Sarà una Commissione amministrativa ad indagare sul furto delle “brutte copie”. L’Udu: «Decisione tardiva»

Sarà una Commissione amministrativa ad indagare sul furto delle “brutte copie”. L’Udu: «Decisione tardiva»

Sarà una Commissione amministrativa ad indagare sul furto delle “brutte copie”. L’Udu: «Decisione tardiva»

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lunedì 16 Gennaio 2012 - 10:18

Infelice secondo i legali dell’associazione universitaria anche la definizione di «documenti privi di rilevanza» attribuita dall’Ateneo alle brutte copie scomparse: «sono gli unici atti ufficiali - sottolineano - dai quali possa evincersi la sequenza della domande, che muta per ogni partecipante per evitare copiature»

Sarà una Commissione amministrativa ad indagare sul furto delle “brutte copie” relative alle ultime prove di ammissione alla facoltà di Medicina . Così hanno deciso i vertici dell’Ateneo peloritano.
«In riferimento ai plichi del fogli “brutte copie , che sono stati sottratti da ignoti dai locali dei locali dell’Archivio della direzione didattica di via dei Verdi ( e non del Rettorato) -si legge in un comunicato – pur sottolineando che si tratta di documenti privi di rilevanza, vi è viva preoccupazione per un furto avvenuto in un archivio dell’Ateneo. E per questo è stato deciso di costituire una commissione amministrativa che accerti quanto accaduto».
L’Università chiarisce la propria posizione anche in merito al ricorso presentato da 51 studenti rimasti fuori dalla graduatoria che contestano la violazione del principio di anonimato : «L’Ateneo in ottemperanza all’ordinanza del Tar del 21 dicembre scorso fornirà puntualmente tutti necessari attestanti la regolarità dell’operato della commissione e dello svolgimento delle prove. Si è certi che, come richiesto dai giudici amministrativi, il Cineca fornirà chiarimenti, sulle misure adottate per: verificare l’integrità dei plichi all’atto della ricezione e la custodia degli stessi, le modalità di correzione degli elaborati, la verifica dei plichi all’atto della ricezione».
Al comunicato dell’Università arriva puntuale il commento dell’Udu (Unione degli universitari). «L’Ufficio Legale dell’Udu, la prima associazione universitaria a denunciare la violazione dell’anonimato che ha caratterizzato la prova di ammissione a medicina a Messina nell’ultimo decennio – si legge testualmente in una nota – esprime un moderato apprezzamento per la decisione dell’Ateneo di istituire una commissione di indagine sul furto delle brutte copie di tutti i compiti. La decisione – riferiscono i Legali Udu – appare assai tardiva, considerando che le richieste sono intervenute il 16 settembre 2011; solo oggi, dopo l’intervento della stampa e dopo oltre un mese dalla denuncia del furto alla Digos, l’Ateneo si è deciso per l’istituzione della commissione che dovrà “lavorare” a distanza di mesi e mesi dai fatti con notevoli e maggiori difficoltà nella ricostruzione degli accadimenti».
L’Ud, inoltre, non condivide la definizione che l’Ateneo ,deputato dal Ministero a gestire la prova di ammissione, dà alle “brutte copie”, definite documenti “privi di rilevanza, «giacché – spiegano i legali – è ‘ lo stesso Decreto Ministeriale ad onerare l’Ateneo della custodia. Si tratta, infatti – continuano – come candidato al concorso sa bene, degli unici atti ufficiali dai quali possa evincersi la sequenza della domande, che muta per ogni partecipante per evitare copiature, attribuita a ciascuno studente. Ad oggi -sottolineano ancora – non esiste altra traccia autentica e riscontrabile dalla quale ricavare che a quel determinato codice corrisponde quella data sequenza di domande che il Cineca assume di aver corretto sulla base del solo modulo risposte in suo possesso. Così come avvenne per l’anno passato, sulla cui prova indaga la Procura della Repubblica, inoltre, essendo tali fogli gli unici su cui i candidati avevano la possibilità di prendere appunti e ragionare, gli investigatori avrebbero potuto trarre elementi importanti. Si sarebbe potuto accertare, ad esempio, come, nonostante una “brutta” intonsa, qualche “genietto” abbia comunque ben risposto a complicatissimi quiz di chimica e matematica». (DLT)

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