Le scale "immobili" rivivono per una sera. E' la terza ZTL del Pinelli Itinerante

Le scale “immobili” rivivono per una sera. E’ la terza ZTL del Pinelli Itinerante

Eleonora Corace

Le scale “immobili” rivivono per una sera. E’ la terza ZTL del Pinelli Itinerante

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venerdì 22 Febbraio 2013 - 08:48

Terza ZTL. Proiezione e dibattito del film Caché di Michael Haneke con il professore Fabio Rossi all’interno della chiesa sconsacrata di via Peculio Frumentario, presso le scale mobili rimaste “immobili”. I membri del Teatro in Fiera Pinelli divenuto “itinerante” continuano il loro percorso

Non c’è due senza tre. Gli occupanti del Teatro in Fiera, ribattezzato Pinelli, ormai “nomadi” dopo i sigilli posti dalla Magistratura al padiglione fieristico, hanno dato vita, ieri sera, alla terza puntata delle ZTL (Zone Temporaneamente Liberate). Per la proiezione del film: Caché di Michael Haneke (2005) e per il dibattito con Fabio Rossi – professore di linguistica, lingua del cinema e storia del cinema dell’ Università di Messina – è stata riaperta e riconsegnata alla fruizione, ma anche alla memoria, dei cittadini la chiesa sconsacrata di via Peculio Frumentario.

L’edificio, un piccolo gioiello di architettura d’inizio ‘900 che richiama lo stile neogotico – tanto da far avere un dejavu assurdamente parigino a chi, ieri sera, varcava il cancello in ferro battutto che delimita l’area della chiesa, letteralmente incastrata tra palazzi che la sovrastano di molti piani – appartiene all’Istituto dei Conservatori Riuniti. Fu per un periodo concessa come sede di zona dell’AGESCI dello Stretto – come ci spiega lo storico Marco Grassi – con tanto di biblioteca e punto vendita. Questo è avvenuto una ventina di anni fa, poi i locali sono stati liberati e la struttura chiusa.

Inoltre, la chiesetta è situata proprio accanto alle famose scale mobili dette ormai “immobili” di via Peculio Frumentario. I lavori per l’impianto di scale mobili che affiancassero la scalinata per il beneficio, soprattutto, di anziani e disabili, sono iniziati nel 2005 sono costati alla collettività circa 800 mila euro. L’opera, però, non è mai stata messa in funzione. Una delibera della IV circoscrizione risalente al 2010, chiedeva interventi immediati per il collaudo e la messa in funzione delle scale. Ma nulla è stato fatto. E le scale mobili restano immobili.

Proprio per denunciare lo spreco di soldi pubblici e la chiusura della chiesa, gli attivisti del Pinelli hanno scelto via Peculio Frumentario come terzo luogo – simbolo cittadino su cui accendere i riflettori. Almeno per una notte. Il professore Fabio Rossi definisce coraggiosa l’iniziativa dei manifestanti: “Iniziativa coraggiosa. Soprattutto perché avviene in una città come Messina che negli ultimi anni non ha brillato in quanto attenzione ai problemi urbani e sociali”.

A chi, invece, gli domanda le motivazioni della scelta del film, risponde: “Il tema principale del film è lo sguardo. Sottolinea il ruolo attivo dello spettatore. Si presta molto anche ad un dibattito. Parte come un film che sembra individualistico e invece alla fine si scopre rivolto ad un intera società. Non solo quella francese, ma occidentale”. E il professor Rossi interviene anche sulla polemica contro i Multisala indetta dagli attivisti con la manifestazione di mercoledì sera che ha visto improvvisare un cineforum alla Galleria Vittorio Emanuele. “La maggiore scelta offerta dai Multisala è solo un illusione. In realtà alcuni film non arrivano proprio in questa città! Questo è un grande peccato anche perché studiosi come Nino Genovese – storico del cinema Messinese – e tutti gli altri sanno che Messina fin da inizio ‘900 è stata una città protagonista nella cultura cinematografica italiana ed Europea. Basti pensare al festival del cinema successivamente spostato a Taormina, ma che nacque all’Irrera a Mare”.

L’iniziativa si è conclusa verso la mezzanotte. Tolti gli striscioni e raccolte le sedie, la chiesetta è stata nuovamente chiusa. “Abbiamo inaugurato sabato scorso, nella galleria liberty chiusa da oltre sessant'anni in pieno centro cittadino, la prima ZTL – scrivono i membri del Pinelli – Molti luoghi della nostra città sono blindati da cancelli privati, da distratte sordità pubbliche, dalla nostra stessa inerzia fatalista di cittadini rassegnati. Noi vogliamo liberarli, offrirli in concreto alla ricchezza della società che insieme produce cultura, relazioni, saperi critici, antidoti alla soggezione e all'alienazione, anticorpi corali contro la crisi economica che ci morde, ci sfibra e ci condanna alla solitudine”. Proprio contro l’indifferenza e l’immobilismo dettato dalla rassegnazione si schiera il film proiettato ieri, che lascia gli spettatori con un dubbio oltremodo inquietante: “Restare a guardare, è altrettanto colpevole?”

8 commenti

  1. 2005? Amministrazione Providenti area –centrosinistra–, lo stesso delle garitte dei vigili mai usate, chssà quanti di questi attivisti lo votarono..

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  2. chi ci ridà 800.000 euro pubblici finiti chissà dove??Chi pagherà??Qualcuno è andato in galera??

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  3. Nel 2005 Providenti non c’era più da tempo e se non sbaglio Genovese è stato eletto nel dicembre del 2005. Chi c’era prima? Indovina, indovinello…

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  4. Napoleone, ripassati la storia. Providenti ha finito il suo mandato nel 98. E Genovese è stato eletto nel dicembre del 2005. Chi c’era prima? Indovina – indovinello.

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  5. Per Napoleone

    Restare a guardare e’ altrettanto colpevole e lo e’ ancora

    di piu’ accusare in continuazione chi ci mette la faccia

    per fare qualcosa di buono per questa citta’!!!

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  6. hermann , hai ragione ho confuso col periodo 94-98, chiedo venia. Quindi questa è un altra responsabilità grave della giunta Buzzanca; ottimo!!

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  7. anna pagano chi ti dice che gli alti restano a guardare?? magari ci sono persone che spingono in altri modi

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  8. Sempre per Napoleone

    sii piu’ esplicito perche’ quello che mi hai risposto non ha nessun senso!

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