuto necessario rivolgersi alla magistratura amministrativa – spiegano i consiglieri – dando mandato ad un legale affinché agisca per impugnare ed annullare le due determine sindacali e le relative delibere di giunta; tutto ciò allo scopo di ristabilire la democrazia che è stata calpestata da questi signori poco rispettosi dell’organo consiliare che rappresenta i cittadini tutti”.

(Giuseppe D'Amico)

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