Ritrovato l'accordo sul regolamento della discordia, si dovrà passare dalle parole ai fatti

Ritrovato l’accordo sul regolamento della discordia, si dovrà passare dalle parole ai fatti

Francesca Stornante

Ritrovato l’accordo sul regolamento della discordia, si dovrà passare dalle parole ai fatti

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venerdì 24 Ottobre 2014 - 23:20

Lunghissimo incontro a Palazzo Zanca tra il SIndaco, il svrintendente, il presidente e il Cda del Teatro, gli orchestrali, i consiglieri comunali. Si è discusso di regolamento e contratti, i vertici del Teatro più disponibili al confronto.

Il sipario sui problemi del Teatro Vittorio Emanuele purtroppo non cala mai. Sembra però esserci una parvenza di sereno dopo la bufera dei giorni scorsi sul regolamento per gli incarichi esterni che il sovrintendente Nino Saja aveva predisposto e che il Consiglio di Amministrazione era pronto a votare. A sollevare il polverone i due consiglieri Totò D’Urso e Laura Pulejo e la loro “autosospensione” se si fosse andati avanti, poi l’appoggio dei consiglieri comunali Nina Lo Presti e Gino Sturniolo, gli incontri e le proteste a Palazzo Zanca, lo stop del Sindaco Renato Accorinti ai vertici del Vittorio (vedi articoli correlati). Nel frattempo è trascorsa una settimana e ieri si sono nuovamente tutti riuniti a Palazzo Zanca. C’era il Sindaco Accorinti, il presidente Maurizio Puglisi, il sovrintendente Nino Saja, il Cda, gli orchestrali e i loro legali, la consigliera comunale Nina Lo Presti e il collega Pd Daniele Zuccarello, fortemente voluti proprio dagli orchestrali.

Durante il lungo incontro attenzione puntata proprio su quel regolamento che prevedeva che per gli incarichi esterni nei confronti di professionalità iscritte in albi, come giornalisti, avvocati, commercialisti, i direttori artistici ed il sovrintendente non avrebbero avuto alcun “paletto” ma avrebbero potuto scegliere in barba a selezioni, anzianità, graduatorie e requisiti vari. Quanto a maestranze e orchestrali il regolamento all’art.8 stabiliva la predisposizione di un albo con analoga discrezionalità di scelta e con una clausola che nei fatti escludeva quanti hanno finora operato: non può essere inserito chi ha avviato un contenzioso con l’Ente. Praticamente tutti i lavoratori visto che in questi anni si sono dovuti rivolgere al giudice solo per far valere i propri diritti.

Come però già aveva dichiarato il presidente Puglisi durante la seduta di commissione consiliare di giovedì mattina, forse per placare un po’ gli animi, quello era solo una bozza e sono state fatte delle fughe in avanti che hanno scatenato il caos. Non la pensano di certo così D’Urso e Pulejo che hanno incassato delle rassicurazioni e l’impegno a eliminare le criticità.

Si è deciso che il contenzioso con l'Ente non sarà più motivo di esclusione, mentre l'albo o elenco per le prestazioni esterne terrà conto di alcuni titoli di preferenza, come anzianità di iscrizione in graduatoria, assenza di rapporto di lavoro subordinato con altro ente, rapporto di lavoro part time con altro ente, fino ad arrivare anche a coloro che si iscrivono per la prima volta e non hanno collaborato in passato (i giovani appena diplomati al conservatorio per esempio). Per quanto riguarda invece i contratti, vista la scelta di Saja di applicare ai dipendenti non più il contratto nazionale di lavoro per i dipendenti dei teatri lirici e sinfonici ma il contratto regionale, è stato assicurato che il Presidente si rivolgerà alla Regione per sapere che tipo di contratto possono applicare per le maestranze.

Si è parlato anche dell’autosospensione del duo Pulejo-D’Urso, su questo argomento è stato direttamente il Sindaco a chiedere che ricominciassero a partecipare ai Cda e dare il loro contributo. Decisione accettata dai consiglieri dissidenti che sarebbero stati pronti anche alle eventuali dimissioni se Accorinti avesse contestato il loro operato in questa vicenda.

Moderata soddisfazione è stata espressa da Daniele Zuccarello e Nina Lo Presti, per quest’ultima però ancora ci sono solo buoni propositi e annunci. “Vedremo se il frutto di queste riunioni e confronti si tradurranno in atti amministrativi consequenziali, da un anno e mezzo assistiamo ad "annunciazioni", come direbbe il buon Troisi, tradite dai fatti il giorno dopo, tuttavia non posso dire che tutto questo non sia servito a niente o che si tratti di una tempesta in un bicchiere d'acqua, al contrario credo che siamo riusciti ad incidere nelle loro scelte” ha dichiarai la consigliera.

A questo punto non resta che attendere che gli impegni presi ieri sera a fine incontro vengano rispettati. Le sentinelle sono pronte a controllare.

Francesca Stornante

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