Antillo e Nizza, gli unici comuni della provincia jonica ad aver approvato la Tasi

Antillo e Nizza, gli unici comuni della provincia jonica ad aver approvato la Tasi

Giusy Briguglio

Antillo e Nizza, gli unici comuni della provincia jonica ad aver approvato la Tasi

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giovedì 05 Giugno 2014 - 09:36

Ecco di seguito le aliquote previste dai due enti, con relative detrazioni e gettito totale previsto per la copertura dei servizi indivisbili della collettività

Antillo e Nizza sono gli unici due comuni del comprensorio jonico ad aver approvato le aliquote Tasi entro il 23 maggio scorso. Nei due enti, le comunità dovranno perciò pagare la prima rata entro il 16 giugno prossimo e la seconda entro il 16 dicembre o, se vorranno, potranno anche decidere di pagare in un’unica soluzione (vedi correlato).

Con la Tasi non pagano solo i proprietari di immobili, ma anche gli inquilini. Antillo ha così stabilito la ripartizione del tributo: il 70% spetta al possessore e il 30% a chi occupa la proprietà. Il gettito totale della Tasi stimato sulla popolazione dovrebbe essere di 24 mila euro, 41,67% dei servizi totali: di questi il 24,23% verrà impiegato per l’illuminazione pubblica e il 17,22% per la pulizia delle strade e il verde pubblico.

Ecco invece le aliquote deliberate dal consiglio comunale di Antillo:

– Abitazioni principali e relative pertinenze: 2,4 per mille

-Immobili locati per la quota a carico del proprietario: 2,5 per mille

-Attività commerciali: 1,5 per mille

-Immobili catastati nella categoria D, eccetto D/10: 0 per mille

-Altri immobili: 1,5 per mille

Riduzione e detrazioni:

-Abitante unico: 20%

-Uso discontinuo e stagionale: 30%

-Residenti all’estero: 30%

-Immobili inagibili e inabitabili: 50% sull’imponibile e detrazione 50 euro

-Abitazioni principali: € 50 euro per ogni figlio minore convivente

Nizza ha stabilito invece che in caso di occupazione della proprietà, al locatore spetterà il 15% del totale, mentre al possessore il restante 85%. Il gettito totale è stato stimato in 157 mila euro, che dovrebbero andare a coprire i servizi previsti per il 40,23%.

Ecco le aliquote:

-Abitazione principale e relative pertinenze come definite dall'Imu: 1,9 per mille

-Unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari: 1,9 per mille

-Immobili destinati ad alloggi sociali compresi quelli degli enti per l'edilizia residenziale Pubblica: 2,0 per mille

-Unità abitativa e pertinenze assegnate al coniuge, a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civile del matrimonio: 1,9 per mille

-Unica unità abitativa posseduta, e non concessa in locazione, da personale in servizio permanente appartenente alle forze armate, alle forze di polizia ad ordinamento militare e civile, al corpo nazionale dei vigili del fuoco e dal personale appartenente alla carriera prefettizia, per il quale non sono richieste le condizioni della dimora abituale e della residenza anagrafica: 2,00 per mille

-Abitazione principale e pertinenze censite in catasto nella categoria A/1-A/8-A/9: 1,00 per mille

-Fabbricati rurali ad uso strumentale di cui al comma 8 dell'art.13 del D.L 201/2011 convertito In legge n. 214/2011: 1,00 per mille

-Fabbricati costruiti e destinati dall'impresa costruttrice alla vendita fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati: 2,20 per mille

-Unità immobiliari urbane diverse dalle abitazioni principali: zero

-Aree fabbricabili: zero

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