Nuovo soggetto attuatore per l’alluvione, è polemica Buzzanca-Lombardo

Nuovo soggetto attuatore per l’alluvione, è polemica Buzzanca-Lombardo

Nuovo soggetto attuatore per l’alluvione, è polemica Buzzanca-Lombardo

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sabato 25 Giugno 2011 - 18:31

Nominato l’arch. Merlino di Villafranca. Il sindaco: «Sono indignato, questa è spicciola politica clientelare». La replica è affidata al dirigente della Protezione civile Lo Monaco

La macchina dell’emergenza alluvione ha un nuovo soggetto attuatore. E’ l’architetto Pietro Merlino, 59 anni, di Villafranca Tirrena. Lo ha nominato il presidente della Regione Raffaele Lombardo, attribuendogli una serie di compiti: analisi dei dati forniti dal soggetto attuatore – sindaco di Messina – inerenti le unità abitative da delocalizzare e pianificazione delle nuove unità abitative necessarie al superamento del contesto emergenziale, il tutto attraverso un’attenta analisi del contesto socio-economico e della reale situazione dei nuclei familiari interessati; valutazione del patrimonio urbanistico disponibile ai fini della delocalizzazione ed eventuale quantificazione delle aree da destinare alle nuove esigenze edificatorie; proposte di riqualificazione urbanistica delle aree vulnerate; coordinamento con il soggetto attuatore – sindaco di Messina e con le amministrazioni comunali – per le eventuali varianti urbanistiche necessarie a nuovi insediamenti abitativi nonché per la realizzazione di nuove opere infrastrutturali; rimozione delle residuali criticità e pianificazione delle attività di prevenzione; espletamento di attività connesse al definitivo superamento del contesto emergenziale.

L’immediata conseguenza della nomina è l’ennesima polemica tra il sindaco (e già soggetto attuatore) Giuseppe Buzzanca ed il governatore Lombardo. Buzzanca si dice «indignato» e definisce «indecente l’atteggiamento di Lombardo che continua ad effettuare nomine, secondo una spicciola politica clientelare. Non ho nulla contro l’arch. Merlino, ma è inconcepibile che si spendano somme importanti per dei ruoli che possono essere svolti a titolo gratuito da personale interno del Comune. Invierò tutto alla Corte dei Conti, ma intanto prendo atto del fatto che Lombardo ha un “ventriloquo” e che il governatore è talmente vigliacco da non rispondere in prima persona». A replicare al furibondo Buzzanca, infatti, è il capo della Protezione civile regionale Pietro Lo Monaco: «Le funzioni assegnate al soggetto attuatore per l’emergenza appena nominato sono squisitamente tecniche e non confliggono con quelle che la stessa ordinanza attribuisce al sindaco di Messina. La nomina di un tecnico – spiega Lo Monaco – si è resa necessaria per affiancarmi nel complesso compito di vigilanza e di coordinamento di tutte le attivita’ in corso e delle successive fasi del nostro programma. Contemporaneamente saro’ infatti impegnato in numerose altre ordinanze di Protezione civile. Per conto della Regione sono stato nominato soggetto attuatore dei flussi migratori provenienti dal Nord Africa e dovro’ anche redigere ed attuare un ulteriore piano di interventi per altre parti del territorio della provincia di Messina, colpito tra febbraio e marzo di quest’anno da eventi alluvionali, per i quali e’ stato dichiarato lo stato d’emergenza dal Consiglio dei Ministri».

I consulenti nominati dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo, per affrontare l’emergenza di Messina del primo ottobre 2009 sono quattro. «Si tratta – puntualizza il dirigente generale della Protezione civile regionale – di due ingegneri e di un architetto, qualificati rispettivamente in biotecnica, in idraulica e in urbanistica, e di un geologo esperto in frane, responsabile di uno dei centri di competenza del dipartimento nazionale di protezione civile. Questi specialisti, oltre ad essere nei loro campi professionisti di indiscussa competenza, hanno specifiche esperienze che si sono dimostrate essenziali nella scelta degli interventi per risolvere le vulnerabilità del territorio messinese e nell’individuazione di soluzioni in grado di affrontare le complesse problematiche connesse al disordine urbanistico che interessano gran parte delle aree interessate. La struttura commissariale – continua Lo Monaco – non ha solo il compito di rimuovere il fango e le macerie ma si e’ assunta l’onere di mettere in sicurezza il territorio attraverso una radicale rifunzionalizzazione dei corsi d’acqua per impedire che ogni pioggia possa trasformare i centri abitati, come purtroppo piu’ volte avvenuto in passato, in trappole mortali. Tutto ciò sta avvenendo attraverso approfonditi studi sul territorio, sulle sue caratteristiche idrogeologiche, geologiche, idrauliche e geotecniche e con progetti per la messa in sicurezza che sono stati effettuati grazie alla competenza e professionalita’ dei consulenti e dei tanti tecnici che operano nelle strutture periferiche della Regione e della Provincia regionale di Messina».

Per quanto riguarda la spesa sostenuta dalla struttura commissariale, secondo Lo Monaco «è opportuno chiarire che quella fin qui sostenuta nei circa due anni di attività, a cui fa riferimento il sindaco di Messina, non si riferisce ai soli quattro consulenti ma anche ai 40 componenti della sua struttura di soggetto attuatore dell’emergenza e ai circa 65 addetti dell’ufficio del commissario – distribuiti tra la sede di Messina e quella di Palermo – che peraltro si occupano anche di tutte le attivita’ dell’altra ordinanza, che interessa l’alluvione che ha colpito ben 70 comuni della provincia di Messina nel marzo del 2010». Ma intanto l’ennesima polemica è servita.

3 commenti

  1. Troppe persone impegnate in lavori di amministrazione, la maggior parte lavora a Palermo, lontano anni luce dal disastro.
    A Messina servono fatti, operatività, realizzazione.

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  2. FRANCESCO TIANO 26 Giugno 2011 07:20

    CARO SINDACO E PRESIDENTE DELLA REGIONE, INDIGNATI SONO I CITTADINI MESSINESI CHE VEDONO SPERPERARE SOMME DI DENARO SENZA OTTENERE NESSUN RISULTATO CONCRETO.
    NULLA CONTRO LA PERSONA DEL NOTO ARCHITETTO DEL COMUNE DI VILLAFRANCA MA QUANDO E’ TROPPO E TROPPO.
    PRESIDENTE LOMBARDO COSTITUISCA DELLE COOPERATIVE DI PRECARI E FACCIA SISTEMARE A TERRAZZE IL TERRENO “ARMACIE” INVECE DI SPRECARE I SOLDI INUTILMENTE.
    FRANCO TIANO

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  3. Chiunque è meglio di Buzzanca… non conosco il signor Merlino, ma con tutto il rispetto, sono sicuro che farà meglio del sindaco-onorevole-soggetto attuatore-commissario per l’emergenza traffico nonchè dietologo Buzzanca… Peppino, devi decidere il mestiere che vuoi fare, non puoi fare tutto tu!

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