Hermes vuole Eller come testimonial. L'assessorato in tandem. Salvate la mucca Scilla

Hermes vuole Eller come testimonial. L’assessorato in tandem. Salvate la mucca Scilla

Hermes vuole Eller come testimonial. L’assessorato in tandem. Salvate la mucca Scilla

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sabato 16 Aprile 2016 - 06:43

Con la primavera è tornato anche Tempo di chiacchiere. Tra ironia e leggerezza proviamo a raccontare cosa accade in città.... come la poltrona per due, Faraone sottosopra, la campagna di adozione della mucca Scilla

LUCA ELLER FASHION LEADER

Il nuovo assessore al bilancio, Luca Eller Vainecher è già diventato un fashion leader. Il renziano di ferro approdato alla corte di Accorinti è convinto di essere stato scelto per le sue straordinarie capacità tecniche. In realtà a far breccia nel cuore del sindaco sono stati gli abbinamenti psichedelici delle sue cravatte, le fantasie creative ai limiti dell’onirico, i singolari disegni e pupazzi dalle geometrie variabili, gli asterischi, i geroglifici, con colori che sembrano non appartenere neanche all’iride. Ormai il Luca Eller Style fa tendenza e ha fatto impallidire le pashmine e lo stile casual di Zuccarello e Sottile che al confronto sembrano due sbarbatelli impacciati. In realtà Eller usa le cravatte come arma di distrazione per evitare che gli si chieda cosa risponderà alla Corte dei conti o quando presenterà il bilancio. Si resta ipnotizzati dai ghirigori su sfondo giallo ocra o praterie tamarindo con spruzzi di verde smeraldo e ci si dimentica di chiedere com’è finita con i residui attivi. Si narra che persino il sempre elegantissimo presidente dei revisori dei conti Dario Zaccone sia rimasto ipnotizzato dall’ultima creatura sfoggiata da Eller e abbia emesso parere “entusiastico” al previsionale 2048 vergato di suo pugno dal neo assessore dopo una notte insonne trascorsa a leggere le 10 parabole di Renzi ai pescatori di Ganzirri. Voci di corridoio danno per imminente l’arrivo a Palazzo Zanca degli stilisti di Hermes che vogliono convincerlo a fare da testimonial. Ma pare abbia già rifiutato con sdegno per aver giurato eterna fedeltà al Leopolda Style. Il suo profilo Facebook sembra un mix tra l’agenda del Pd e il diario segreto di Renzi, con foto, odi all’ideologia post-moderna, selfie e poemi sulle eroiche gesta e pensieri del Presidente del Consiglio e dei suoi generali. La meditazione del mattino la fa volta verso Firenze, in ricordo perenne del suolo natìo del salvatore del Paese.

FARAONE SOTTOSOPRA

Ha aperto le porte del Pd siculo a ex cuffariani, ex berlusconiani, ex democristiani, ex aennini, ai girovaghi dei gruppi misti, ha detto sì al Ponte, al Muos e alle trivelle. Adesso al leader renziano in Sicilia, Davide Faraone, non resta che affittare una villa ad Arcore e istituire i Club Forza Matteo tra Cefalù e Rosolini. Più che mai azzeccato il titolo del suo libro che va presentando in ogni dove: “Sottosopra”, con chiaro riferimento a quel che resta della sinistra italiana.

CAMBIAMO IL PD DAL BASSO

Dopo l’ingresso in giunta di Eller ed Ursino e dopo aver visto Accorinti in prima fila alla Faraona di Palermo, il capogruppo di Forza Italia Trischitta ha tappezzato il Comune con il nuovo simbolo di Cambiamo Messina dal basso: RENATO ACCOPDR….#maicosiinbasso. Trischitta è entrato in Aula con la maglietta raffigurante il nuovo simbolo. Accorinti nega ogni accordo con i partiti e, dopo aver per 3 anni stroncato chiunque con sermoni epocali contro i partiti prendendo le distanze da quellicheceranoprima e sopratutto dai metodi usati “un tempo queste stanze grondavano sangue” (gennaio 2015), adesso corregge il tiro e alza il freno a mano: “Chi io? Mai parlato male dei partiti….sono il fondamento della Costituzione”. L’effetto taumaturgico ed ipnotico di Eller sta funzionando al punto che il sindaco che ha sempre detto: noi siamo diversi…. (i lettori sostituiscano i puntini di sospensione con il mantra che preferiscono) si è fatto il selfie con Eller sotto i simboli renziani.

L’ASSESSORATO IN TANDEM-UNA POLTRONA PER DUE

Non esistono piani perfetti ma solo perfette intenzioni. L’ipotesi originaria di rimpasto prevedeva Signorino fuori dal bilancio, fuori dalla vicesindacatura e dalla giunta. Non è andata così e Accorinti ha uscito dal cilindro magico un’invenzione: l’assessorato in tandem. Una poltrona per due. Fino al 2 maggio, alla conclusione della Settimana della cultura, Perna e Ursino saranno come una figura mitologica, come il centauro e sulla poltrona di assessore siederanno in fasce orarie diverse. Emblematico il discorso che su Signorino ha fatto Accorinti in Consiglio: “gli abbiamo tolto la delega al bilancio, le partecipate e tutte le altre deleghe e la vicesindacatura per sgravarlo dai troppi pesi”. Dichiarazioni rese davanti a Signorino presente, come quando si spiega ai nipotini che si è presa una badante per il caro nonnetto che ormai, dopo aver dato tanto per tantissimi anni, è un bene che si riposi. A quanto pare gli lasciano lo sviluppo economico che ritengono una materia leggera, un po’ come a scuola si considerava la religione o l’educazione fisica. Ed in effetti per un’amministrazione che in 3 anni sul fronte dello sviluppo non ha fatto un solo atto concreto possiamo definirla una delega light. Come quella per la Città Metropolitana, realtà virtuale che esiste solo all’Arena di Giletti e negli incubi di Crocetta, quando sogna Orlando e Bianco che gli fanno la linguaccia alla guida di Palermo e Catania.

ADOTTATE SCILLA

L’assessore Ialacqua ha lanciato la sua campagna per salvare la mucca Scilla. Peccato che l’abbia lanciata 7 giorni dopo il fattaccio, con il rischio che se ne siano perse le tracce e peccato che lo abbia fatto solo perché, come si legge nel comunicato stampa, al Comune sarebbero arrivate centinaia di mail a sostegno della mucca Scilla. Stando al comunicato la mucca avrebbe tentato l’insano gesto di gettarsi nelle acque dello Stretto per sfuggire al mattatoio. Ialacqua dopo aver letto le mail chiede lumi a vigili ed Asp sulle sorti di Scilla e suggerisce che venga data in adozione (sempre che nel frattempo non abbia fatto un’altra fine). Si indaga sul perché sia finita in acqua. Diverse le piste seguite: 1)era convinta di essere salita su una delle navi della flotta comunale 2)si rifiutava di pagare l’ecopass 3)era contraria all’accorpamento della sua fattoria con quella di Gioia Tauro 4)aveva appena visto Eller con una delle sue cravatte…

Per tentate querele, segnalazioni, rettifiche, lamentele, suppliche, suggerimenti, pacchi bomba, biscotti al cianuro e quant’altro: la redazione di Tempostretto

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