Sette tram “cannibalizzati”. E degli 8 rimanenti, ne vanno in linea solo 5 o 6. LE FOTO

Sette tram “cannibalizzati”. E degli 8 rimanenti, ne vanno in linea solo 5 o 6. LE FOTO

Marco Ipsale

Sette tram “cannibalizzati”. E degli 8 rimanenti, ne vanno in linea solo 5 o 6. LE FOTO

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giovedì 16 Gennaio 2014 - 11:16

Vetture costate milioni di euro distrutte per prendere i pezzi di ricambio per le altre che restano in servizio. Delle 8 ancora in buone condizioni, però, due necessitano di interventi corposi per tornare funzionanti e una viene mantenuta di riserva. Alla fine, sono solo 5 i tram in servizio quotidianamente. E i tempi di attesa alle fermate si allungano…

Il servizio di trasporto pubblico è fondamentale in qualunque città, a prescindere dalle isole pedonali. L’amministrazione comunale è riuscita ad aumentare il numero degli autobus in strada, che aveva raggiunto livelli minimi. Dai 15 della scorsa estate, si è passati all’attuale cinquantina, numero ancora insufficiente ma più vicino alla normalità. Pochi giorni fa, l’assessore Cacciola ha annunciato che a breve, tramite l’utilizzo dei contributi regionali, sarà possibile acquistare nuovi mezzi, incrementando il parco bus. La speranza è che gli intenti possano concretizzarsi in breve tempo.

Se il servizio bus è importantissimo per larga parte della città, assume una rilevanza ancora maggiore in centro città il servizio tranviario. E qui vengono le note dolenti. Perché se è vero che il tram è comodo per moltissimi cittadini che vivono gli 8 chilometri di fascia costiera compresi tra i viali Annunziata e Gazzi, è pur vero che ultimamente le attese alle fermate si sono prolungate parecchio. Il motivo è presto detto: quotidianamente vanno in servizio appena cinque vetture, nei giorni fortunati sei, su un totale di otto. E dire che 11 anni fa, quando venne avviata la nuova linea tranviaria, di mezzi a Messina ne arrivarono 15. Nel tempo, però, si è malpensato di operare una manutenzione anomala. I pezzi rotti sono stati sostituiti con i pezzi presi da altri tram, che man mano sono diventati inutilizzabili. Per essere riparati, adesso, ci vorrebbero milioni di euro.

L’obiettivo immediato, dunque, potrebbe essere quello di mettere in linea 7 o 8 vetture al giorno. Per far sì che accada, occorreranno chiaramente fondi destinati alla riparazione di quei tram ancora “recuperabili”. L’importanza del servizio di trasporto pubblico, quello tranviario in particolare, si lega anche alla riuscita dell’isola pedonale che si snoda proprio a ridosso della linea tranviaria. Più persone si riusciranno a portare sui tram, meno automobili ci saranno in centro, più vivibile sarà la città.

"Siamo favorevoli all'isola pedonale – afferma il delegato regionale di Orsa Trasporti, Michele Barresi – ma questa è necessariamente subordinata all'efficienza del trasporto pubblico, pertanto occorrerebbe procedere con gradualità . Per la morfologia del territorio e le specificità dei flussi di utenza, la mobilità cittadina si pernea sull'efficienza del servizio tranviario per il quale occorrono almeno dieci vetture in servizio contro le appena cinque utilizzabili che consentirebbero di soddisfare le necessità dell'utenza con corse cadenzate ogni otto minuti".

Lo scopo è quello di consentire ai cittadini che provengono dalle zone collinari, o comunque esterne alla linea tranviaria, di lasciare la macchina ai parcheggi dei due capolinea, Gazzi e Annunziata, e da lì muoversi con tram. “E’ necessario sfruttare questi parcheggi – conclude Barresi – e non solo i multipiano del centro città. Diminuire le autovetture che si riversano in centro è l’unico modo per decongestionare il traffico”.

(Marco Ipsale)

29 commenti

  1. Ma quando smetteremo di vergognarci dei servizi di questa città?

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  2. Ma come non abbiamo l’isola pedonale???

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  3. puzza di bruciato 16 Gennaio 2014 11:48

    A me sembra inutile indignarsi oramai per l’atm.. Tanto ci indigniamo, ci arrabbiamo poi loro fanno una pseudo manifestazione ed ecco subito gli accrediti degli stipendi..
    Secondo me aver smontato dei pezzi per rendere un altro mezzo fruibile succede in tutte le aziende di trasporto del mondo, anzi è positivo; la cosa meno positiva è come mai non tutte le vetture riparate sono in servizio…

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  4. Cosa ha pagato chi decideva di distruggere vetture per riparare i guasti di altre? Nulla.
    Eppure mi risulta un alternarsi nelle posizioni direttive dell’ATM di professionisti (di che?) che avrebbero dovuto essere in grado di fare esaminare l’economicità degli interventi.
    Agli altri addetti era troppo comodo distruggere le vetture per lavorare sempre meno.
    Qualcuno è convinto che non si potesse fare diversamente?
    Pensate che in altre città una vettura tranviaria duri circa 10 anni? Se sì, fatevi curare immediatamente.

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  5. vabbè c’è l’isola pedonale,tutto ok

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  6. Fra non molto ci sarà qualche altra nuova tassa per fare pagare ai Messinesi anche il servizio pubblico o meglio fare pagare ai Messinesi quello che e’ stato speso lo scorso anno per stipendi, parcelle ,manutenzioni e altro…
    Ormai siamo alla frutta…. se ne devono andare tutti a casa…
    E’ l’unica cosa da fare e che si dichiari il fallimento….del comune di Messina e di conseguenza di tutti coloro che hanno amministrato ed amministrano questa disgraziata citta’.

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  7. A Messina cresce la barba aspettando un tram alla fermata ed in giappone si preoccupano che i loro mezzi ritardano 20 secondi, noi siamo fortunati se ne passa uno ogni 20 minuti.

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  8. molti autobus provenienti dalla zona sud non fermano allo zir ma proseguono sullo stesso percorso del tram con un grande spreco. Fossero le stesse fermate potrebbe essere un vantaggio. Anche nella zona nord evitate che gli autobus facciano lo stesso percorso del tram. I tram potrebbero essere trasformati in circolari meno vincolati dall’orario. Ridurre i tempi di inutilizzo al capolinea ed avere la cortesia di aspettare qualche secondo in più per le coincidenze. Comunicare tra il tram fermo al capolinea e quello a metà strada per anticipare o tardare 10 minuti ed evitare dei tram quasi vuoti o troppo pieni.

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  9. CastorinaCarmelo 16 Gennaio 2014 13:02

    Questa documentazione deve essere trasferita alla “PROCURA DELLA REPUBBLICA DI MESSINA” per i dovuti accertamenti, se ci sono gli estremi per un’azione di indagine che si eseguano,la cattiva gestione delle risorse pubbliche va severamente punita.

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  10. A Milano ci sono ancora in circolazione le vetture modello 1928, costruite tra il 1928 e il 1932 in 502 esemplari. Oggi a distanza di oltre 80 anni se girano ancora 163. Qui in 10 anni come dice giustamente caprafrank siamo riusciti a distruggere 8 vetture cioè il 50% dell’intero parco tramviario. VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA.

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  11. Geniale! Siamo comandati dai cretini!

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  12. E’ ASSURDO pensare che qualcuno dia l’autorizzazione a smontare i mezzi PUBBLICI per fornire ricambi ai mezzi guasti, non stiamo parlando di carri bestiame!!!
    Le parti usate/logorate hanno vita inferiore a quelle nuove rendendo il parco macchine ridotto ed instabile, ed infatti è così.
    Vorrei capire chi ha dato l’autorizzazione ad uno scempio di milioni di euro!!!
    DEVONO PAGARE DI TASCA gli ordinanti ed in assenza di un ordine scritto, devono pagare i meccanici!!!
    Le Tasse le paghiamo per avere un servizio efficiente!!!

    Città inutile, colma di politicanti inutili e corrotti!!!
    Vi sono cose che necessitano obbligatoriamente una soluzione, l’ATM è solo un sistema corrotto che necessita di essere eliminato!

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  13. Lo faranno forse a Milano dove ancora viaggiano con vetture costruite nell’anteguerra perchè, forse, sarà imposibile trovare i pezzi di ricambio.
    Non so quali esperienze tu abbia in materia di trasporto, ma quello che succede all’ATM non ha eguali al mondo.
    Vetture dimezzate dopo neppure 10 anni.
    VERGOGNA

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  14. Quando i dipendenti pubblici faranno tutti il proprio dovere per lo stipendio che ricevono, cioè qui a Messina mai.

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  15. Una società a prevalenza pubblica può fallire al pari di una qualsiasi società di diritto privato, in quanto la scelta del legislatore di consentire l’esercizio di determinate attività e servizi di natura pubblica a società di capitale privato comporta anche che queste si assumano il rischio connesso alla loro insolvenza, pena la violazione del principio di concorrenza e di non discriminazione – cassazione 27.09.2013 n. 22209

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  16. non puoi paragonare Milano con questa fogna di città.. io abito a messina e a milano e vi posso assicurare che ogni volta che sono li mi si allarga il cuore, non dico che sia priva di problemi , ma senza dubbio sono irrisori rispetto ai pregi.
    Io come tanti altri ce ne freghiamo del sole e del mare, davanti all’efficienza e alla modernità….

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  17. CHE T R I S T E Z Z A! Il trasporto pubblico urbano distrutto da ATM, la raccolta rifiuti massacrata da MessinAmbiente e ATOME3. Questo disastro non è solo responsabilità dei Consigli di Amministrazione, ma anche dei Lavoratori, non è più una questione solo politica ma giudiziaria. Ai messinesi di ATM e MessinAmbiente resterà per sempre una macchia indelebile, non sono più degni della cittadinanza messinese, non hanno difeso, con le unghie e con i denti, le loro aziende dagli interessi di bottega di politici e amministratori, anzi sono conniventi, meritano di restare in mezzo ad una strada. Le RSU, le rappresentanze sindacali unitarie, espressione diretta dei lavoratori, sono rimasti inermi, devono dare conto di questo atteggiamento. V E R G O G N A. Ma la domanda da porsi è la seguente: chi ci ha guadagnato dalla devastazione del SERVIZIO URBANO DEI TRASPORTI?

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  18. appena si rovinerà la rotaia,cannibalizzeranno un altro pezzo di rotaia,sino a che il tram residuo restera all’Annunziata,anzi alla Santissima Annunziata.

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  19. Va be dai ragazzi c’e’ l’isola pedonale,ora andrà tutto apposto. Chi se ne frega di ATM,MESSIAMBIENTE,TIR,AMAM,STRADE DISTRUTTE.Dobbiamo civilizzare il cittadino incivile Messinese.

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  20. Non ho fatto un paragone, in quanto impossibile, come te ho vissuto a Milano e concordo pienamente con quello ce hai detto, durante la mia permanenza milanese non ho mai sentito nostalgia del sole e del mare perché avevo una quantità di cose che qui non ho mai avuto e mai avrò. Al contrario tornato a vivere a Messina ho sentito la mancanza di una vita normale ed organizzata. Ho citato Milano per dire che li hanno vetture che hanno più di 80 anni e che sicuramente hanno visto salire molti passeggeri in più delle nostre e percorso tragitto superiori.

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  21. Si si … Bella e’ Milano!

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  22. le vetture sono ridotte così..perchè chi lavora all’ATM…sono come i loro xxxxxxx che li hanno assunti…xxxxx.che non capiscono una emerita …… che trovano come unica soluzione, piuttosto che perdere mezz’ora per riparare un pezzo lo strappano da un mezzo funzionante…e questo rispecchia cmq il messinese tipo…valia nenti!

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  23. VERGOGNA;VERGOGNA;VERGOGNA……..questo è un danno che Messina non meritava.Come ha potuto questo Dirigente dare l’ok a smontare mezzi nuovi ,costati a Messina non solo in denaro ma anche in disagio ,distruzione di verde ecc.come si è potuto arrivare cosi in basso.Povera Messina,quando ero su a Trento non vedevo l’ora di scendere giù,adesso invece mi schifo di essere Messinese.Una città che va a sempre peggio,sporca non c’è pulizia,i vigili nemmeno l’ombra,tombini senza coperchio,buche fogna a cielo aperto, asfalto inesistente basta che costruiscono palazzi e villette degli amici….per non parlare di questo periodo di feste passate…niente luci o alberi di natale sembrava una messina di zombi povera messina sempre più distrutta………………………………………………………………………………………………………………………………………grazie politici e grazie messinesi

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  24. bla bla bla. Ma vi siete fatti un giro per l’italia? E’ così dappertutto. Ma è anche così la mentalità tipo del consumatore europeo.
    Non si ripara più nulla (anche perché spesso non si è in grado di farlo e sono le stesse case produttrici che programmano “l’obsolescenza” dei pezzi prodotti.
    Diciamo che hanno “differenziato” i tram, in quelli che devono funzionare ed in quelli che servono da “magazzino”.
    Chiedete a trenitalia…….

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  25. Ma scusate secondo voi come sono passati da 25 autobus a 50?

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  26. Ma queste sciocchezze da dove nascono? Come si possono dire assurdità simili senza conoscere il problema? Io, per professione, conosco benissimo le realtà italiane e conosco la “politica” delle case produttrici. Queste affermazioni, vanno dimostrate. Non è assolutamente vero quanto affermato, e lo dico con cognizione di causa.

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  27. Ecco un’altra faccia sconvolgente di questa città che cade a pezzi. L’Atm così com’è ha pienamente dimostrato di non valere nulla, dev’essere “smantellata” e rimessa in piedi, magari privatizzata, perché sembra l’unica via per avere di nuovo una parvenza di trasporto pubblico. In poco più di dieci anni vetture più che dimezzate (!!!) per prenderne i pezzi, roba da matti! E i nostri soldi, oltre che xxxxxx da chi sperpera e si arricchisce all’ente trasporti, vengono usati per fare le fioriere lungo la cortina del porto… Avessero rifatto qualche strada dal manto distrutto… Avessero pensato prima a togliere questi maledetti tir dalla città… Avessero pensato a ripristinare la funzionalità piena del tram, ESSENZIALE se si vuole realizzare un’isola pedonale… Al Comune e a questo Stato ladro paghiamo ormai anche l’aria che ci entra nei polmoni. E i risultati, da torcere le budella, sono questi. Vorrei tanto avere il coraggio di lasciare questa città e questo paese, perché solo chi se ne andrà potrà realizzare una vita decente altrove…

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  28. si è bella.

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  29. In Italia la Sicilia è il Sud,ma abbiamo l’Africa vicino e pertanto la Sicilia è l’Africa del nord,non apparteniamo all’Italia,ricordatevi che a villa S.Giovanni c’è scritto BENVENUTI IN ITALIA,E CHI L’HA SCRITTO HA RAGIONE!!!!

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