Bando Taofilmfest: caos sull'offerta arrivata in ritardo. Le regole valgono per tutti?

Bando Taofilmfest: caos sull’offerta arrivata in ritardo. Le regole valgono per tutti?

Rosaria Brancato

Bando Taofilmfest: caos sull’offerta arrivata in ritardo. Le regole valgono per tutti?

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giovedì 26 Gennaio 2017 - 23:07

La mail dell'Agnus Dei inviata in ritardo rispetto alla scadenza prevista dal bando. "Colpa della pec intasata", spiegano dall'associazione chiedendo l'ammissione tra le proteste degli altri candidati. La Commissione chiede un parere legale. La telenovela continua....

La telenovela del bando per Taofilmfest 2017 si arricchisce di una nuova puntata dal titolo: le regole valgono per tutti? La risposta la sapremo alla prossima puntata, il 7 febbraio.

Dopo il Bando di ottobre ed il Bando 2.0 di novembre, l’apertura delle mail con le proposte inizialmente fissata per il 16 dicembre alle 15.30 è slittata al 26 gennaio, ma come in uno dei film proiettati al Festival anche nella seduta di ieri non sono mancati i colpi di scena. A tenere banco è stata la presentazione delle offerte da parte di una delle società partecipanti, la Agnus Dei di Tiziana Rocca, con un ritardo di mezz’ora rispetto all’orario indicato nel bando come termine ultimo, ovvero le 12 del 16 dicembre .

Dei sei partecipanti alla fase 1 del Bando 2.0, ne sono rimasti in pista 4, dal momento che l’Altacultura (di Catania) si è ritirata e la Camaleo srl (di Roma) non ha mandato alcuna mail con la proposta. Entro la data fissata dal Bando 2.0 quindi hanno inviato regolarmente le mail via pec tre società: Video Bank, Dea Film, France Odeon. La quarta partecipante, l’Agnus Dei di Tiziana Rocca ha inviato le 3 mail richieste con un ritardo dal quarto d’ora alla mezz’ora.

Stando a quanto previsto dal bando l’istanza doveva essere divisa in 3 parti da trasmettere con 3 mail distinte l’una dall’altra: 1)la documentazione amministrativa 2)l’offerta tecnica ed artistica 3)la parte economica riportante le fidejussioni e il piano finanziario dell’offerta.

La Commissione nominata dal Comitato di TaoArte si è trovata ad affrontare una “grana” non di poco conto. Nonostante quanto annunciato dal sindaco di Taormina e cioè che la Commissione, alla luce delle polemiche dei mesi scorsi, sarebbe stata integrata da un magistrato, così non è stato. I componenti scelti infatti sono specializzati in ambito artistico: il giornalista e critico cinematografico Franco Cicero (nominato dal sindaco di Taormina), l’attore e regista Ninni Bruschetta (scelto dal sindaco metropolitano) e il dirigente dell’assessorato regionale allo spettacolo Alessandro Rais (per conto della Regione).

Per l’Agnus Dei (che ha gestito dal 2012 al 2016 tutte le edizioni del TaofilmFest, le ultime 2 in regime di proroga), le cui 3 mail sono arrivate nell’arco della mezz’ora successiva a mezzogiorno, quindi in ritardo, si è profilata l’esclusione.

L’avvocato dell’Agnus Dei ha però prodotto un documento che indicava un tentato invio alla pec del Comitato venti minuti prima di mezzogiorno. Invio fallito, ha spiegato il legale, per via della box mail piena. Da qui la richiesta di ammissione alla selezione. Il bando però pone come termine ultimo un orario “pena l’esclusione”.

Si tratta di un solo tentativo, quando invece l’offerta doveva essere trasmessa in 3 mail separate (qualora quindi si accettasse il tentativo d’invio risulterebbe un’istanza incompleta). Né si comprende perché dopo il primo tentativo andato a vuoto, non ce ne siano stati altri nei minuti successivi. VideoBank e FranceOdeon che hanno trasmesso pochi minuti dopo il tentativo dell’Agnus Dei non hanno incontrato alcuna difficoltà.

Per la Commissione si è trattato di un problema delicato, perché accogliere l’istanza dei legali dell’Agnus Dei comporta il rischio di disattendere le regole in materia di bandi pubblici con possibili ricorsi o segnalazioni alle autorità competenti.

Se il dirigente della Regione Alessandro Rais propendeva per l’automatica ammissione dell’istanza presentata in ritardo, i due colleghi di commissione, Cicero e Bruschetta sono stati molto più cauti, evidenziando come una decisione di tal fatta debba essere presa solo in base a supporti di tipo legale.

Se da un lato l’Agnus Dei, in virtù di quel tentativo di invio potrebbe presentare ricorso contro l’esclusione, dall’altro lato l’ammissione automatica dell’istanza presentata in ritardo potrebbe comportare altro tipo di conseguenze, come un esposto in procura.

Da qui la decisione di cautelarsi e ricorrere ad un parere legale che sgomberi ogni dubbio sulla corretta procedura da seguire. L’auspicio è che non si scelga lo stesso avvocato Callipo che ha redatto il bando 2.0, per evitare di dover aggiungere ulteriori puntate ad una telenovela (o fiction) iniziata a settembre.

Prossima puntata quindi il 7 febbraio quando la Commissione tornerà a riunirsi e avrà sul tavolo il parere di un legale in merito all’ammissibilità o meno dell’istanza dell’Agnus Dei.

To be continued…..

Rosaria Brancato

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