Mongiuffi Melia. Riapre la Sp 11 chiusa da sei mesi per frana, ma solo per i giorni di festa. Vertice in prefettura

Mongiuffi Melia. Riapre la Sp 11 chiusa da sei mesi per frana, ma solo per i giorni di festa. Vertice in prefettura

Carmelo Caspanello

Mongiuffi Melia. Riapre la Sp 11 chiusa da sei mesi per frana, ma solo per i giorni di festa. Vertice in prefettura

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lunedì 31 Agosto 2015 - 15:47

Una riapertura a termine per motivi di sicurezza e ordine pubblicio, da giovedì sera a domenica notte. L’arteria dovrà essere costantemente vigilata e, da Letojanni, potrà essere transitata a senso unico, in direzione mare-monti

“Riapre” la strada provinciale 11, off-limits dallo scorso 9 marzo, quando una grossa frana invase la carreggiata in contrada Chiappe, lasciando parzialmente isolato l’abitato di Mongiuffi Melia. Una riapertura a termine, da giovedì sera a domenica notte, giusto per consentire i solenni festeggiamenti in onore della Madonna della Catena, che ogni anno, la prima domenica di settembre e nei giorni precedenti, richiamano migliaia di fedeli nella valle del Chiodaro, fino al santuario di contrada Fanaca.

L’arteria dovrà essere comunque costantemente vigilata e, da Melia, potrà essere transitata a senso unico, in direzione mare-monti. Solo i residenti potranno percorrerla in senso inverso. Tutti gli altri, per raggiungere nuovamente la riviera, dovranno recarsi sino a Roccafiorita, attraversare l’abitato di Limina e fare rientro da S. Alessio Siculo. La decisione è stata presa al termine di un vertice in Prefettura con il capo di Gabinetto Adele Maio, al quale hanno partecipato il sindaco di Mongiuffi Melia, Rosario D’Amore, il comandante della locale stazione dei carabinieri, il maresciallo Giovanni Bonaccorso, il comandante dei vigili urbani, il capitano Onofrio Moschella e il vicepresidente del Consiglio comunale di Limina, Rosanna Ragusa. Per quanto concerne il monitoraggio dell’arteria, di giorno ci penserà il Comune mentre di notte ci saranno gli uomini della polizia municipale, secondo quanto stabilito in una precedente riunione che il primo cittadino ha avuto con l’ingegnere Giuseppe Celi (dirigente della Provincia).

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco D’Amore: “E’ l’unico modo per garantire lo svolgimento della festa religiosa e non solo. Se la strada fosse rimasta chiusa – aggiunge – ci sarebbero stati problemi di sicurezza e ordine pubblico. Ci sarebbe stato detto di limitarci alla festa prettamente religiosa con tutte le ricadute negative che ciò avrebbe comportato sotto il profilo economico per i nostri operatori commerciali”.

Carmelo Caspanello

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