Il ministro Costa in visita al Tribunale. Temi caldi il secondo Palagiustizia e la soppressione della Corte d'Appello

Il ministro Costa in visita al Tribunale. Temi caldi il secondo Palagiustizia e la soppressione della Corte d’Appello

Veronica Crocitti

Il ministro Costa in visita al Tribunale. Temi caldi il secondo Palagiustizia e la soppressione della Corte d’Appello

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venerdì 09 Settembre 2016 - 17:51

La visita del Ministro a Palazzo Piacentini è stata l'occasione per illustrare all'esponente del Governo i diversi problemi che riguardano il distretto giudiziario di Messina e provincia.

Riorganizzazione dei Tribunali, eliminazione di posti alle Procure di Barcellona e di Patti, soppressione della Corte d’Appello, realizzazione del secondo Palazzo di Giustizia.
Sono stati diversi i “temi caldi” snocciolati oggi durante la visita a Palazzo Piacentini del Ministro agli Affari Regionali e alle Autonomie Locali, Enrico Costa.
Un incontro importante, quello organizzato dall’Ordine degli Avvocati, che si è rivelato l’occasione propizia per illustrare all’esponente del Governo le questioni principali che riguardano il distretto giudiziario di Messina e provincia.
“La visita del ministro, che dimostra sensibilità e attenzione verso questa istituzione – ha dichiarato il presidente dell’Ordine degli avvocati Vincenzo Ciraolo – avviene in un giorno particolare perché proprio poche ore fa ci hanno comunicato il progetto di riorganizzazione delle piante organiche, che riguarda anche il nostro Distretto e che prevede la soppressione di due posti alla Procura di Barcellona e Patti e di due posti di magistrati giudicanti al Tribunale di Messina”.

Dopo avere salutato il presidente della Corte d’appello Michele Galluccio, il Ministro ha difatti incontrato il presidente Ciraolo, il delegato del Consiglio nazionale forense, Francesco Marullo di Condojanni, ed una rappresentanza dell’Ordine degli Avvocati composta da Antonio Barbera, Giovanni Arena, Paolo Vermiglio, Isabella Celeste, Nunzio Cammaroto, Raffaella Mastroeni e Domenico Santoro. Presente anche l’onorevole Vincenzo Garofalo.

Proprio in riferimento alla notizia della soppressione di posti alle Procure di Patti e Barcellona, Ciraolo ha poi commentato come il fatto “mi inquieta molto, soprattutto perché riguarda un territorio ad alta vocazione mafiosa e arriva a distanza di un mese dall’attentato sventato ai danni della dottoressa Federica Paiola. Depotenziare uffici giudiziari dove vengono celebrati processi importanti come Gotha mi fa paura. Mi auguro che sia una solo svista alla quale si porrà rimedio e non un modo per indebolirci e fare così poi passare per opportuna la successiva soppressione della Corte d’appello”.

Dopo aver ascoltato a lungo i problemi legati alla giustizia messinese, il Ministro Costa ha sottolineato come “in tema di geografia giudiziaria, in particolare la mia idea maturata nel corso degli anni è che si debba garantire per quanto possibile prossimità perché lo Stato deve essere percepito nei suoi servizi essenziali come vicino al cittadino. E’ un principio che vale per tanti servizi rispetto ai quali il rischio di accentramento va scongiurato se non vogliamo che i Comuni più disagiati, come quelli montani, restino deserti con lo spostamento dei cittadini verso i centri che offrono servizi “. (Veronica Crocitti)

2 commenti

  1. La Corte d’Appello di Messina, a maggiore onta degli pseudo amministratori messinesi, verrà soppressa. Quello che dice il ministro è relativo. Per chi non lo sapesse: le strutture pubbliche siano esse Corti di Appello o distretti o altro (come abbiamo visto in questi anni) portano soldi diretti e con l’indotto (bar, ristoranti, alberghi e attività commerciali di ogni genere). Perciò mettiamoci il cuore in pace, la “nostra” Corte di Appello sarà quella di catania, già è stato deciso dal più grande nemico di Messina degli ultimi 20 anni: Enzo Bianco, che con la complicità dei “prezzolati” politici messinesi sta arricchendo la “sua” catania o fausania che sia.

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  2. La Corte d’Appello di Messina, a maggiore onta degli pseudo amministratori messinesi, verrà soppressa. Quello che dice il ministro è relativo. Per chi non lo sapesse: le strutture pubbliche siano esse Corti di Appello o distretti o altro (come abbiamo visto in questi anni) portano soldi diretti e con l’indotto (bar, ristoranti, alberghi e attività commerciali di ogni genere). Perciò mettiamoci il cuore in pace, la “nostra” Corte di Appello sarà quella di catania, già è stato deciso dal più grande nemico di Messina degli ultimi 20 anni: Enzo Bianco, che con la complicità dei “prezzolati” politici messinesi sta arricchendo la “sua” catania o fausania che sia.

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