Il ragazzo era stato ritrovato a terra, con accanto la bici, da altri automobilisti che stavano passando da quella strada. Inutili tutti i tentativi di soccorso.

Avrebbe un nome ed un volto l’uomo che, lo scorso 6 giugno, avrebbe investito il 31enne Aurelian Iordache lungo la Strada Statale di Terme Vigliatore, travolgendo la sua bici e poi lasciando il ragazzo morto sull’asfalto senza neanche voltarsi indietro. Si tratta di un 53enne di Mazzarrà Sant’Andrea che adesso risulta ufficialmente iscritto nel registro degli indagati per i reati di omicidio colposo e fuga. Sono state le indagini dei militari dell’Arma della Stazione locale e della Compagnia di Barcellona a far luce su quello che accadde realmente quella tragica notte, poco dopo le 2, sulla rampa del cavalcavia.

I FATTI. Aurelian aveva appena trascorso una serata con gli amici e stava per rientrare a casa in bicicletta quando, superato l’inizio del cavalcavia, era stato centrato da una Volkswagen Ford fuggita subito dopo. Nessuno aveva assistito al tragico impatto. Il ragazzo era stato ritrovato a terra, con accanto la bici, da altri automobilisti che stavano passando da quella strada. Inutili tutti i tentativi di soccorso, il cuore del trentunenne aveva smesso di battere quasi immediatamente.

LE INDAGINI. I militari dell’Arma avevano ascoltato tutti gli amici di Aurelian, ricostruendo ben presto la sua serata. Lungo il cavalcavia non c’erano telecamere di videosorveglianza ma quella stessa notte una macchina era stata incendiata con modalità fin troppo strane. E’ bastato ricollegare i fatti per far emergere che, probabilmente, quella macchina poteva essere la stessa che aveva travolto la bici di Aurelian e che l’incendio servisse a coprire qualcosa. Il cerchio si è velocemente chiuso sul proprietario dell’auto, oggi ufficialmente indagato. Spetterà adesso ai carabinieri del Ris effettuare le analisi sia sulla bicicletta sia sulla Volkswagen e chiarire se le ammaccature e le tracce di vernici presenti su entrambi i mezzi possano essere compatibili. (Veronica Crocitti)