Prova su strada Bmw G 310 R: non chiamatela entry-level

Prova su strada Bmw G 310 R: non chiamatela entry-level

Prova su strada Bmw G 310 R: non chiamatela entry-level

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giovedì 08 Febbraio 2018 - 05:04

La piccola monocilindrica sorprende per lo stile accattivante e le qualità dinamiche.

La Bmw G 310 R è la roadster del Gruppo di Monaco di Baviera che ha portato il marchio in un mercato nuovo per Bmw Motorrad, molto affollato e combattivo. Le piccole cilindrate stanno infatti risalendo neanche troppo lentamente le classifiche di vendita, complice il prezzo contenuto che ha dato l’opportunità a molti di rimontare in sella a una vera moto, riassaporando il piacere delle due ruote a un costo accessibile ai più.

La G 310 R – proposta al prezzo chiavi in mano di 5.350 euro – è dunque la prima moto dell’era moderna Bmw Motorrad con cilindrata sotto i 500 cc. È la prima di una famiglia di prodotti monocilindrici entry-level che Bmw ha pensato per questo tipo di mercato senza rinunciare allo stile e alla qualità che le appartengono. Considerandosi una neofita del Gruppo, Bmw Motorrad ha fatto in modo di ridurre il gap con le concorrenti intavolando una joint venture con TVS Motor Company, terza azienda indiana produttrice di moto e molto esperta sulle piccole cilindrate. Il risultato? Progettazione Bmw nel centro stile di Monaco di Baviera e produzione e assemblaggio delle componenti in India, nella fabbrica TVS, dove Bmw si è fatta costruire un reparto dedicato solo alla nuova nata imponendo standard qualitativi tedeschi, per fare in modo che dalle linee di produzione esca una vera Bmw.

Tutto questo impegno lo ritroviamo nella G 310 R. A prima vista sembra tutto tranne che una entry-level. Il design curato, gli assemblaggi e le plastiche di buona fattura, i dettagli tecnici fanno pensare a una vera Bmw. Super-compatta grazie a una lunghezza massima di 2 metri, alla guida si avverte sin da subito la sensazione di agilità e maneggevolezza. Lo stile sportivo palesemente ispirato alla sorellona S 1000 R con dettagli quali la forma del faro, la coda alta e il serbatoio compatto rendono molto bella e filante la piccola Bmw, ma danno anche la sensazione di già visto riguardo le linee di questa moto. Sinceramente ci saremmo aspettati qualche dettaglio distintivo più marcato, ma Bmw ha preferito restare conservativa a livello estetico, mantenendo lo stile tipico delle sue naked la cui linea resta comunque molto piacevole.

Il display Lcd (prodotto da Continental) non è certo tipico di queste categorie; ben fatto, leggibile e ben illuminato in tutte le condizioni meteo, regala molte informazioni utili sulla moto come giri motore, velocità, marcia innestata, chilometraggio, livello benzina, temperature, DTE e dati di consumo. Niente male per una entry-level!

Il telaio è il classico traliccio in tubi d’acciaio in grado di garantire la massima maneggevolezza in ogni condizione. Più ricercata invece la soluzione di montare il mono con la testa inclinata di 180° che ha portato a una serie di vantaggi, non ultimo quello di spostare i pesi e il baricentro sull’anteriore aprendo alla possibilità di montare un forcellone più lungo a tutto vantaggio di stabilità, maneggevolezza e omogeneità di comportamento. Sì, perché prima di tutto la Bmw G 310 R vuole essere una moto globale, adatta a tutti i piloti, anche ai meno esperti. E in effetti lo è.

Molto facile da guidare, agilissima nel traffico con un raggio di sterzata molto contenuto, freni potenti e ben modulabili (entrambi a disco da 320 mm anteriore con pinza fissa a quattro pistoncini, da 240 mm posteriore con pinza flottante a due pistoncini) non sorprende mai con reazioni non controllabili. Merito anche del mono ammortizzatore regolabile sul precarico e della forcella a steli rovesciati da 41 mm (prodotto dalla Kayaba).

Il motore come già detto è un monocilindrico, quattro valvole Euro 4 da 313 cc raffreddato a liquido, con 34 cv di potenza a 9.800 giri e coppia di 28 Nm a 7.500 giri. Per ridurre le vibrazioni tipiche di un mono, Bmw ha adottato un controalbero davanti all’albero motore, che effettivamente riduce non poco le vibrazioni percepite. La velocità massima non è certo entusiasmante ma adeguata a moto di questa categoria (143 km/h) e ampiamente sufficiente sia in città che fuori per divertirsi senza esagerare. Il vantaggio? I consumi da scooter: con 3,3 litri ogni 100 km potrete anche dimenticarvi del benzinaio.

Ben calibrata anche la triangolazione tra manubrio, sella e pedane, una buona via di mezzo per accontentare anche chi in una naked cerca un po’ di grinta oltre alla facilità di utilizzo. Risposta del gas molto precisa, frizione delicata, posizione di guida comoda, sella lunga e ben imbottita (si sta comodi anche in due), la G 310 R non stanca mai e si presenta molto bilanciata. I rapporti del cambio molto corti e la coppia disponibile sin dai bassi giri permettono l’utilizzo delle marce alte anche a basse velocità senza alcuna fatica.

In città, la G 310 R sorprende per agilità e facilità di utilizzo soprattutto nel traffico. Fuori città, invece, da evidenziare la stabilità e la precisione nell’inserimento e percorrenza di curva così come la facilità nei cambi di direzione, complici il peso contenuto dell’avantreno e della moto stessa (158 kg in ordine di marcia). Nonostante i 34 cv il motore regala buone sensazioni sui medi regimi con una bella progressione, che ritroviamo anche superati gli 8.000 giri fino al limitatore.

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