Consiglio comunale 2013-2016: tra salti della quaglia, dimissioni ed inchieste giudiziarie

Consiglio comunale 2013-2016: tra salti della quaglia, dimissioni ed inchieste giudiziarie

Danila La Torre

Consiglio comunale 2013-2016: tra salti della quaglia, dimissioni ed inchieste giudiziarie

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giovedì 23 Giugno 2016 - 23:02

A dispetto del risultato elettorale venuto fuori dalle amministrative del 2013 , in questi tre anni il Civico Consesso ha rappresentato una solida stampella per l’amministrazione Accorinti. Tra sindaco, assessori e consiglieri comunali è in atto da tre anni un’azione di mutuo soccorso

Maggioranza di centro- sinistra nel 2013, maggioranza di centro-destra nel 2016. Sul piano politico, c’è un fatto che più di ogni altro “marchia” il Consiglio comunale in questi primi tre anni di mandato: la migrazione di massa dal Pd a Forza Italia di numerosi consiglieri. La transumanza è coincisa con un evento esterno a Palazzo Zanca, ma in grado di creare un vero e proprio terremoto dentro l’aula consiliare, ovvero l’adesione a Forza Italia di Francantonio Genovese, avvenuta a pochi giorni dalla revoca dei domiciliari.

L’addio al partito democratico da parte dell’ex sindaco di Messina, sotto processo nell’inchiesta Corsi d’oro, ha dato il là ai salti della quaglia e nel giro di pochi giorni la stragrande maggioranza di coloro i quali erano stati eletti nel 2013 nel partito democratico e nelle liste collegate si sono ritrovati nello schieramento opposto, andando a rimpinguare le fila di Forza Italia.

Nonostante i guai giudiziari e la lontananza forzata dalla scena politica per oltre un anno, Genovese – una volta tornato in libertà – non ha dovuto faticare per trascinarsi dietro una decina di consiglieri comunali. Anzi, con il passare delle settimane il parlamentare ex Pd oggi forzista è andato ad attingere anche da altri partiti.

Nella fase calda dell’esodo di massa, che risale al mese di dicembre 2015, i consiglieri che hanno ripudiato il Pd per buttarsi sotto le bandiere di Forza Italia sono stati : Benedetto Vaccarino, Paolo David (attualmente sospeso perché ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta Matassa); Donatella Sindoni, Emilia Barrile, Carlo Cantali, Peppuccio Santalco, Daniele Zuccarello, Francesco Pagano e Simona Contestabile. Oggi alla “corte” di Genovese ci sono anche Carmelina David, eletta nell’Udc e transitata per un breve periodo nel Gruppo Misto; e Nora Scuderi eletta nella lista Megafono. E’ invece tornato sui suoi passi Zuccarello, che è passato al Gruppo Misto. Non è andata anzi non è tornata in Forza Italia ma si è resa comunque protagonista di una capriola politica che l’ha portata dal centro-sinistra al centro destra anche l’ex capogruppo dei Dr Elvira Amata, oggi componente solitaria del gruppo Fratelli d’Italia. Singolare resta la scelta del consigliere Nicola Cucinotta, che si dichiara ex fedelissimo di Genovese e vicino a Ncd ma che continua a sedere nel gruppo consiliare “Progressisti democratici” accanto agli azzurri Contestabile e Pagano.

Una particolarità della migrazione consumatasi in questi mesi all’interno del Consiglio comunale è rappresentata dalla circostanza che i consiglieri ex Pd non sono emigrati compatti verso il gruppo di Forza Italia ma hanno mantenuto in vita i gruppi consiliari nati nel 2013 (seppur questi portino il nome delle liste che erano collegate al partito democratico durante le elezioni amministrative), trasformandoli in gruppi satellite di FI. L’unica novità è, infatti, la costituzione in aula del gruppo Grande Sud. Il caso più emblematico è quello del gruppo composto da forzisti e capeggiato da Santalco “Felice per Messina” , dove Felice è addirittura il nome di battesimo del candidato del centro-sinistra Calabrò. Non smantellare i gruppi ha consentito di mantenere i capigruppo e i piccoli “privilegi” ad essi riconosciuti, come ad esempio la possibilità di partecipare a tutte le commissioni e firmare deleghe ai colleghi.

A conti fatti, oggi, il centro-destra ha in Consiglio comunale 18 consiglieri comunali, poco meno della metà dei componenti totali, pari a quaranta (IN BASSO LA GEOGRAFIA POLITICA DEL CONSIGLIO COMUNALE).

Salti della quaglia a parte, nel terzo anniversario di questo Consiglio comunale dobbiamo anche registrare il recente ingresso di tre volti nuovi rispetto al 2013. C’è l’esponente del Pd Gaetano Gennaro, che ha preso il posto di David ed è rientrato a Palazzo Zanca (per lui già tre mandati da consigliere comunale alle spalle) pur essendo il secondo dei non eletti nella lista del Pd, perché il primo dei non eletti è l’ex consigliere Giovanni Cocivera, coinvolto nell’inchiesta aborti clandestini e anche lui raggiunto da misura cautelare. Ci sono anche le new entry Maurizio Rella e Cecilia Caccamo, che hanno preso il posto dei dimissionari Nina Lo Presti e Gino Sturniolo, i due consiglieri che più di tutti gli altri hanno rappresentato una vera spina nel fianco dell’amministrazione Accorinti, facendo una opposizione dura ma sempre documentata e contestualizzata a fatti ed atti amministrativi. Rella e Caccamo sono andati ad irrobustire il gruppo Cambiamo Messina dal Basso, che dopo il passaggio di Lo Presti e Sturniolo al Gruppo Misto era rimasto con le uniche due accorintiane sopravvissute Lucy Fenech e Ivana Risitano. La Caccamo, compagna del sindaco Accorinti, rafforza certamente il supporto garantito in Aula dal gruppo CMdB all’amministrazione. Rella, che dall’esterno ha più volte criticato l’operato della giunta comunale, per il momento sembra essersi integrato abbastanza bene con il terzetto composto dalle consigliere “ultra-accorintiane” ma non è escluso che si tratti di una posizione attendista destinata cambiare nelle prossime settimane, dopo una prima necessaria fase di studio delle dinamiche d’aula.

In questo terzo anniversario del Consiglio comunale, l’aspetto politico si intreccia inevitabilmente con quello giudiziario, a causa delle inchieste che hanno travolto alcuni consiglieri, prima con Gettonopoli e poi con l’operazione Matassa. Sebbene la responsabilità penale sia personale, e nei casi citati è ancora da accertare, è indubbio che l’ immagine e la credibilità dell’intero organo rappresentativo sono state fortemente compromesse dalle inchieste ed oggi il Consiglio comunale appare politicamente molto debole e facilmente attaccabile, anche di fronte ad una giunta che ha realizzato ben poco di quanto scritto nel programma e che, con l’ingresso di Luca Eller e Daniela Ursino, ha cambiato pelle ed identità.

A causa delle inchieste giudiziarie in corso, infatti, agli occhi dell’opinione pubblica questo Consiglio comunale non ha la necessaria autorevolezza per svolgere le funzioni di controllo e di indirizzo che la legge gli riconosce e per tale ragione diventa sovente bersaglio di pesanti critiche, anche da parte di sindaco ed assesori. Salvo quando l’esecutivo si trova costretto ad invocare la collaborazione dei consiglieri comunali per farsi votare atti di natura finanziari presentati all’ultimo secondo utile.

A dispetto del risultato elettorale venuto fuori dalle amministrative del 2013, in questi tre anni il Consiglio comunale – pur dominato dai partiti tradizionali – ha rappresentato una solida stampella per l’amministrazione Accorinti. E anche chi oggi in Aula vuol fare credere di fare opposizione partecipa a quell’azione di mutuo soccorso che consente a tutti – sindaco, assessori e consiglieri – di non perdere la poltrona conquistata nel 2013. Anche i ciclici annunci sulla sfiducia lasciano il tempo che trovano.

E’ il gioco delle parti, in virtù del quale da tre anni si fa finta di litigare ma in fondo si tira a campare, con il solito ritornello dei consiglieri: «Prima di tutto il bene della città».

Danila La Torre

L’ATTUALE COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

CENTRO-DESTRA

FORZA ITALIA: Pippo Trischitta (Capogruppo); Pierluigi Parisi; Giovanna Crifò; Emilia Barrile (ex Pd)

GRANDE SUD: Benedetto Vaccarino (Capogruppo, ex pd ); Donatella Sindoni (ex Pd) Carmelina David (ex Udc ex Gruppo Misto )

PROGRESSISTI DEMOCRATICI : Francesco Pagano (Capogruppo ed ex Pd); Simona Contestabile (ex Pd); Nicola Cucinotta (ex Pd ora vicino a Ncd)

FELICE PER MESSINA: Peppuccio Santalco (Capogruppo ed ex Pd) Caro Cantali (ex Pd); Nora Scuderi (ex Megafono)

FRATELLI D’ITALIA: Elvira Amata (ex Dr)

SIAMOMESSINA: Fabrizio Sottile, Piero Adamo

NCD: Daniela Faranda(Capogruppo); Nicola Crisafi

CENTRO-SINISTRA

PARTITO DEMOCRATICO: Antonella Russo (Capogruppo, ex Progressisti democratici ed ex Gruppo Misto); Pietro Iannello (eletto nel Pd, passato al Gruppo Misto ed ora tornato nel gruppo consiliare del partito democratico); Claudio Cardile (ex Felice per Messina); Gaetano Gennaro

UDC: Mario Rizzo (Capogruppo): Mariella Perrone, Franco Mondello, Andrea Consolo, Libero Gioveni

DR: Nino Interdonato; Nino Carreri (capogruppo); Rita La Paglia; Santi Sorrenti

IL MEGAFONO: Angelo Burrascano

CAMBIAMO MESSINA DAL BASSO – ACCORINTI SINDACO: Lucy Fenech (Capogruppo); Ivana Risitano; Cecilia Caccamo; Maurizio Rella

GRUPPO MISTO: Pippo De Leo (ex Megafono); Daniele Zuccarello (ex Pd ed ex Grande Sud) Carlo Abbate (ex Dr)

SICILIA DEMOCRATICA: Pio Amadeo (ex Megafono)

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