Rimodulazione del piano di riequilibrio: il Comune ancora inadempiente. E la città sprofonda

Rimodulazione del piano di riequilibrio: il Comune ancora inadempiente. E la città sprofonda

Danila La Torre

Rimodulazione del piano di riequilibrio: il Comune ancora inadempiente. E la città sprofonda

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sabato 06 Febbraio 2016 - 23:45

La situazione di stallo in cui si trova Palazzo Zanca rischia di mandare all’aria il percorso ostinatamente intrapreso dalla giunta Accorinti dopo il suo insediamento. A distanza di quasi tre anni, non ci sono risposte certe sulla manovra finanziaria, che necessita di nuovi correttivi

Se per i ritardi nell’approvazione del bilancio di previsione 2015 è intervenuto il commissario ad acta a dettare i tempi, che rischiavano di allungarsi all’infinito (vedi qui), c’è un altro importante fronte aperto per il Comune di Messina, dall’esito ancora oggi incerto: il piano decennale di riequilibrio. Sono già passati quattro mesi da quando il Ministero ha sollecitato alcuni correttivi (vedi qui) e tre da quando l’assessore al bilancio, Guido Signorino, e il ragioniere generale Antonino Cama si sono impegnati a predisporre la delibera di rimodulazione da portare in Consiglio Comunale (vedi qui).

Nonostante gli impegni presi, di quel provvedimento non c’è traccia. La giunta Accorinti non ha ancora provveduto ad apportare le integrazioni richieste da Roma, bloccando di fatto l’iter che dovrebbe portare al pronunciamento del Ministero sulla sostenibilità o meno della manovra finanziaria approvata in Consiglio comunale il 2 settembre 2014 e tornata in Aula, nella versione rimodulata, il 28 febbraio 2015, cioè quasi un anno fa.

Alle prese con i ritardi mostruosi sull’approvazione del bilancio consuntivo 2014 (avvenuta solo lo scorso 29 dicembre) e del bilancio di previsione 2015 (il cui iter di formazione è ancora in corso), la rimodulazione del piano di riequilibrio è passato in secondo piano. Anche i consiglieri comunali sembrano essersene dimenticati. In questi mesi, nessun esponente del Civico Consesso, neanche quelli solitamente più “sensibili” alle questioni finanziarie”, si è preoccupato di chiedere spiegazioni al sindaco Renato Accorinti sul perché la delibera non sia stata ancora neppure esitata in giunta.

La rivisitazione della manovra finanziaria paga sicuramente i ritardi e le complicazioni sorte per il previsionale 2015. Con la nota del 9 ottobre, infatti, il Ministero oltre a chiedere al Comune di inserire nel piano di riequilibrio quel disavanzo pari ad 1.780.842,45 euro emerso durante il riaccertamento straordinario dei residui, chiedeva infatti anche l’invio del bilancio di previsione 2015/2017 in forma analitica. Richiesta impossibile da esaudire fino a quando non ci sarà il documento economico-finanziario, che per la prima volta nella storia del Comune di Messina non è stato approvato entro l’esercizio in corso.

La situazione di stallo in cui si trova Palazzo Zanca rischia di mandare all’aria il percorso ostinatamente intrapreso dalla giunta Accorinti dopo il suo insediamento. Se prima delle amministrative 2013, l’allora candidato sindaco Accorinti dichiarava che il dissesto era nei fatti e bisognava solo prenderne atto (vedi intervista), un volta arrivato a Palazzo Zanca ha cambiato idea, tentando la strada della procedura di riequilibrio introdotta dal dl 174/2012, già avviata – senza troppa fortuna – dal commissario straordinario Luigi Croce. Una strada rivelatasi tortuosa per Accorinti, Signorino &company, visto che a distanza di quasi tre anni la situazione economico-finanziaria di Palazzo Zanca è rimasta allarmante, tanto quanto lo era nel 2013. Anzi per certi versi è addirittura peggiorata, come dimostrano le difficoltà ed i ritardi che si registrano in occasione dell’approvazione dei bilanci.

Stranisce e per certi versi inquieta anche il silenzio del Ministero, che da quasi un anno tiene a “bagnomaria” il piano di riequilibrio di Messina, facendo trascorrere mesi e mesi senza fornire alcuna notizia. Anche dopo la nota del 9 ottobre, la commissione ministeriale che ha in esame la manovra decennale è rimasta in silenzio dinanzi all’inadempienza del Comune. Tacciono pure i leader dei partiti che hanno sostenuto con i propri voti in Consiglio comunale il piano di riequilibrio.

La sensazione è che nessuno abbia fretta di sapere cosa sarà del piano di riequilibrio approvato ormai un anno fa e in attesa di essere ulteriormente rimodulato. Sino a quando non ci sarà un responso definitivo, anche di fronte agli attacchi più duri (come ad esempio quelli recentemente arrivati dalla triplice), la giunta Accorinti potrà continuare a descrivere la manovra decennale come la ricetta miracolosa che salverà il Comune dalle colpe di quellicheceranoprima; i partiti potranno continuare a riorganizzarsi sottotraccia in vista delle prossime elezioni; e i consiglieri a vivacchiare, seppur totalmente delegittimati davanti agli occhi dell’opinione pubblica da gettonopoli e trasformopoli .

Il guaio è che a fare le spese di questo totale immobilismo è la città. Che sprofonda ogni giorno un po’ di più, schiacciata dai debiti e dalla mancanza di risposte certe.

Danila La Torre

38 commenti

  1. La foto è emblamatica: SONO disperati. Ma chi ve lo ha fatto fare a candidarvi? Guarda tu che problema sono andati a cercarsi, già li immagino in difficoltà a fare la spesa al supermercato, figuriamoci alle prese con i conti di un Comuune.
    Pagella giunta Accorinti: voto – 3 (sprovveduti).

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  2. La foto è emblamatica: SONO disperati. Ma chi ve lo ha fatto fare a candidarvi? Guarda tu che problema sono andati a cercarsi, già li immagino in difficoltà a fare la spesa al supermercato, figuriamoci alle prese con i conti di un Comuune.
    Pagella giunta Accorinti: voto – 3 (sprovveduti).

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  3. DANILA è cronista che ragiona con la testa e non con la zucca,come fanno di questi tempi molti commentatori politici,è lapalissiano che non è il €1.780.842 prodotto dall’accertamento straordinario dei residui,pari solo allo 0,39% dei €450.555.031 dell’ultima rimodulazione del piano di riequilibrio,a impedire al Ministero di esprimersi. La questione è politica, nel senso della p minuscola, ACCORINTI non fa parte del CENTROSINISTRA o del CENTRODESTRA,quindi l’interrogativo e i dubbi di DANILA sono anche i miei e dei messinesi. Perché i citati schieramenti politici hanno messo il piano in stand by? Se RENATO sindaco avesse scelto il DISSESTO al grido TUTTI IN GALERA,al gradimento dei 48,dell’ultimo sondaggio,si sarebbero aggiunti i 52 contro.

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  4. DANILA è cronista che ragiona con la testa e non con la zucca,come fanno di questi tempi molti commentatori politici,è lapalissiano che non è il €1.780.842 prodotto dall’accertamento straordinario dei residui,pari solo allo 0,39% dei €450.555.031 dell’ultima rimodulazione del piano di riequilibrio,a impedire al Ministero di esprimersi. La questione è politica, nel senso della p minuscola, ACCORINTI non fa parte del CENTROSINISTRA o del CENTRODESTRA,quindi l’interrogativo e i dubbi di DANILA sono anche i miei e dei messinesi. Perché i citati schieramenti politici hanno messo il piano in stand by? Se RENATO sindaco avesse scelto il DISSESTO al grido TUTTI IN GALERA,al gradimento dei 48,dell’ultimo sondaggio,si sarebbero aggiunti i 52 contro.

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  5. La Corte dei Conti prima smonta la giustificazione puerile che invoca un principio contabile inesistente, poi per non infierire comunica con garbo “ di non condividere l’asserita neutralità di tale contabilizzazione”, sicuramente era tentata di scrivere scecchi ca cuda. Io non ritengo possibile che fior di commercialisti non sapessero dell’incongruenza di tale contabilizzazione rispetto alle codifiche gestionali siope che prevedono di imputare questi proventi alla categoria 5,titolo 4 delle entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossione di crediti, codice siope 4501. E’ la disperazione di come Leoluca ORLANDO ha trovato il Comune di Palermo, per colpa di #quellichec’eranoprima# , ad averlo spinto a tanto?

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  6. La Corte dei Conti prima smonta la giustificazione puerile che invoca un principio contabile inesistente, poi per non infierire comunica con garbo “ di non condividere l’asserita neutralità di tale contabilizzazione”, sicuramente era tentata di scrivere scecchi ca cuda. Io non ritengo possibile che fior di commercialisti non sapessero dell’incongruenza di tale contabilizzazione rispetto alle codifiche gestionali siope che prevedono di imputare questi proventi alla categoria 5,titolo 4 delle entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossione di crediti, codice siope 4501. E’ la disperazione di come Leoluca ORLANDO ha trovato il Comune di Palermo, per colpa di #quellichec’eranoprima# , ad averlo spinto a tanto?

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  7. Cara DANILA per comprendere la scarsa preparazione della Burocrazia Comunale in Sicilia, tanto per restare nei nostri confini, parlerò di un caso eclatante. Leoluca ORLANDO, sindaco di Palermo, sceglie come assessori al Bilancio, prima un generale della Guardia di Finanza, poi Luciano Abbonato, un principe dei commercialisti. La Corte dei Conti ha esaminato a dicembre i Consuntivi 2012 e 2013, e quello che leggerete ha dell’incredibile, per chi mastica di finanza locale, naturalmente non sono i nostri Consiglieri Comunali. I dirigenti di Palermo e i commercialisti assessore e revisori dei conti considerano i proventi da PERMESSI DA COSTRUIRE alla stregua di entrate tributarie, utili al concorso degli equilibri di parte corrente.

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  8. Cara DANILA per comprendere la scarsa preparazione della Burocrazia Comunale in Sicilia, tanto per restare nei nostri confini, parlerò di un caso eclatante. Leoluca ORLANDO, sindaco di Palermo, sceglie come assessori al Bilancio, prima un generale della Guardia di Finanza, poi Luciano Abbonato, un principe dei commercialisti. La Corte dei Conti ha esaminato a dicembre i Consuntivi 2012 e 2013, e quello che leggerete ha dell’incredibile, per chi mastica di finanza locale, naturalmente non sono i nostri Consiglieri Comunali. I dirigenti di Palermo e i commercialisti assessore e revisori dei conti considerano i proventi da PERMESSI DA COSTRUIRE alla stregua di entrate tributarie, utili al concorso degli equilibri di parte corrente.

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  9. mariedit ma con tutto il lavoro che ti danno almeno lo straordinario te lo pagano?

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  10. mariedit ma con tutto il lavoro che ti danno almeno lo straordinario te lo pagano?

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  11. ah scusa, dimenticavo che sei un “Commentatore a titolo gratuito” 😀

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  12. ah scusa, dimenticavo che sei un “Commentatore a titolo gratuito” 😀

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  13. Caro Mariedit, per favore occupiamoci di Messina senza guardare altrove. Ci bastano i nostri problemi. In tre anni non si è stati capaci di risolvere nulla, solo il commissario dell’ATM ha approvato il consuntivo al 2014 ad Ottobre e neanche questo documento è stato portato all’attenzione del C.C. né inserito nel conto consuntivo probabilmente a causa del mancato recepimento, poi anche tutti gli altri noti problemi non affrontati…. certo ci sono rallentamenti nelle riscossioni di quanto dovuto che influiscono sulla liquidità e sui pagamenti di stipendi e varie, ma non sarebbe la fine del mondo se il resto fosse in ordine…. o no?

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  14. Caro Mariedit, per favore occupiamoci di Messina senza guardare altrove. Ci bastano i nostri problemi. In tre anni non si è stati capaci di risolvere nulla, solo il commissario dell’ATM ha approvato il consuntivo al 2014 ad Ottobre e neanche questo documento è stato portato all’attenzione del C.C. né inserito nel conto consuntivo probabilmente a causa del mancato recepimento, poi anche tutti gli altri noti problemi non affrontati…. certo ci sono rallentamenti nelle riscossioni di quanto dovuto che influiscono sulla liquidità e sui pagamenti di stipendi e varie, ma non sarebbe la fine del mondo se il resto fosse in ordine…. o no?

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  15. La verità è che non hanno nessuna competenza, nè politica nè amministrativa/gestionale. Peggio di così non è possibile. Purtroppo i messinesi si sono fatti abbindolare da false promesse, ed adesso la città ne paga le conseguenze. L’unica salvezza è che intervenga la Procura della Corte dei conti e la Procura della Repubblica e inizino, ognuno per le proprie competenze, a tutelare i poveri cittadini dai danni causati in questi ultimi tre anni. Spero nell’avvio delle procedure penali e per danno erariale verso questi “amministratori”.
    La speranza è l’ultima a morire.

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  16. La verità è che non hanno nessuna competenza, nè politica nè amministrativa/gestionale. Peggio di così non è possibile. Purtroppo i messinesi si sono fatti abbindolare da false promesse, ed adesso la città ne paga le conseguenze. L’unica salvezza è che intervenga la Procura della Corte dei conti e la Procura della Repubblica e inizino, ognuno per le proprie competenze, a tutelare i poveri cittadini dai danni causati in questi ultimi tre anni. Spero nell’avvio delle procedure penali e per danno erariale verso questi “amministratori”.
    La speranza è l’ultima a morire.

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  17. ma quando mai …. ecco la solita storia di messina vittima di complotti; io ex messinese vivo altrove dove i cittadini non fanno i sudditi di un sistema pseudodemocratico; il problema è culturale ed il viaggio verso il baratro è irreversibile. Sono stato a Natale in città ed ho sentito che molti giovani vanno ormai fuori per lavoro o per gli studi. Quelli bravi non tornano. non bisogna essere nostradamus per sapere come andrà a finire di questo passo.

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  18. ma quando mai …. ecco la solita storia di messina vittima di complotti; io ex messinese vivo altrove dove i cittadini non fanno i sudditi di un sistema pseudodemocratico; il problema è culturale ed il viaggio verso il baratro è irreversibile. Sono stato a Natale in città ed ho sentito che molti giovani vanno ormai fuori per lavoro o per gli studi. Quelli bravi non tornano. non bisogna essere nostradamus per sapere come andrà a finire di questo passo.

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  19. Siamo alle solite caro Sten; mettiamo i nostri diritti nelle mani delle procure. Il nostro futuro è invece nelle nostre mani e nelle nostre capacità di meritare di essere cittadini di un paese democratico. Usque tandem messaensis …. sopporterai? Se non cominci a rispettare il tuo prossimo invece di ritenere di essere più furbo di lui ci sarà un altro più furbo di te che ti f…rega.

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  20. Siamo alle solite caro Sten; mettiamo i nostri diritti nelle mani delle procure. Il nostro futuro è invece nelle nostre mani e nelle nostre capacità di meritare di essere cittadini di un paese democratico. Usque tandem messaensis …. sopporterai? Se non cominci a rispettare il tuo prossimo invece di ritenere di essere più furbo di lui ci sarà un altro più furbo di te che ti f…rega.

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  21. e per quelli delle amministrazioni passate no?

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  22. e per quelli delle amministrazioni passate no?

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  23. A casa. Basta sbandierare il nuovo, la trasparenza, legalità, bla bla bla, quando invece questi signori hanno soltanto tutelato gli interessi di quellidiprima!

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  24. A casa. Basta sbandierare il nuovo, la trasparenza, legalità, bla bla bla, quando invece questi signori hanno soltanto tutelato gli interessi di quellidiprima!

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  25. Maiedit = Patetico.capisco la pagnotta ma strizza il cervello o arrampicati sul PILONE .Andate a coltivare cetrioli.Grazie se lo fate

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  26. Maiedit = Patetico.capisco la pagnotta ma strizza il cervello o arrampicati sul PILONE .Andate a coltivare cetrioli.Grazie se lo fate

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  27. Il sindaco BUZZANCA CROCE ACCORINTI ha speso per INCARICHI PROFESSIONALI €1.037.433, negli ultimi tre anni si è contenuto, spendendo in tutto solo €169.302, mediamente €56.434 l’anno, mentre nei cinque anni precedenti, mediamente €173.626, è stato bravissimo a risparmiare €117.192 l’anno. Sempre il sindaco BUZZANCA CROCE ACCORINTI per SPESE DI RAPPRESENTANZA non si è contenuto nei primi cinque anni di mandato spendendo €396.048, negli ultimi tre anni è diventato francescano con €88.113. Anche per MANIFESTAZIONI E CONVEGNI nei primi 5 anni ci è andato dentro con €3.454.821, annualmente €690.964, mentre nei tre anni seguenti solo €412.178, mediamente €137.392 l’anno, infatti dal 2013 è inviso agli organizzatori privati di questo settore.

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  28. Il sindaco BUZZANCA CROCE ACCORINTI ha speso per INCARICHI PROFESSIONALI €1.037.433, negli ultimi tre anni si è contenuto, spendendo in tutto solo €169.302, mediamente €56.434 l’anno, mentre nei cinque anni precedenti, mediamente €173.626, è stato bravissimo a risparmiare €117.192 l’anno. Sempre il sindaco BUZZANCA CROCE ACCORINTI per SPESE DI RAPPRESENTANZA non si è contenuto nei primi cinque anni di mandato spendendo €396.048, negli ultimi tre anni è diventato francescano con €88.113. Anche per MANIFESTAZIONI E CONVEGNI nei primi 5 anni ci è andato dentro con €3.454.821, annualmente €690.964, mentre nei tre anni seguenti solo €412.178, mediamente €137.392 l’anno, infatti dal 2013 è inviso agli organizzatori privati di questo settore.

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  29. Pensiamo per un solo attimo ad una solo politico con tre cognomi, il sindaco BUZZANCA CROCE ACCORINTI,in carica per 8 anni, dal 2008 al 2015,senza voler offendere chi non prenderebbe nemmeno un caffè con la persona fra poco a processo per abuso e falso in bilancio. CHI CI HA GUADAGNATO a nostre spese? Le BANCHE sono in prima fila, di soli INTERESSI PASSIVI €79.413.893, annualmente €9.926.736, a cui dobbiamo sommare i €4.456.744, annualmente €557.093, al tesoriere UNICREDIT di interessi passivi per anticipazioni di cassa. In totale €83.870.637, in media €10.483.830 all’anno. Sempre in prima fila i POLITICI, sindaci, assessori, consiglieri comunali e circoscrizione, molti al 2° mandato, in 8 anni €24.184.699, mediamente €3.023.087 l’anno.

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  30. Pensiamo per un solo attimo ad una solo politico con tre cognomi, il sindaco BUZZANCA CROCE ACCORINTI,in carica per 8 anni, dal 2008 al 2015,senza voler offendere chi non prenderebbe nemmeno un caffè con la persona fra poco a processo per abuso e falso in bilancio. CHI CI HA GUADAGNATO a nostre spese? Le BANCHE sono in prima fila, di soli INTERESSI PASSIVI €79.413.893, annualmente €9.926.736, a cui dobbiamo sommare i €4.456.744, annualmente €557.093, al tesoriere UNICREDIT di interessi passivi per anticipazioni di cassa. In totale €83.870.637, in media €10.483.830 all’anno. Sempre in prima fila i POLITICI, sindaci, assessori, consiglieri comunali e circoscrizione, molti al 2° mandato, in 8 anni €24.184.699, mediamente €3.023.087 l’anno.

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  31. Tralasciando le sciocchezze immani che scrive mariedit, qui di certo c’è che queti sprovveduti (meriedit tra di loro) non hanno idea di come risolvere i problemi. Si arrampicano sugli specchi per giustificare il nulla che hanno prodotto in questi anni e non vogliono ammettere quella che è, ormai, una certezza conclamata: sono ignoranti! Non sanno come risolvere i problemi impiegano il loro tempo non alla risoluzione degli stessi, ma a trovare qualche scusa da presentare all’opinione pubblica. Ormai, però, il tempo è passato, avete dimostrato la vostra incapacità e dovete, semplicemente prenderne atto ufficialmente (perché ognuno di voi, singolarmente, è consapevole di essere incapace). A casa!

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  32. Tralasciando le sciocchezze immani che scrive mariedit, qui di certo c’è che queti sprovveduti (meriedit tra di loro) non hanno idea di come risolvere i problemi. Si arrampicano sugli specchi per giustificare il nulla che hanno prodotto in questi anni e non vogliono ammettere quella che è, ormai, una certezza conclamata: sono ignoranti! Non sanno come risolvere i problemi impiegano il loro tempo non alla risoluzione degli stessi, ma a trovare qualche scusa da presentare all’opinione pubblica. Ormai, però, il tempo è passato, avete dimostrato la vostra incapacità e dovete, semplicemente prenderne atto ufficialmente (perché ognuno di voi, singolarmente, è consapevole di essere incapace). A casa!

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  33. Il nostro sindaco BUZZANCA CROCE ACCORINTI è sempre stato “attento” agli avvocati di fiducia di Palazzo Zanca, infatti per PATROCINIO LEGALE ha speso nei primi 5 anni di mandato (2008-2012) €5.189.195, in media €1.037.839 l’anno, mentre nei 3 anni seguenti (2013-2015) €2.440.706, mediamente €813.568, infatti gli avvocati di fiducia, oramai storici, quasi sempre gli stessi, sono incazzati di questo risparmio medio annuale di €224.271. Per ora mi fermo, la FONTE sono i flussi di cassa del tesoriere.

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  34. Il nostro sindaco BUZZANCA CROCE ACCORINTI è sempre stato “attento” agli avvocati di fiducia di Palazzo Zanca, infatti per PATROCINIO LEGALE ha speso nei primi 5 anni di mandato (2008-2012) €5.189.195, in media €1.037.839 l’anno, mentre nei 3 anni seguenti (2013-2015) €2.440.706, mediamente €813.568, infatti gli avvocati di fiducia, oramai storici, quasi sempre gli stessi, sono incazzati di questo risparmio medio annuale di €224.271. Per ora mi fermo, la FONTE sono i flussi di cassa del tesoriere.

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  35. sig.Caliri , ma quel tizio di cui fa cenno a proposito di sciocchezze, è un pagnottista ed allora lo posso scusare oppure ha proprio a testa i sceccu e si perdi tempo e detersivo a volerla lavare?

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  36. sig.Caliri , ma quel tizio di cui fa cenno a proposito di sciocchezze, è un pagnottista ed allora lo posso scusare oppure ha proprio a testa i sceccu e si perdi tempo e detersivo a volerla lavare?

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  37. Entrambe le cose, purtroppo! Ma si sa, lo scalzo non è capace di scegliersi un tizio con una testa diversa…

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