Storie di buona sanità. Il ringraziamento di un paziente all'ospedale Papardo

Storie di buona sanità. Il ringraziamento di un paziente all’ospedale Papardo

Storie di buona sanità. Il ringraziamento di un paziente all’ospedale Papardo

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mercoledì 26 Settembre 2012 - 09:18

La testimonianza della familiare di un paziente operato nel reparto di neurochirurgia del Prof. Salpietro

L’ospedale è il Papardo-Piemonte, il reparto è quello di neurochirurgia, il direttore del reparto è il dottor Francesco M. Salpietro. Circostanza e nomi non nuovi nella cronaca dei giornali. Neanche venti giorni fa infatti era apparsa su “La Provincia Pavese” la denuncia di un caso di malasanità riguardante l’ospedale messinese. Su Tempostretto, il dott. Salpietro aveva risposto, inviando la lettera di una paziente che, curata e assistita al Papardo, ringraziava ed elogiava l’equipe medica della U.O.C. di Neurochirurgia.

Un’altra testimonianza a favore dell’ospedale riuniti Papardo-Piemonte arriva oggi dalla familiare di un paziente operato nel reparto di Neurochirurgia. Di seguito la lettera.

“Nel mese di Maggio 2012 mio padre viene ricoverato nel reparto di Neurologia dell’Ospedale Riuniti Papardo Piemonte a seguito di una visita da parte del dott. Lo Presti perché mostra dei segni di confusione, difficoltà nella parola, difficoltà di memoria. Nello stesso giorno gli viene eseguito una elettroencefalografia. Dopo due giorni, mio padre ha un peggioramento, perde l’uso della parte destra del corpo e, di colpo, si trova allettato, impossibilitato nello svolgere la più semplice delle funzioni. Mi metto subito in contatto con il Dott. Lo presti, il quale mi dice che ha già richiesto una Tac. Da questo esame si nota un importante edema che coinvolge la parte sinistra del cervello. Il dottore mi richiama e mi dà i risultati dicendomi anche che secondo lui ci potrebbe essere qualche altro “problemino” (da premettere che il dottore Lo presti non era in sede, ma fuori città)e che ha già disposto una risonanza magnetica con mezzo di contrasto. Le condizioni cognitive e fisiche di mio padre peggiorano ulteriormente. Viene effettuata, nel giro di pochi giorni, questa indagine che rileva la presenza di un tumore di ben 8 cm (ho assistito all’esame) e quando il referto arriva in reparto il dott. Lo Presti mi chiama per darmi il responso, dicendomi che mio padre sarebbe stato di lì a poco visitato da un neurochirurgo.
Dove portare mio padre? A chi affidarci? Tanti interrogativi ai quali non c’era una risposta sicura.
Il dott. Lo Presti, così come tutti i medici del reparto, ci dice di farlo operare (il tumore era operabile) nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale in questione. Devo dire che mai scelta fu più giusta. Abbiamo parlato con il Professore Salpietro Francesco, dirigente del reparto, e con il Dott. Cardali in data 04/09/2012 che ci ha spiegato i rischi dell’intervento, le possibili risoluzioni e tutte le possibili complicanze relative ad interventi così importanti. Mio padre viene operato in data 09/06/2012, intervento che dura dalle ore 08:00 fino alle ore 17:30 (orario in cui mio padre esce dalla sala operatoria). Mio padre si riprende completamente, il tumore viene asportato totalmente, l’esame istologico ci dirà essere un meningioma atipico (grado II WHO). Adesso sta facendo la radioterapia nel medesimo ospedale.
Voglio, con questa mia denuncia, ringraziare i medici tutti che hanno seguito mio padre, che sono stati vicini alla nostra famiglia, sia come medici che come persone.
Un grazie al dott. Lo Presti ed alla sua infinita disponibilita’ (ripeto, non era in città, ma ha seguito lo stesso il caso di mio padre)!! Un grazie a tutto il reparto della neurologia che ha sopportato i miei pianti e le “pazzie” di mio padre senza perdere mai la pazienza, anzi, standoci vicino come pochi medici sanno fare.
Un grazie particolare a tutta l’equipe medica ed infermieristica del reparto di neurochirurgia, persone uniche dotate di “dono”. Sempre gentili, disponibili,e pronti ad ascoltare e a darti sempre una risposta, insomma, presenti!!!!! Grazie al dott.re Cardali che è davvero un medico eccellente ed una persona disponibile, così come lo sono stati tutti i medici del reparto. Grazie a tutti gli infermieri che hanno una pazienza infinita e nonostante tutto non esitano mai a risponderti con un sorriso. Un grazie “enorme” al prof. Salpietro, un medico eccezionale, una persona gentilissima e sicuramente molto competente, che esercita la sua professione con il cuore e per amore del suo lavoro, un medico che ti considera un essere umano e non “un altro caso” (sicuramente una “perla rara”)”.
Vorrei che in qualche modo deste un seguito a questa mia denuncia per giustizia, per rendere noto che “eppur ci sono”!”.

5 commenti

  1. Confermo la grandissima professionalità del dott. SALPIETRO e dei suoi collaboratori, medici e infermeri, lo faccio attraverso la testimonianza di un carissimo amico, operato brillantemente dal professore in un punto delicatissimo del tratto cervicale della colonna vertebrale. Questi sono i veri messinesi, preparati che sgobbano con il viso sereno e affaticato di chi lavora e si aggiorna continuamente. Se penso, che consiglieri regionali ignoranti e assenteisti ci scroccano 20 mila euro mensili più le indennità, viene voglia di prendere i forconi.

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  2. Eppur ci sono, bel finale il tuo e sono felice per questo, ma in fin dei conti di che stiamo parlando, du un normalissimo ricovero seguito da una diagnosi e finito con una operazione, iter normale per tutti gli ospedali del mondo o sbaglio, e ci dobbiamo meravigliare per questo ???? dovrebbe essere routine per un ospedale. Di sicuro non la penseranno così quelli che hanno perso i loro cari per diagnosi sbagliate, o altro, altrimenti non si spiegherebbero tutti questi processi, non ho nulla contro il reparto, ma sembra quasi che è un miracolo che ci sono infermieri gentili e medici che si dedicano ai pazienti ………

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  3. Condivido il commento di Max21, il mio entusiamo è stato eccessivo, senza nulla togliere alla professionalità di SALPIETRO e dei suoi collaboratori. Caro Max21 viviamo in una città dove i servizi pubblici sono allo stato pietoso, quindi a volte mi illudo che un raro fiore faccia primavera.

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  4. Ma perchè sempre a commentare il caso negativo( che purtroppo avviene in tutti gli ospedali d’Italia) e non vedere( o non volere vedere) la realtà? In un anno solare l’ospedale Papardo effettua circa 30.000 ricoveri ed altrettanti( più o meno ) il Policlinico a fronte di alcuni casi di malasanità( da verificare). Certo, questo è un discorso un pò crudele soprattutto per chi ha perso un congiunto od un amico, ma tutto il mondo sanitario si basa sulle statistiche per definire “eccellente” un ospedale od un reparto rispetto ad un altro.
    Cosa dire? Forse ai messinesi piace dare la colpa agli altri di tutto quello che succede di negativo ( e non solo in materia di sanità )?

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  5. Perché spesso e volentieri ci troviamo tutti a passare da questi posti, e ti posso dire che bisogna passarci per capire.
    Fatti un giro resta li due tre giorni e capirai.

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