"Percorsi nella memoria":mostra e viaggio interattivo nella Messina del 1908

“Percorsi nella memoria”:mostra e viaggio interattivo nella Messina del 1908

Marco Celi

“Percorsi nella memoria”:mostra e viaggio interattivo nella Messina del 1908

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venerdì 19 Maggio 2017 - 12:34

Organizzata dall'associazione culturale Art Revolution, è il primo evento di una mini rassegna che tratterà il tema della memoria del terremoto del 1908. Una rassegna per riflettere sulla nostra memorie, per pensare al futuro ed anche per guardare il presente. Domani alle 17 l'inaugurazione al Vittorio Emanuele.

"La data del 28 dicembre del 1908, che ha segnato la fine per Messina, per noi vuole essere simbolo della rinascita umana, artistica e culturale. Umana perché tutto parte dall'uomo, che con la sua determinazione e la sua volontà ed anche i suoi sogni, legge gli eventi negativi, trasformandoli, attivandosi per una rinascita. Contro la natura l'uomo non può molto. La differenza la fa il modo in cui si reagisce alle cose e ci si rialza". Così ha esordito Gabriella Sorti, presidente dell'associazione culturale Art Revolution, ed organizzatrice della mostra sensoriale nella Messina del 1908, dal titolo "Percorsi nella memoria", presentata questa mattina in un incontro nella chiesa di Santa Maria Alemanna, che sarà inaugurata domani sabato 20 maggio 2017, alle ore 17.00, al teatro Vittorio Emanuele.

"Percorsi nella memoria" è un nuovo modo di raccontare la vicenda del terremoto del 1908. Non sarà semplicemente una mostra, ma un vero e proprio percorso che ci catapulterà nel passato. "Ma la cosa più importante – continua Sorti – è che in certo senso sarà un racconto intimo perché ci ritroveremo un po' tra le anime di queste persone che hanno vissuto il terremoto, con narrazioni attoriali, delle installazioni, odori, musiche, rappresentazioni sceniche e proiezioni; per cui è un percorso abbastanza suggestivo ed anche molto forte. La mostra è divisa in vari ambienti, ed in ogni ambiente succede qualcosa di diverso, ma la cosa che ci premeva di più era proprio raccontare le storie, parlare delle persone. Ci sarà modo di muoversi attraverso le storie di queste anime rimaste coinvolte in questo tragico evento. Quindi abbiamo cercato di raccontare quest'evento a trecentosessanta gradi, cercando di rievocare e di far vivere proprio il terremoto, la vicenda in modo diverso. Per realizzare la Messina del 1908 ci siamo documentati, ma ci siamo affidati anche molto all'arte, mettendo in campo le nostre competenze artistiche, cercando di immaginare un po' l'ambiente che si poteva respirare per le strade della città all'epoca".

Percorsi nella memoria tuttavia è solo il punto di partenza di una mini rassegna. Si partirà il 20 maggio, quindi, con questo percorso sensoriale al Vittorio Emanuele. Poi il 23 maggio, ci sarà un piccolo concorso d'arte estemporanea per i ragazzi delle scuole superiori nei luoghi della memoria del terremoto, in particolare al Monte di Pietà. Si continua il 29 maggio, con un convegno nella galleria Vittorio Emanuele, in cui si discuterà non tanto del terremoto come evento in sé, ma di persone, dando molta, a ciò che hanno vissuto. Infine giorno 1 giugno, si svolgerà la giornata conclusiva, sempre in galleria Vittorio Emanuele, durante la quale gli allievi del conservatorio Corelli di Messina, in particolare l'ensemble di ottoni, diretti dal maestro Santi Crisafulli, terranno un concerto. E sempre in quest'occasione saranno aperte le casse relative alla mostra, per la quale non si pagherà nessun biglietto, ma, chi vorrà, potrà lasciare un contributo volontario. Il ricavato verrà devoluto interamente in beneficienza ai nostri connazionali del centro Italia, vittime del terremoto dello scorso anno.

In programma altre iniziative come "Nur", una mostra d'arte contemporanea, che coinvolgerà artisti di carattere intrnazionale; poi ancora ci sarà un'altra mostra di Gianluca Gugliotta, illustratore di fama internazionale, con 15 tavole raffiguranti Messina prima, durante e dopo il terremoto ed infine una rappresentazione teatrale della quale verrà realizzato anche un fumetto, insieme ad altri eventi collaterali come concerti e convegni.

L'evento è stato realizzato grazie al sostegno della Presidenza dell'Ars e dell'assessorato regionale ai Beni culturali ed in collaborazione con il Teatro Vittorio Emanuele di Messina, il Conservatorio Arcangelo Corelli, la Sovrintendenza, con il patrocinio dell' Ordine degli Architetti e del Comune di Messina e della Città Metropolitana. Ognuno degli enti, chi con contributi, chi con servizi e spazi ha collaborato perché il progetto fosse portato a termine.

Alla presentazione dell'evento infatti erano presenti anche il deputato regionale Nino Germanà, che ha sposato l'iniziativa culturale con grande interesse, "questo percorso della memoria ci aiuterà a ricordare in modo assolutamente innovativo il terremoto del 1908 che è parte di tutti noi", il sovrintendente Orazio Micali "il progetto riesce a guardare questo evento tragico in chiave positiva rivolgendosi al futuro, legando l'azione artistica e culturale ma anche l'azione unama e di solidarietà", e l’assessore alla Cultura del Comune di Messina Federico Alagna, " anche se nelle casse comunali c’è carenza di risorse, cerchiamo di dare tutto il sostegno possibile a persone coraggiose che investono la loro passione e il loro tempo in progetti che vogliono valorizzare Messina. L' evento ha un approccio nuovo al terremoto del 1908, perché ha una prospettiva che guarda al futuro ed è proprio questo il valore aggiunto di questa mostra, che ha coinvolto nelle sua realizzazione anche i giovani delle scuole"

Sarà il Presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone domani alle 17 a tagliare il nastro della mostra al Vittorio Emanuele

"Messina – ha concluso Sorti – dopo quell'evento ha faticato per uscire dalle macerie. Fortunatamente, ci sono state persone convinte di poter cambiare le cose, hanno fatto sforzi enormi per risollevarsi da quella tragedia che ha avuto conseguenze devastanti non soltanto dal punto di vista ambientale ma anche sulla psiche delle persone. Hanno dovuto ricostruirsi un'identità. Oggi per noi dovrebbe essere più semplice perché non abbiamo vissuto in prima linea quella catastrofe, ma ci portiamo dietro quegli strascichi, ma non abbiamo più scuse. Questa mostra diventa un punto di partenza per rilanciare Messina e valorizzare l'ambito artistico e culturale, cercando di trasmettere anche ai ragazzi delle scuole l'idea che per migliorare questa città ognuno deve dare il proprio contributo, anche attraverso l'arte, affinché Messina non sia più una città da cui scappare, ma un posto dove poter costruire il futuro".

Marco Celi

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