Dopo le irregolarità di due anni fa del depuratore di Torregrotta la situazione sembra non essere cambiata e i cittadini ora chiedono l’intervento delle autorità competenti

Ogni estate per i bagnanti della costa tirrenica, precisamente nella fascia che va da Giammoro a Spadafora si presenta sempre la stessa situazione: acque sporche e piene di liquami.
Solo due anni fa la Capitaneria di Porto di Milazzo e l’Arpa di Messina avevano contestato al Comune di Torregrotta irregolarità sul funzionamento del depuratore comunale.
Dalle indagini era emerso che l’Amministrazione Comunale risultava sprovvista dell’autorizzazione regionale per lo scarico delle acque reflue della fognatura e non aveva registri delle analisi e di carico e scarico rifiuti e smaltimento fanghi. Nel corso dell’ispezione era stata rilevata l’assenza di sistemi di grigliatura e dissabiatura pertanto i reflui provenienti dai comuni di Torregrotta, Valdina e Venetico entravano nell’impianto di depurazione ed uscivano senza essere sottoposti ad alcun trattamento depurativo; di fatto i reflui venivano solo sospinti nella condotta sottomarina e scaricati a circa 900 metri dalla battigia.
Dopo due estati la situazione sembra non essere cambiata, le acque continuano ad essere piene di liquami e lo testimoniano le numerose foto dei bagnati che tramite i social network gridano vergogna e chiedono intervento delle autorità competenti; proprio questa mattina ci è giunta una segnalazione anche dalla spiaggia di Spadafora, dove le acque erano invase da liquami e rifiuti vari.
E’ giusto che un’intera fascia costiera venga penalizzata in quanto i depuratori non funzionano come dovrebbero e chi di dovere non si adopera per cambiare la situazione?