Aggredito sul bus un controllore Atm, dal Pdr alcune richieste all'azienda

Aggredito sul bus un controllore Atm, dal Pdr alcune richieste all’azienda

Aggredito sul bus un controllore Atm, dal Pdr alcune richieste all’azienda

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lunedì 10 Novembre 2014 - 14:40

Il consigliere comunale Nino Carreri e il consigliere della III Circoscrizione Giovanni Carbone segnalano un nuovo caso di aggressione per un controllore Atm e chiedono all'azienda più sicurezza, legando anche l'episodio alla richiesta di un aumento delle ore e di stabilizzazione per gli ex Lsu.

“Ieri mattina un coordinatore dei VTV (verificatori titoli di viaggio) dell'Atm è stato aggredito e purtroppo non possiamo considerarlo un episodio isolato”. La segnalazione arriva insieme ad una nota del consigliere Comunale Nino Carreri e del rappresentante della III Circoscrizione Giovanni Carbone.

I due esponenti del Pdr chiedono “garanzie per chi opera in condizioni di oggettiva difficoltà, evidenziando che l'utenza non è evidentemente ancora pronta al cambio di mentalità ma se i servizi offerti alla città non vengono opportunamente pagati poi è inutile lamentarsi”.

“Il lavoro dei “Vtv” è uno dei compiti più delicati svolto dal personale Atm, per giunta con una retribuzione ridotta avendo contratti di 24h settimanali in quanto proveniente dalle fila ex Lsu. Si tratta quindi di lavoratori che attendono ancora una stabilità economica e di contro sono quelli che garantiscono un minimo di incassi all'azienda, unitamente al personale Ztl, ma paradossalmente sono quelli meno garantiti da tutti i punti di vista” spiegano Carreri e Carbone, che conosce bene l’azienda di via La Farina perché è anche dipendente Atm, anche lui verificatore ed ex Lsu.

Per i due è a questo punto logica la richiesta indirizzata all’azienda di intervenire per mettere a regime un settore come quello dei Vtv, fondamentale per i conti dell'ATM, senza però trascurare l'aspetto della sicurezza per questi operatori. Un percorso, quello dell'aumento delle ore, che però il Direttore Giovanni Foti sta già valutando.

"Pagare il biglietto, dal momento in cui il servizio è sensibilmente migliorato, è un obbligo morale per chi ne usufruisce mentre tutelare i lavoratori che garantiscono questo servizio è un preciso dovere della locale azienda trasporti ” conclude Carreri.

4 commenti

  1. da una vita non si paga il biglietto e dopo che la gente si è abituata a viaggiare gratis spuntano gli ex lsu che vogliono che si paghi per regolarizzare il loro posto di lavoro

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  2. da una vita non si paga il biglietto e dopo che la gente si è abituata a viaggiare gratis spuntano gli ex lsu che vogliono che si paghi per regolarizzare il loro posto di lavoro

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  3. Giovanni77-98156 10 Novembre 2014 19:11

    Perché lazienda non si trattiene tutti i soldi del gasolio rubato? Tanto i dipendenti atm non potevano non sapere……..

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  4. Giovanni77-98156 10 Novembre 2014 19:11

    Perché lazienda non si trattiene tutti i soldi del gasolio rubato? Tanto i dipendenti atm non potevano non sapere……..

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