La fatina dei denti di casa Genovese. Puglisi fa il becchino, Rossi il vigile urbano

La fatina dei denti di casa Genovese. Puglisi fa il becchino, Rossi il vigile urbano

La Redazione

La fatina dei denti di casa Genovese. Puglisi fa il becchino, Rossi il vigile urbano

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sabato 14 Febbraio 2015 - 06:53

Chiacchiere di San Valentino. Il presidente degli avvocati Ciraolo conta di restare in carica almeno altri 20 anni per tagliare il nastro del Palagiustizia 2.0. Un altro presidente, quello del Teatro, supera il provino per fare il becchino nell'Amleto. Il consulente di Messinambiente Raphael Rossi si trasforma in vigile urbano. Intanto scopriamo che Genovese aveva il pallino degli affari sin dalla più tenera età....

CIRAOLO PRESIDENTE FOR EVER

Il neo presidente dell’Ordine degli avvocati Vincenzo Ciraolo conta, vista la giovane età, di restare per lungo tempo in carica, almeno un paio di lustri. Non si spiegherebbe altrimenti la sua dichiarazione appena vinte le elezioni: “Sarò il presidente del secondo Palagiustizia”. Considerato il fatto che del Palasatellite se ne discute da 20 anni e che ogni settimana, come nella tela di Penelope, spunta una nuova soluzione che rimette in discussione le 1.832 precedenti, Ciraolo sa che non si potrà tagliare il nastro inaugurale ad occhio e croce prima del 2048…..

LA FATINA DEI DENTI DI CASA GENOVESE

Francantonio Genovese è nei guai anche con il fisco. Incappato nell’inchiesta della Procura di Milano è finito tra i 315 presunti maxievasori che hanno portato in Svizzera i loro capitali. Nel suo caso l’indagine pare si sia concentrata su una cifra di 16 milioni di euro in polizze vita. Il legale del deputato, Favazzo spiega: “Si tratta di depositi che risalgono ai primi anni ‘70”. I conti però non tornano: Genovese è nato nel dicembre del ’68, ne consegue che nel dicembre ’70 aveva due anni ed al massimo nel ’79 appena 11, come potesse aver deciso in tenerissima età di depositare in Svizzera una cifra così esorbitante appare singolare. Quindi o quei 16 milioni di euro sono i soldini della fatina dei denti di casa Genovese, o il frutto del primo salvadanaio rotto dal pargolo, o il parlamentare Pd aveva un fiuto per gli affari talmente spiccato da essere emerso sin dall’infanzia. Oppure l’avvocato deve rifarsi bene i conti.

IL PRESIDENTE PUGLISI IN VERSIONE “BECCHINO”

Il presidente del Teatro Vittorio Emanuele Maurizio Puglisi sarà il becchino nell’Amleto che andrà in scena al Teatro di Barcellona (riaperto anche grazie alla convenzione con l’Ente messinese). Il Presidente ha partecipato, con altri 169 attori ai provini dell’Antigone e dell’Amleto ed è stato scelto per il ruolo del becchino. La performance però prima di diventare effettiva deve passare dal vaglio del Cda che ha varato un regolamento che prevede l’autorizzazione in caso di prestazioni professionali esterne per i componenti del Consiglio (a titolo gratuito). Nulla da dire sul piano della legittimità, quanto piuttosto sul piano dell’opportunità e dell’immagine, dal momento che stiamo parlando del presidente, massimo vertice dell’Ente. E’ come se Giovanni Foti, direttore generale dell’Atm ma dirigente della Gtt di Torino (omologa dell’azienda trasporti messinese e con la quale l’Atm ha una partnership) superasse un provino per guidare il tram o l’autobus, e lo vedessimo al volante del Tpl, o del n°8 rosso,mentre attende alle fermate che i passeggeri salgano a bordo lamentandosi dei ritardi….

RAPHAEL ROSSI CON FISCHIETTO E PALETTA

Uno “dei consulenti venuti dal freddo” voluti da Ialacqua per Messinambiente, Raphael Rossi è riuscito ad arginare alcuni “vizietti” del personale poco avvezzo alle regole, passando alle sanzioni. Durante una di queste mission Rossi ha beccato uno dei dipendenti impegnato in un Camel Trophy da ritiro immediato della patente. “Guidava ad oltre 70 km all’ora nel viale della Libertà, attraversava l’incrocio tra il corso Cavour e la Tommaso Cannizzaro col semaforo rosso e svoltando non usava la freccia”. Non contento l’autista ha poi superato piazza Antonello sempre con il rosso, oltrepassato la doppia striscia continua nel viale della Libertà ed ha ignorato anche il semaforo rosso all’incrocio tra la Cannizzaro e Piazza Cairoli. Ovviamente Raphael Rossi gli ha comminato una sanzione. Immaginiamo che l’ambientalista abbia rischiato l’infarto inseguendo il dipendente. Essendo poi di costumi diversi dai nostri presumiamo che Rossi, alla fine dell’inseguimento, costretto suo malgrado ad una serie d’infrazioni per immortalare l’indisciplinato autista, si sia autodenunciato al Comando dei vigili pagando le multe….Brutte notizie però per quanti pensavano di farla franca alla scadenza del contratto semestrale da 35 mila euro per Rossi. Il consulente è infatti uscito dalla porta ad ottobre ma rientrato dalla finestra a dicembre. Già, perché Rossi, lasciata Messinambiente è diventato amministratore unico della partecipata laziale Formia rifiuti zero srl. Il cuore però deve averlo lasciato qui, tant’è che il 3 dicembre il commissario Ciacci ha affidato alla Re-Sources una consulenza per 50 giornate lavorative (al costo di oltre 31 mila euro esclusa iva) e, guarda caso, la Re-Sources è stata costituita pochi giorni prima, il 28 novembre e sempre guarda caso l’amministratore delegato della Re-Sources è Raphael Rossi. L’ambientalista però apparirà poco nelle vesti di vigile urbano perché il nuovo accordo prevede che su 50 giornate lavorative solo un terzo siano in trasferta. Insomma, con gli altri incarichi che ha il consulente potrà seguire Messinambiente solo da lontano. Ha fatto in fretta a comprendere alcuni usi e costumi siciliani…..

CORSI PER AMMINISTRARE CON LA FORZA DEL PENSIERO

L’emergenza meteo ha causato un corto circuito di comunicazione istituzionale a Palazzo Zanca. L’ordinanza dell’amministrazione è giunta a tarda sera, quando già da ore girava il post su Facebook del sindaco che annunciava la chiusura delle scuole. Sia il provvedimento del sindaco che l’sms, unico canale istituzionale previsto dalla Protezione civile, sono arrivati mentre i presidi di tutte le scuole erano da ore nel panico e non sapevano cosa fare. Poiché le scuole d’Italia sono istituzioni pubbliche e non si possono obbligare i presidi a fare lezioni di tweet, anche perché, in caso di problemi di sicurezza e ordine pubblico non possono dire: “l’ho letto su Fb”, la giunta sta pensando ad un sistema rivoluzionario. Quei presidi che si ostinano a voler seguire i canali istituzionali (per evitare di incorrere in reati) avranno a disposizione tre corsi di filosofia orientale tra i quali optare: 1) amministrare con la forza del pensiero, corso di 12 ore che insegna come liberarsi della burocrazia e delle leggi in poco tempo sostituendoli con il pensiero positivo 2) La concentrazione felice, corso di 25 ore che insegna come, se ti concentri intensamente, puoi immaginarti in una spiaggia delle Maldive anche quando a Messina nevica. Ottenuto l’attestato puoi chiudere la scuola e star seduto nel salotto immaginandoti immerso nelle acque dell’Oceano mentre fuori imperversa la bufera 3) Niente più barriere e tornelli mentali, 3 ore Free tecnologia che ti insegneranno come ottenere un certificato di residenza compilando il modulo col pensiero e senza fare la fila. A meno che l’impiegato non sia alle Maldive con la mente causa allerta meteo.

Per tentate querele, segnalazioni, rettifiche, lamentele, suppliche, suggerimenti, pacchi bomba, biscotti al cianuro e quant’altro: la redazione di Tempostretto

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