Irccs-Piemonte: oggi all'Ars è il giorno della votazione. Domani quello della protesta

Irccs-Piemonte: oggi all’Ars è il giorno della votazione. Domani quello della protesta

Rosaria Brancato

Irccs-Piemonte: oggi all’Ars è il giorno della votazione. Domani quello della protesta

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martedì 06 Ottobre 2015 - 22:01

Oggi all'Ars è il giorno dell'esame del ddl sull'accorpamento Irccs-Piemonte. Mentre a Palermo il clima è teso domani a Messina si terrà la manifestazione di protesta promossa dai Comitati e dalla UilFpl.

Oggi all’Ars è il giorno del disegno di legge sull’accorpamento Irccs-Piemonte.

Entro mezzogiorno ci sarà tempo per presentare gli emendamenti mentre il voto è previsto nel pomeriggio. Ieri è iniziato l’esame del provvedimento con l’assessore regionale Gucciardi che ha sostenuto il ddl ribadendo il mantenimento del Pronto soccorso ed al presidente della Commissione Sanità Digiacomo che si è soffermato sulla valenza di un Polo riabilitativo che riesca a mantenere la mission originaria insieme a quella dell’emergenza. A seguire sono intervenuti i deputati messinesi.

“Il pronto soccorso che verrà fuori dall’accorpamento dell’ospedale Piemonte con il centro neurolesi sarà un pronto soccorso diverso- ha spiegato il presidente dell’ Ars Ardizzone- . Nella nota del ministro Lorenzin si fa riferimento a un pronto soccorso di base, che è una cosa diversa dal pronto soccorso attuale. Il pronto soccorso di base, infatti, ha un numero limitato di specialità. Si tratta di un pronto soccorso incompleto. Io voterò questo disegno di legge con la massima convinzione, ma su questi dettagli dobbiamo essere chiari. Ho inoltre sollecitato il governo regionale sulla vicenda che riguarda l'ex ospedale Margherita, chiuso e abbandonato dal 2001. Se l’Aula lo riterrà opportuno, voterà un emendamento che darà la possibilità di valorizzare l’ospedale Margherita come cittadella della cultura. Mi auguro che l’Aula voti in piena coscienza, senza imboscate e senza voti segreti”.

Il capogruppo regionale Pdr Beppe Picciolo ha annunciato un emendamento della VI commissione “che non sarà oggetto d’interpretazioni: Messina dovrà avere un Pronto soccorso d’eccellenza, con tutti i reparti connessi, una struttura di primo livello. Non lasceremo spazio agli equivoci e alle voci sterili che in questi mesi hanno fin troppo “giocato” sulle parole mettendo a rischio il salvataggio di una struttura emergenziale. Il Piemonte manterrà il Pronto Soccorso con tutti i servizi ad esso collegati e sarà una struttura d’eccellenza che nessuno potrà etichettare con altri aggettivi. Lasciamo i termini calcistici al registro verbale sportivo, per la Politica che crede in questo disegno di legge i termini Serie A e serie B non hanno alcun significato”.

A votare contro il ddl sarà la 5stelle Valentina Zafarana: "Le bugie della deputazione e del governo si sono palesate in Aula. L'atmosfera si è fatta tesa appena ho annunciato un mio emendamento al testo per assicurare la sopravvivenza di un pronto soccorso “completo delle unita operative” secondo il Balduzzi. Le parole sono pietre, non ci accontenteremo di un ospedale "di base" così come ci impone la Lorenzin. Non esistono altre strutture in Italia come quella che si verrebbe a creare a Messina. Non permetterò che il Ministro Lorenzin faccia esperimenti di laboratorio sulla pelle dei messinesi".

Sulla vicenda si registra la soddisfazione espressa dal coordinatore provinciale del Megafono Massimo Fincchiaro che ringrazia il prefetto “ che ha saputo riunire attorno ad un tavolo le associazioni e i comitati spontanei, tutte le forze politiche, regionali e nazionali, istituzionali e amministrative per provare a farle convergere in un’unica direzione nel solo interesse della città e dei lavoratori”, Crocetta e Gucciardi quindi conclude: “Ora si vada avanti, velocemente, senza se e senza ma, si passi all’approvazione del disegno di legge”.

Dalle 16 di oggi il ddl Picciolo-Formica sull’accorpamento Irccs-Piemonte sarà all’esame dell’Assemblea che voterà anche gli emendamenti che saranno presentati.

IL DISEGNO DI LEGGE

1)L’ospedale Piemonte dell’ex azienda Ospedaliera Papardo Piemonte è accorpato all’Irccs Bonino Pulejo che mantiene la denominazione attuale.

2)Entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, con decreto del Presidente della Regione, su proposta dell’assessore per la salute, previo pareri della VI Commissione Ars e dei Ministeri della salute e dell’economia, sono disciplinati criteri e modalità operative, che assicurano il passaggio di immobili, attrezzature, personale e dotazione di posti letto dell’ospedale Piemonte secondo quanto previsto dalla rete ospedaliera, dall’Azienda ospedaliera Papardo-Piemonte all’IRCCS Centro Neurolesi che mantiene l’attività di emergenza urgenza nonché la mission dell’Istituto.

LA MANIFESTAZIONE DI GIOVEDI’ 8 OTTOBRE ALLE 16

Confermata intanto dal Comitato salvare il Piemonte e dalla Uilfpl la manifestazione di giovedì 8 alle 16 davanti al nosocomio. Il corteo di protesta raggiungerà Piazza Cairoli.

“ La battaglia del nostro sindacato e del Comitato ‘Salvare l’Ospedale Piemonte ha dato i frutti sperati- scrivono Pippo Calapai e Mario Macrì, UilFpl-. Ma non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia perché Vullo ha già manifestato l’intenzione di ricorrere al Tar. Si tratta dell’ennesima dimostrazione di come la mission del direttore generale sia quella di chiudere la struttura di viale Europa. Apprendiamo con soddisfazione il parere favorevole alla fusione col Neurolesi, ma questo non ci mette al riparo dal rischio chiusura del Pronto soccorso. Il popolo messinese dovrà fare la sua parte partecipando alla manifestazione di giovedì”.

Gli Stati Generali hanno già aderito nei giorni scorsi alla protesta, adesso si registra anche la nota di Reset “i Messinesi continuano a volere un vero cambiamento mentre chi aveva avuto la fortuna di doverlo incarnare, anche se parteciperà solo per motivi demagogici alla protesta, ha clamorosamente fallito”.

Adesione alla protesta anche per i LabDem che attraverso Luigi Beninati fanno sapere d’aver chiesto a non meglio identificate “fonti romane” chiarimenti in merito “all’interpretazione autentica della nota riguardo alle funzioni di un P.S. di base. Su tale punto la nostra fonte riferisce che il Ministero “ha salvato il salvabile”. Siamo stati quindi rinviati a quanto deciderà la Regione Sicilia, alla quale si gira la questione. Ma LabDem non mollerà. Faremo presentare un’interrogazione al Ministro della Sanità Lorenzin dai nostri deputati nazionali per ottenere ufficialmente l’interpretazione autentica del parere di idoneità all’assorbimento, che rappresenta un totale stravolgimento operativo”.

Rosaria Brancato

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