"Stiamo intervenendo a 360 gradi, vogliamo aiutare il Teatro per farne un Ente virtuoso che possa fare produzione"
Che avesse a cuore le sorti del Teatro Vittorio Emanuele lo si è capito sin dal giorno del primo incontro avuto con i vertici dell’Ente, i sindacati e la deputazione messinese all’Ars.
Per l’assessore regionale allo spettacolo Sandro Pappalardo l’obiettivo principale è riuscire a risolvere i nodi economici, per quel che di competenza della Regione, per far uscire dalle secche e dal periodo più buio il Teatro.
“Stiamo cercando di intervenire a 360 gradi- spiega a margine dell’incontro di presentazione del progetto Resto al Sud- Dobbiamo operare su più piani e più capitoli d’intervento, perché la situazione debitoria è complessa e pesante. Ma riusciremo ad invertire la rotta”.
Pappalardo da Palermo sta sollecitando l’amministrazione Accorinti che da ben 4 anni non eroga il contributo annuale al Vittorio Emanuele. I 100 mila euro annuali, moltiplicati per 4 totalizzano 400 mila euro, che per un Ente alle prese con un milione di debiti fuori bilancio è una cifra non indifferente. Il paradosso è che Accorinti in 4 anni non ha erogato, nonostante gli appelli, i 100 mila euro destinati al Vittorio Emanuele, ma, in occasione della visita del Dalai Lama a Messina e Taormina, ha sborsato immediatamente (unico tra i 3 soci della Fondazione Tao Arte) più di 100 mila euro come dotazione finanziaria….. Va da sé che non c’era neanche l’obbligo di farlo con tanta celerità né con “moneta sonante”, dal momento che la Città Metropolitana contribuirà con patrimonio immobiliare mentre il Comune di Taormina, nel maggio del 2017 ancora non aveva erogato la sua quota.
Tornando all’assessore Pappalardo ha chiesto e ottenuto una serie di documenti ad integrazione dell’istanza FURS (Fondo Unico regionale per lo spettacolo) che a causa del “pasticciaccio” della gestione Puglisi-Saija è rimasto impantanato ed a forte rischio non solo di mancata erogazione per il 2017 ma addirittura di restituzione di quello del 2016.
“Noi vogliamo aiutare in ogni modo il Teatro a sanare la massa debitoria, perché il prestigio del Vittorio Emanuele è indiscutibile, vogliamo farne un Ente virtuoso in modo che arrivi a fare produzione ed in tal modo invertire la rotta anche sul piano economico”.
Rosaria Brancato
