E' Felice Calabrò il candidato sindaco del centro-sinistra

E’ Felice Calabrò il candidato sindaco del centro-sinistra

Rosaria Brancato

E’ Felice Calabrò il candidato sindaco del centro-sinistra

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domenica 14 Aprile 2013 - 22:48

Con 4.878 preferenze Felice Calabrò ha vinto le primarie del centro-sinistra. "Siamo tutti vincitori- ha commentato- perchè siamo riusciti a far votare oltre 12 mila persone". I messinesi votanti nei 12 gazebo sono stati infatti 12.068. Tetto massimo al seggio di Piazza Cairoli.

Il candidato sindaco del centro-sinistra è Felice Calabrò. Il coordinatore dei gruppi consiliari Pd al Comune con 4.878 preferenze ha vinto le primarie di coalizione. Il duello al fotofinish con Giuseppe Grioli, segretario cittadino che si è dimesso per partecipare alla competizione, si è concluso a favore di Calabrò, sul quale sono confluiti anche i voti di gran parte dell’area Udc e dei colleghi consiglieri comunali. “Ha vinto la coalizione, ha vinto la città- ha commentato a caldo Felice Calabrò- Siamo tutti vincitori perché siamo riusciti a portare oltre 12 mila messinesi a votare per le primarie. Ringrazio gli altri candidati che hanno reso possibile questo confronto democratico. Da domani si riparte con quanti si sono dedicati per ridare una speranza alla città”. A chi gli chiede quanto abbia influito Genovese sul suo risultato lui replica: “Sono stato votato dai miei colleghi consiglieri non solo del Pd e nei quartieri, non ritengo affatto di essere stato agevolato da altri se non da chi ha lavorato insieme a me al Comune in tanti anni”.

Ecco i risultati dei candidati a conclusione di uno spoglio iniziato subito dopo la chiusura delle urne, alle 21. Emilio Fragale 903 Pucci Prestipino 905, Giuseppe Ramires 498 Felice Calabrò 4.878 Ciccio Palano Quero 1.703 Giuseppe Grioli 3.294.

La sfida in casa Pd che giocava con tre candidati si è conclusa con la vittoria di Calabrò, ma gli altri due hanno comunque registrato un notevole risultato.

“Accetto il risultato- commenta Giuseppe Grioli- Adesso ho la necessità di approfondire i dati e di capire le dinamiche della sconfitta”.

Chi è comunque soddisfatto dell’esito è il renziano Ciccio Palano Quero, perché nel regno di Genovese e con ben 2 candidati del Pd contro ha dimostrato di tenere bene “Non sono deluso, è un buon risultato-dichiara il presidente del IV quartiere- nel centro- nord della città siamo secondi e abbiamo corso da soli ,senza il sostegno degli altri, quindi il risultato è esclusivamente frutto delle nostre sole forze”.

Una macchina organizzativa perfetta, grazie all’impegno del Comitato organizzativo delle primarie, allo staff, ai 150 volontari, impegnati per oltre 14 ore nei 12 gazebo dislocati sull'intero territorio cittadino. Le file ci sono state, ma senza problemi o intoppi, segnale della partecipazione dei messinesi, attestata dalla soglia degli oltre 12 mila votanti. Ecco l'affluenza definitiva per seggio alla chiusura delle urne alle 21:

Seggio 1 – S. Margherita votanti 968- Seggio 2Tremestieri votanti 1646 Seggio 3Minissale votanti 1092 Seggio 4 – Giovanni XXIII votanti 426 Seggio 5 – Don Orione votanti 898 Seggio 6 – Camaro votanti 942 Seggio 7 – Piazza Cairoli votanti 2121 Seggio 7bis – Speciale votanti 402 Seggio 8 – Castronovo votanti 1263 Seggio 9 – Annunziata votanti 935 Seggio 10 – Ganzirri votanti 802 Seggio 11 – Castanea votanti 573. TOTALE VOTANTI 12.068.

Vediamo come si sono espressi i sedicenni, i diciassettenni ed i migranti con permesso di soggiorno che hanno votato nel seggio speciale di Piazza Cairoli:

Emlio Fragale 16 voti, Pucci Prestipino 18 voti, Giuseppe Ramires 44 voti, Giuseppe Grioli 50 voti, Felice Calabrò 129 voti, Ciccio Palano Quero 137 voti. Schede nulle 7.

Il primo seggio che ha chiuso lo scrutinio è stato quello di Castanea dove i votanti erano 573. Il coordinatore dei gruppi Pd al Comune Felice Calabrò ha ottenuto l’80% delle preferenze con 408 voti.

Dunque la “prima volta” delle primarie per la poltrona di sindaco si è conclusa con un’affluenza che può definirsi buona per una città come Messina notoriamente non incline alla partecipazione visibile, ma più propensa allo stare a guardare per poi andare dove soffia il vento. La vittoria, al di là del candidato, è andata soprattutto a quanti ci hanno creduto nonostante ogni tipo di attacchi, interni ed esterni, contro gli scetticismi e le strategie volte a far valere altre logiche.

Rosaria Brancato

37 commenti

  1. siamo alle solite
    ha vinto la solita macchina da guerra clientelare ma soprattutto il coraggio di un giovane messinese che senza voti di apparato o consiglieri comunali “telecomandati”, è stato apprezzato nel centro città.
    Quero la strada è lunga ed irta ma gli oltre 1700 cittadini che ti hanno sostenuto, pretendono che continui l’impegno per ripulire questa città dal malaffare e dalla clientela che l’hanno soffocata.
    dacci dentro, non mollare!!!

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  2. l’apparato genovesiano, ancora una volta, ha fatto la differenza. Questa volta il risultato non poteva essere clamoroso, come lo fu nel caso di Maria Tindara Gullo, perchè c’era più controllo. Ma l’obiettivo dei cognati Rinaldi & Genovese è stato raggiunto.

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  3. Avrei preferito Quero.
    In ogni caso, si tratta di un voto che ha messo a tacere le cornacchie di certi organi di informazione di stampo grillino, che hanno, invano, cercato di seminare zizzania ed odio.
    Giuiseppe Vallèra.

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  4. ART.21 COSTITUZIONE, messinesi, suvvia, liberiamo il nostro incatenato pensiero e con esso il voto. Faccio le mie congratulazioni a Felice CALABRO’, gli comunico di non fare affidamento sul mio voto al II° turno, per la prima volta diserterei il seggio, se andasse al ballottaggio con un candidato del CENTRODESTRA, non ho preferenze per nessuna delle due facce della stessa moneta, mai spesa per l’interesse dei messinesi. Con Felice CALABRO’ ha vinto quella parte dell’apparato del PARTITO DEMOCRATICO, che faccia capo a Francantonio GENOVESE, infatti CALABRO’ non fu eletto nella lista del PD, ma in una delle due liste civiche di GENOVESE, con solo 656 voti di preferenza, fu superato da Emilia BARRILE, che avrà a suo fianco, insieme a ZUCCARELLO e Simona CONTESTABILE. Non gli sarà facile accontentare i sostenitori della lista del PARTITO DEMOCRATICO, i vari ISAJA GRECO VACCARINO CUCINOTTA DAVID BONANNO. Ha concluso la sua intervista di gruppo, con una veemente difesa del Consiglio Comunale, rispondendo, a muso duro, all’accusa di SCARSO livello, lanciata dal candidato GRIOLI. La sua vittoria dice di un CENTROSINISTRA diviso al suo interno, destinato a perdere il voto di opinione e quindi il ballottaggio, se fosse con il CENTRODESTRA, molto più unito. Un candidato debole per un CENTROSINISTRA ancora più debole.

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  5. “CARNEADE, CHI E’ COSTUI?” rimuginava don Abbondio leggendo. Calabrò, cosa avrà mai fatto? si domanderanno stamani gli altri n mila elettori che a fine maggio saranno chiamati ad eleggere il sindaco, la giunta comunale ed il consiglio comunale. Non sembri fuori luogo il paragone, ma di Felice Calabrò non c’è traccia degna di nota in tutta la pubblicistica cittadina. Non oso pensare a livello regionale, nazionale ed internazionale.
    Detto questo, con nessuna preclusione sul nome, dico anche che Messina non è Castanea delle Furie, ovvero non un piccolo centro collinare dei Peloritani dove ancora sorride l’ambiente e dove è pur bello occuparsi di strade, piazze, monumenti e quant’altro.
    Messina è il capoluogo dello Stretto di Messina e di quella che viene definita “Area metropolitana” in uno con Reggio Calabria.
    Questo significa ancora, se ci fosse il bisogno di rammentarlo, che chi si assume la gravosa responsabilità non solo di amministrare la città nelle sue gestioni ordinarie, ma soprattutto di accettare la sfida del rilancio, deve avere gli attributi giusti.
    Messina, città che guarda al turismo internazionale – unica vera strada di sviluppo economico, deve avere un sindaco di capacità politiche e professionali di altissimo profilo. Deve essere un tutor che la prenda per mano e che la rappresenti nelle istituzioni dalle quali la città deve essere sorretta.
    Una persona che abbia credibilità sul piano personale, giuridico, scientifico, che abbia conosciuto gli alti piani del palazzo per muoversi con sicurezza e padronanza.
    Una persona che incute anche quella soggezione necessaria, ovvero “le phisique du role”, come dicono i francesi.
    Di mezze cartucce ne abbiamo viste fin troppe.

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  6. Alle volte penso come è possibile che si ignori la realtà. Durante queste primarie poco, anzi, quasi niente si è detto sulla attuale situazione finanziaria in cui versa il Comune di Messina, sulle conseguenze derivanti dalla possibile non accettazione da parte della Corte dei Conti e del Ministero dell’economia del “piano decennale di riequilibrio” che porterebbe, inevitabilmente, al dissesto finanziario il nostro Comune, con le relative conseguenze per coloro che l’hanno amministrato in questi ultimi anni, e, per finire, e dalla conseguenze derivanti dai risultati degli indagini in corso fa parte delle Prora della Repubblica sulla gestione economico finanziaria del nostro Comune relativamente agli esercizi 2009/2011. Certamente prima di lanciare accuse indiscriminate è necessario svolgere i dovuti accertamenti per dimostrare se si è concorso a determinare lo stato di dissesto, ma prudenza obbligherebbe che chi è stato amministratore oppure consigliere comunale si mettesse, a titolo di cautela, momentaneamente da parte sino a quando la posizione del Comune non verrà chiarita definitivamente. Tutto questo per evitare che, una volta eletto sindaco oppure consigliere comunale, non venga costretto a dimettersi in quanto ritenuto inesigibile per aver concorso allo stato di dissesto finanziario del Comune. Da tenere presente che per il consigliere esiste la surroga, per il Sindaco il Commissario.

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  7. E chi sono gli scienziati, i luminari dei cui nomi sarebbe ricca la pubblicistica cittadina. Forse lei “carlo primo”??? Ma è troppo impegnato a fare altro, vero? Lei, come gli altri saggi che affollano con i loro stupidi commenti questo articolo, non conosce affatto CALABRO’. Siete solo diffamatori di basso profilo.

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  8. Primarie vinte da Crocetta.
    Per il PD è il segno di un fallimento totale. 12mila votanti sono nulla se si pensa che il solo Genevose ne aveva presi 20mila per le parlamentarie e Rinaldi 19mila alle regionali. Le parlamentarie non avrebbero dovuto avere lo stesso appeal delle primarie a sindaco eppure un candidato da solo ha preso ben più di tutti i candidati sindaci messi assieme. Questo significa due cose:
    1) Genovese non ha inidirizzato il suo pacchetto di controllo verso nessuno, segno di resa e di disinteresse verso la città che ha mandato allo sfacelo
    2) il PD è allo sbando e tutta la campagna la affiderà ai consigleri avendo un sindaco debole
    Finalmente è arrivato per la città il momento di cambiare: né Genovese né Buzzanca.
    Infine si può anche vedere che il SEL messinese non è stato capace di portare più di 500 voti con Ramires. Questa scelta di fare i subalterni di Francantonio non ha pagato e non pagherà mai.
    L’unico che ci ha visto lungo è Crocetta…..

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  9. Calabrò, abbia almeno la decenza di stare zitto!!!
    I voti che ha preso, non rappresentano assolutamente il piacere dei cittadini messinesi ad averla candidato sindaco, il “piacere” è solo strategia di “pupari” che sanno ancora muovere ad arte i fili!

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  10. dolcestilnuovo 15 Aprile 2013 08:45

    Mi meraviglia molto che chi pensa di conoscere la politica cittadina non conosca Felice Calabrò. Io non l’ho votato alle primarie, scegliendo Ramires, ma chi dice che di Calabrò non c’è traccia, devo dire che è in mala fede o ha una preparazione… diciamo insufficiente.
    L’unica opposizione ai guai della giunta Buzzanca è stata quella di Calabrò, Pergolizzi e Melazzo…
    Alle comunali non so pwer chi voterò, voglio ascoltare i programmi senza condizionamenti, ma Calabrò è, certamente, un nome interessante

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  11. Non dimentichi anche Cantello!!! Consigliere dell’ultima ora che lo ha sostenuto!

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  12. Ma quale apparato?? Quali vertici??? I consiglieri comunali che si sono spesi in queste primarie lo hanno fatto nella consapevolezza che, delle persone in campo, Calabrò è l’unico che può tener testa a Garofalo. Ma li avete sentiti agli altri??? Ma per favore.

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  13. Il risultato era scontato come anche il risultato di Maggio perché Calabrò non è un nome sul quale possono convergere tutti nel centrosinistra. Ma poi.. è centrosinistra o centro-sinistra? Con Calabrò è più centro–sinistra, anzi centro—–siniistra

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  14. delusissimo dal risultato… anche alle amministrative il mio voto costretto a migrare (ma dove?)… e dire che almeno 2 candidati alle primarie erano a mio avviso validissimi…

    ho sentito parlare questo calabrò, mi ha fatto una pessima impressione… ma poco importa. posso solo decidere di non votarlo.

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  15. Calabrò?
    …e fu così che decisi di votare Accorinti!

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  16. Si rassegni, Grioli ha perso. Fatelo sindaco di Zafferia

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  17. No sai cos’è? poi cianciunu che non capiscono perchè a Messina non sale più un sindaco di sinistra…

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  18. è possibile sapere se sabato sera sono aumentati i consumi di birra a Messina?

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  19. MessineseAttento 15 Aprile 2013 10:32

    L’unico fatto inconfutabile è che, ieri sera, alla chiusura dei seggi, il vero vincitore non è stato Felice Calabrò, bensì Vincenzo Garofalo.
    Questo cervellotico e pseudo democratico mezzo delle primarie, ha di fatto consegnato la vittoria al candidato del PDL, il quale vincerà a mani basse contro il pupillo di Genovese. Il non convergere in modo compatto su un nome di livello, infatti, condanna la città ad un ulteriore amministrazione di centro destra, i cui risultati sono ben noti ai più.
    Attenzione però, qui non si sta dando dell’incapace a nessuno, si sta semplicemente prendendo atto che nella competizione elettorale tra Calabrò e Garofalo, in una città come Messina, ahimè, non c’è storia.

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  20. ora non esageriamo…

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  21. Non sono di zafferia, sono fra i 32 di castanea! se vuole le dico pure come ha vinto calabrò a castanea!!! ne vuole parlare?

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  22. quanto si sbaglia lei, neppure lo sa! non ha voluto semlicemente strafare, non voleva certo dare una “zampata” ci ha messo solo uno “zampino”!!!!!

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  23. Accorinti avrebbe stravinto queste primarie…

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  24. Ora si …

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  25. Dovrei votare il candidato di Genovese – D’Alia ?

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  26. dolcestilnuovo 15 Aprile 2013 12:31

    Mi piacerebbe capire il senso dell’intervento. Garofalo è meglio di Calabrò? Da che punto di vista? Cosa ha fatto di concreto per questa città in considerazione che faceva parte della maggioranza che ha governato Messina? Di Calabrò sappiamo che, assieme a Pergolizzi e Melazzo è stato l’unico che ha fatto opposizione. Se poi lo dobbiamo crocefiggere perché è del PD, allora facciamolo, ma le capacità e competenze di un avvocato che non ha mai avuto l’opportunità di governare ancora non le conosciamo. Io, piuttosto che votare un Garofalo che ho già “sperimentato” con esiti disastrosi, provo con Calabrò che conosce le problematiche e non si avventura senza sapere cosa lo aspetta!

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  27. ancora brucia. Ehhh, ti capisco. Mettici un pò di pomata e vedrai che tra qualche giorno passa

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  28. MessineseAttento 15 Aprile 2013 13:20

    Mi duole constatare che lei non ha affatto carpito il senso del mio post. Se avesse seguito i vari commenti che ho lasciato ai vari articoli in materia di amministrative, saprebbe che tutto volevo fare meno che esaltare la figura di Garofalo, anzi.

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  29. Non ho fatto delle considerazioni sul risultato delle primarie, e quindi sul nome di “Calabro”,, me ne sarei guardato bene ed inoltre perché il problema non mi riguarda dato che non voto il PD.. Il mio commento è rivolto a tutti i partiti, e quindi anche al PD, invitandoli, se lo credono opportuno, di valutare il caso di non presentare candidati che, in caso di dissesto, possono essere ritenuti “ineleggibili”. Voglio ricordare che alcuni consiglieri del PD, in più di una occasione, sono usciti dall’aula per consentire al centrodestra di approvare documenti contabili importanti, fra i quali, il “Bilancio consuntivo” che raggruppa i fati contabili di un anno di attività del Comune, condividendone, di fatto, le modalità gestionali che, purtroppo lo hanno condotto in condizioni finanziarie disastrose. Nessuna attenzione è stata rivolta alle ultime deliberazione della Corte dei Conti, unico organo giurisdizionale competente a giudicare e sancirne la correttezza e la regolarità delle procedure contabili adottate nella pubblica amministrazione, garantendone competenza e professionalità e rendendo noti ai suoi interlocutori, con chiarezza e, sopratutto, con tempestività, eventuali rilievi di natura contabile e procedurale- La magistratura ordinaria, invece, senz’altro eccellente nel perseguire reati contro la persona ed il patrimonio, si è rilevata, incapace ed inconcludente, alle volte, di fare chiarezza sui reati che interessano la “pubblica amministrazione” doto che si avvale, alle volte, di periti che possono essere, validamente, ritenuti esperti in contabilità “privata” ma non in quella “pubblica”. Ho avuto a che fare, tempo addietro, con un perito che, nel corpo della sia relazione, fra le tante anomalie quella più eclatante, a mio parere, è stata quella di avare confuso il “budget control” delle aziende private con il “controllo di gestione” della aziende pubbliche . Tutto qui, comunque auguri al dr. Calabrò.

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  30. Lo pseudonimo in questo commento si addice. Condivido. Se vuoi ti invito a leggere il mio commento su Garofalo in questa rivista. La vecchia guardia dei commentatori ha stile e si vede…gli altri noia noia…

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  31. Condivido quanto scritto da messineseattento.

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  32. dolcestilnuovo 15 Aprile 2013 13:52

    Probabilmente voterò anche io per Accorinti, ma Calabrò, rispetto a Grioli è meglio. Secondo me, Ramires sarebbe stata la prima scelta, ma è arrivato ultimo! Gli altri tre non li considero neppure: manifesta inferiorità!
    Quindi, avanti con Accorinti o, eventualmente in seconda battuta… Calabrò!)

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  33. dolcestilnuovo 15 Aprile 2013 14:03

    Purtroppo il mancato impegno di Genovese ha causato questo altro disastro. Si è preferito scegliere lo strumento delle Primarie per inculcare nell’elettore la convinzione che questa sia “Democrazia”. Sarà… Personalmente penso che un “Leader” nel vero senso della parola non avrebbe utilizzato questo strumento ma, per il bene della città, avrebbe scelto lui il meglio, ma, una volta intrapresa questa strada e valutato il “livello” di coloro che si sono candidati, non vi è alcun dubbio che (dopo il mio preferito Ramires), Calabrò sia, senza ombra di dubbio, la scelta migliore.

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  34. Si può dire tutto quel che si vuole, ci si può lamentare, ecc… Ricordiamoci che queste persone sono lo specchio di noi cittadini Messinesi che c’importa della città solo quando si vota per chiedere il favore dopo voto… Se non cambiamo testa, questa città non migliorerà mai!

    Il mio parere personale è che non dev’essere votata la solita gente che si è arricchita sulle nostre spalle e sappiamo benissimo chi sono. Mentre vanno votate quelle persone che si svegliano la mattina ed il primo pensiero è come risolvere i problemi, anche i più piccoli. Se guardiamo bene, queste persone ci sono, andando da sinistra a destra… Penso ai vari:

    Accorinti, Quero, Biancuzzo, Isgrò e simili…. Non pensiamo solo alla figura del Sindaco ma anche ad una macchina governativa formata da persone serie che lavorino solo per il bene della città!

    Ricordiamocelo quando siamo con la scheda davanti!

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  35. Lei ha proprio ragione! Messina ha bisogno di loro per risollevarsi! Accorinti potrebbe fare il sindaco conservando la delega al giardinaggio. Quero l’assessore alla illuminazione pubblica e al ripristino del manto stradale. Isgrò l’assessore alle ruspe. Su Biancuzzo, che non conosco, non saprei.

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  36. Questa la voglio proprio sapere. Cominci lei. Poi io sono pronta a spiegarle come si prendono 915 voti nel gazebo di tremestieri

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  37. Da attento lettore dovrebbe sapere che l’avv. Calabrò nella condizione di ineleggibilità cuii lei fa riferimento nel suo commento.

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