Precipita ultraleggero a Stromboli, morti il recordman Alabiso e suo figlio

Precipita ultraleggero a Stromboli, morti il recordman Alabiso e suo figlio

Giovanni Passalacqua

Precipita ultraleggero a Stromboli, morti il recordman Alabiso e suo figlio

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martedì 24 Novembre 2015 - 11:41

AGGIORNATO - Giuseppe Alabiso aveva stabilito alla guida dei suoi velivoli ben due record del mondo di traversata in solitaria; stavolta, però, qualcosa è andato storto. I corpi del pilota e del figlio Emanuele sono stati recuperati nella notte dalla Capitaneria di Porto, a nord dell'isola eoliana; sarà l'Autorità Giudiziaria a stabilire le cause dell'incidente

Hanno avuto un esito infausto le ricerche del 61enne Giuseppe Alabiso e del figlio Emanuele, di 26 anni. I due erano precipitati ieri a nord di Stromboli, a bordo del loro aeromobile ultraleggero – uno Storm 300. I corpi sono stati recuperati nella notte dalle motovedette della Guardia costiera, e portati nell’obitorio del cimitero di Lipari; il pm Fabrizio Monaco, della procura di Barcellona Pozzo di Gotto, ha già disposto le autopsie, che saranno eseguite al Papardo di Messina . Il mezzo era precipitato ieri, intorno alle 17:30; da allora erano iniziate le ricerche, che hanno portato oggi al ritrovamento dei cadaveri, ma non ancora dei resti del velivolo.

Alabiso, odontoiatra di Gela, non era un principiante: nel 2009 stabilì il record del mondo di traversata solitaria, percorrendo 9000 km da Gela a Capo Nord, mentre l’anno successivo di km ne percorse addirittura 13.000, da Agrigento a Nuuk, capitale della Groenlandia. Nella sua lunga carriere non sono mancati nemmeno gli incidenti: nel 2004 restò in coma per un mese, dopo che il suo velivolo era precipitato in Sabaudia. Ma si riprese, e tornò a volare anche per diffondere la cultura della donazione del midollo osseo.

Non sono ancora chiari i motivi dell’incidente. Si sa soltanto che i due uomini erano decollati da Gela alla volta di Foggia. Poi, durante il tragitto, l’SOS inviato alla Capitaneria di Porto di Roma; immediatamente sono iniziate le ricerche, che hanno coinvolto anche il traghetto Laurana, partito da Lipari e diretto a Napoli. Sarà adesso l’Autorità Giudiziaria a stabilire le cause dell’accaduto.

Giovanni Passalacqua

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